Fermi tutti! Cos’è questa storia della patente A senza esame?

Fermi tutti! Cos’è questa storia della patente A senza esame?
Piero Batini
  • di Piero Batini
Alla fine ci dobbiamo bere anche questa. Abolito l’esame ma imposto un corso presso una scuola guida. Siamo a un passo dalla pratica di patente o laurea clandestina a pagamento!
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
10 agosto 2022

9 Agosto 2022. Una bella notizia talvolta può nascondere una brutta pratica. È la sensazione che ho avuto leggendo la notizia, riportata anche da noi, per cui da metà Agosto non si dovrà più sostenere l’esame per ottenere la patente A, quella per la guida delle Motociclette “grandi”. La motivazione è dichiarata: Snellire le pratiche burocratiche e togliere carico al lavoro delle Motorizzazioni”. Ci aggiungo un punto esclamativo, anzi i tre dello sdegno!!! Niente a che vedere con la Qualità, sono una questione pratica. Supponendo che il decreto passi non avremo più un esame per ottenere un upgrade di patente che, nota bene, dopo due anni di A2 o raggiunti i 24 anni, se non sbaglio, era nient’altro che un automatismo.

Si andrà di scuola guida. Est modus in rebus, ma possiamo immaginare che ci insegneranno loro, i maestri di scuola guida, ci seguiranno nell’apprendimento. Possiamo, invece, avere la certezza che la facilitazione avrà un costo. Uno di più, tanto per cambiare. Mai sentito dire, infatti, che le suole guida operino in regime di onlus o gratuitamente. Quindi pratiche burocratiche più veloci e meno lavoro per l’istituzione, ma più soldi estorti ai motociclisti in procinto di ottenere l’upgrade. Cambia il sistema ma… non cambia il sistema della sanguisuga. In pratica, un favore alle scuole guida e agli uffici delle motorizzazioni, travestito da favore ai Motociclisti. E ci berremo anche questa.

Sono chilometrato, come dice Mr. Franco, quindi ho ricordi. Se… non ricordo male a prendere la Patente A ci sono andato con il motorino, che non aveva bisogno di patentino, per la B mi sono presentato a un esame teorico e quindi di guida, dopodiché ho guidato tutte le Moto della mia vita. Tutto quasi al volo, tutto a portata della paghetta. Stop. Anzi no, una precisazione. Per imparare a guidare il motorino ore e giorni di giardinetti e viottoli, per la patente A tanto fuoristrada e corti o aree private. Per la B ho fatto più guide di quante ne impongano oggi le scuole guida. E prima di tutto un esame in famiglia, con il maestro più esigente del mondo, il nonno che guidava da cinquant’anni senza mai aver avuto un incidente, ingegnere particolarmente esigente e inflessibile. Infine, per superare l’esame un vero e proprio, terribile confronto con l’”ingegnere esaminatore” della motorizzazione, praticamente un boia. Credo che in molti abbiamo imparato e avuto la patente così, e non pare che abbiamo fatto troppi danni.

Oggi, tra burocrazia e scuole guida, vanno via, mi tengo sul basso delle mie parti: 350 euro per il patentino, 450 per la A, 600 per la B, 250-350 per le “estensioni”, o abilitazioni incrociate. Altri balzelli a disposizione della burocrazia e del carico di lavoro delle istituzioni: corsi di recupero punti, revisioni, certificati di abilitazione. Per favore, è tutto un po’ a spanne, viene il voltastomaco a decifrare i tariffari, quindi datemi voi la vostra esperienza di “fattura” dalla vita reale.

Una sola cosa da dire, mi viene in mente. Ci stanno facendo l’ennesimo favore e di questo saremo eternamente grati. Però mi chiedo: lo stanno facendo a noi, il piacere, o a sé stessi? Poi, ancora: non è che semplificando, ritornando a un modello di vita più semplice, più chiara, più netta, per esempio, ma solo per esempio da pensare profondamente, togliendo dai cabasisi un po’ di burocrazia e rallentando il vortice dell’aspiratore di stato, non è che, per esempio, faremmo contemporaneamente un favore alla burocrazia stessa, agli operatori sovraccarichi, alle motorizzazioni e, certamente, anche a noi?