Green Pass UE. Da oggi attiva la piattaforma, ma non ancora in Italia

Green Pass UE. Da oggi attiva la piattaforma, ma non ancora in Italia
Marco Berti Quattrini
Attiva da oggi la piattaforma europea per il Green pass. Cos'è? Come si ottiene? Chi può chiederlo? A cosa serve? Quanto dura? Ecco tutte le risposte sul Green Pass italiano ed europeo
1 giugno 2021

Oggi è il giorno del via ufficiale del del gateway Ue. Una piattaforma che gestirà i Green Pass europei. Per noi italiani però non saranno immediatamente disponibili. Per scelta, non saremo tra i primi Stati che si collegheranno. Anche perché il titolo sarà riconosciuto ed inizierà ad essere usato in tutti i 27 Stati membri a fine giugno al termine dell'iter legislativo dell'Ue.

Il Green Pass è un lasciapassare che permette a chi lo possiede di muoversi liberamente anche qualora alcune regioni dovessero tornare arancioni. Ricordiamo infatti che tra regioni gialle non c'è bisogno del green pass né in entrata né in uscita. 

Che cos'è?

La certificazione verde o Green Pass stabilisce che chi lo possiede non ha il Covid perché rientra in una delle tre casistiche contemplate ed è quindi munito di: certificato vaccinale; il referto di un tampone antigenico rapido o molecolare non più vecchio di due giorni oppure il referto della Asl che certifica l'avvenuta guarigione dal Covid.

Per ora è solo cartaceo, ma dal 1° luglio, con l'arrivo del green pass europeo, sarà disponibile anche la versione digitale su 'Io', la App della Pubblica Amministrazione. "Verso metà giugno saremo pronti e dal 1° luglio partirà - ha detto Colao - È un certificato, non un passaporto e forse non dovremo neppure scaricarlo ma arriverà una notifica e a chi ha l'App Io avrà lì dentro".

 

Chi lo rilascia?

Dipende in quale dei tre casi citati si rientra. Se si è stati vaccinati con entrambe le dosi basta richiedere la certificazione alla struttura sanitaria o l’autorità sanitaria locale dove è stata effettuata l’inoculazione. Se si ha fatto il tampone è il risultato stesso del test a fare fede. Mentre in caso di guarigione basta avere il referto dell'ospedale dove si è stati curati o un certificato del medico di famiglia. 

 

A cosa serve?

Come già detto serve per spostarsi da una regione all'altra anche in caso fossero rosse o arancioni, ma non solo. Permette anche di partecipare ad eventi e attività il cui ingresso verrà contingentato o limitato ai soli soggetti muniti di Green Pass. Si ipotizza per esempio che solo chi avrà la certificazione potrà accedere alle discoteche. 
 

Quanto dura?

La durata varia anche in questo caso in base al tipo di certificazione. Nel caso del tampone la durata è di 48 ore dal momento del test. Se si è stati vaccinati la durata sale a 9 mesi. In questo caso può essere rilasciato già dopo la prima dose e avere validità dal 15° giorno successivo fino alla data del richiamo. Il certificato per chi è guarito dura 6 mesi dalla data di fine isolamento.

 

Dove è valido?

Il Green Pass è già valido in Italia e anche nei Paesi europei che lo accettano in attesa del "Digital green certificate" che dovrebbe arrivare a metà giugno o più probabilmente a inizio luglio. Il Certificato europeo avrà le stesse caratteristiche di quello italiano ma avrà un QR code univoco nazionale e leggibile da tutti i stati Ue. Permetterà di spostarsi in tutti gli stati senza dover fare tamponi o quarantene.

 

Articolo pubblicato il 19 maggio e aggiornato il 1 giugno.