Elefantentreffen: pronti per la missione

Elefantentreffen: pronti per la missione
Il più famoso dei raduni invernali si avvicina. Il nostro inviato Marco Delmastro ci parla della preparazione del pilota e del mezzo per affrontare le difficoltà del viaggio
27 gennaio 2015

Il mese di gennaio non è un mese come tutti gli altri per gli amanti dei raduni invernali ma qualcosa di più. Ogni giorno del calendario segna un piccolo passo verso quello che sarà il raduno più duro e sentito dell’anno, l’Elefantentreffen.

Nato nel 1956, l’Elefantentreffen è un famosissimo raduno che si svolge in Austria (prima) ed in Germania (dopo il 1989), nato da un gruppo di amici che avevano come scopo quello di promuovere l’annuale incontro di sidecar Zundapp soprannominati appunto “Elefanti”.

Negli ultimi anni, dopo diverse variazioni per il luogo del ritrovo, il raduno è stato fissato in Germania nella foresta di Loh Thurmansbang – Solla, ad una sessantina di chilometri da Passavia. Il numero di partecipanti è sempre grandissimo, soprattutto se si pensa alle condizioni avverse che caratterizzano il raduno: solitamente si arriva a contare 3-4000 persone, per lo più in tenda o capanne di legno, e tutti assolutamente in moto.

Molti di noi sono appena tornati dall’Agnellotreffen, un altro raduno invernale da primato, e sono ora alle prese con i preparativi per la nuova partenza. Il raduno appena trascorso ha rodato ossa e ruote per il freddo pungente, ma ora bisogna fare i conti con i chilometri, le distese innevate che paiono infinite e soprattutto con il freddo tedesco, insidioso e spietato.

Il nostro inviato Marco Delmastro, che affronterà il viaggio accompagnato da Alessandro, Marco e Niccolò, ci consiglia una preparazione minuziosa per il viaggio, tenendo conto anche dei più piccoli particolari che, durante questa follia, possono fare la differenza.

 

La preparazione della moto

Partiamo dalla moto, dalla sua anima e dalla sua dotazione. Ogni intervento che andremo a eseguire sulla nostra moto dovrà essere mirato ad un utilizzo intenso e prolungato. Le strade che si andranno a percorrere saranno spesso ghiacciate, scivolose e soprattutto “salate”. Teniamo anche conto delle percorrenze, che spesso supereranno i 500 km al giorno con temperature quasi costantemente al di sotto degli 0 C°.

La preparazione della moto è fondamentale per affrontare raduni impegnativi come l'Elefantentreffen
La preparazione della moto è fondamentale per affrontare raduni impegnativi come l'Elefantentreffen

Come prima cosa è buona norma procurarsi del grasso di buona qualità da utilizzare come isolante per viti, bulloni e punti di scorrimento. Cospargendo infatti questi particolari si crea uno strato isolante che permette di proteggere le minuterie dal sale, evitandone l’ossidazione. Una volta terminato, la moto potrebbe sembrare sporca e mal tenuta, ma una bella lavata al nostro ritorno la farà splendere come prima della partenza.

L’allestimento, viste le caratteristiche del viaggio, è cosa fondamentale principalmente per quanto riguarda gli pneumatici che, volenti o nolenti, saranno il nostro unico appiglio sull’asfalto che scorrerà sotto le nostre ruote. Proprio per questo motivo occorrerà scegliere minuziosamente coperture adeguate consultando magari il gommista di fiducia che, catalogo alla mano, saprà sicuramente consigliare al meglio.

Partendo dal presupposto che durante l’inverno vige la regola che impone l’utilizzo di pneumatici dotati di apposita mescola (regola applicata in maniera ferrea in Germania, paese che occorrerà attraversare per arrivare al raduno) sarà necessario scegliere quegli pneumatici contrassegnati con la scritta M+S (mud + snow) appositamente progettati per le percorrenze su terreni infangati, ma soprattutto innevati e con temperature invernali.

 

Il motore

Terminata la cura agli pneumatici dedichiamoci al motore. Il motore è il cuore pulsante della nostra moto: qualche cura in vista di questo maltrattamento è il minimo che possiamo fare per prepararlo “psicologicamente” e “fisicamente “ alla sfacchinata.

Innanzitutto l’accumulatore di corrente: la batteria, come moltissimi altri componenti che andremo a preparare in vista del viaggio è ritenuta di grande importanza. Il mancato avviamento della moto infatti potrebbe rivelarsi deleterio se si pensa che il fondo (innevato) del raduno non offre l’attrito necessario all’avviamento a strappo del motore. Proprio per questo motivo occorre procurarsi una batteria nuova prima della partenza e perché no, ricordarsi di prendere un paio di cavi, magari per aiutare qualche malcapitato centauro in cerca di energia elettrica.

Ma come mai comprare una batteria nuova anche quando apparentemente tutto funziona ancora molto bene? Il freddo, che avvolge la moto durante la notte, provoca una caduta della resa della batteria installata sulla nostra moto, portando le prestazioni al solo 20% rispetto al valore normalmente registrato a temperature più normali. Proprio per questo motivo, inoltre, al momento della scelta della batteria, è consigliato optare per un prodotto di qualità, tralasciando il risparmio.

Spostiamoci poi all’interno del nostro motore: L’olio motore. Molti di noi sanno che gli oli dedicati al motore devono essere scelti in base alle proprietà dichiarate dal costruttore. Un fattore che solitamente viene tralasciato, ma che in questo caso diviene importante è però la temperatura esterna di esercizio (temperatura ambiente).

Ogni olio motore viene classificato secondo alcuni codici che ne indicano la viscosità. Esistono oli con un maggior grado di viscosità adatti ad un utilizzo estivo ed altri con un minor grado adatti a quello invernale. Altri oli invece vengono denominati multigrado in quanto dotati di qualità di autoregolazione a freddo e a caldo; per questo motivo vengono classificati con due valori distinti di viscosità.

Come è facile immaginare, dovendosi preparare ad un viaggio durante il quale la nostra moto dovrà sopportare avviamenti a freddo con temperature ben al di sotto delle medie nostrane, sarà fortemente consigliato l’utilizzo di un olio adeguato, andando a scegliere un prodotto che con temperature rigide sia dotato di un valore di viscosità ottimale.

La scelta dell’olio adeguato deve essere fatto in base ai due numeri indicati in etichetta (Es. 10W40). Il primo numero, seguito da una lettera W (winter) indica il grado di viscosità a freddo, mentre il secondo numero indica il grado di viscosità a caldo.

Le informazioni da sapere riguardo agli oli lubrificanti sono moltissime: proprio per questo vi consigliamo di recarvi presso il vostro rivenditore o officina di fiducia, che saprà sicuramente consigliarvi al meglio illustrandovi le qualità dei migliori oli lubrificanti sul mercato.

 

Il pilota

Terminata la preparazione della moto è ora di pensare a noi stessi con le protezioni per il guidatore. Chi si pone alla guida è indubbiamente l’anello debole della sottile catena che permette ad un motociclista di muoversi con la sua moto. Il freddo, la pioggia, la neve, il vento, sono tutti fattori da cui un guidatore, per quanto temprato, deve proteggersi nel migliore dei modi. Come già detto ogni dettaglio, anche il più piccolo, deve contribuire a far funzionare tutto alla perfezione.

Le mani sono solitamente la parte del corpo che si raffredda con maggiore facilità. Hanno la necessità ed il compito di comandare tutte le funzioni più delicate e precise della guida di una moto, per questo motivo non possono essere ricoperte eccessivamente e devono sempre mantenere vigore e tatto.

L’isolamento delle mani è molto importante ed esistono due scuole di pensiero differenti, entrambe efficaci. La prima prevede un isolamento meccanico dal freddo, tramite l’utilizzo di materiali coibenti a contatto con le mani e non. In questo caso vediamo infatti comparire grossi guanti imbottiti e sistemi di protezione delle manopole staffati direttamente al manubrio che permettono di “confezionare” le mani isolandole completamente da vento, acqua, neve e soprattutto freddo. Questo metodo, molto efficace, genera però problemi di ergonomia e maneggevolezza durante la guida del mezzo che, munito di tali strutture, può intralciare il guidatore durante le manovre.

La seconda corrente di pensiero, scelta dal nostro inviato durante il viaggio che avrà inizio il 30 di gennaio, prevede invece l’adozione di sistemi di riscaldamento elettrico delle mani e delle manopole della moto. Tale sistema vede infatti l’utilizzo di guanti e manopole termoriscaldate che permettono di trasferire calore sia al dorso che al palmo della mano, contrastando il freddo che penetra durante la guida.

Corpo e piedi. Come appena descritto per le mani, anche il corpo ed i piedi vedono due correnti di pensiero differenti. La prima prevede l’adozione di capi tecnici capaci di isolare meccanicamente il guidatore dal freddo: esistono stivali appositamente pensati per la guida invernale, totalmente impermeabilizzati e dotati di tessuti multistrato che garantiscono un buon isolamento dal freddo. Per la seconda invece si fa affidamento su capi termoriscaldati elettricamente da collegare direttamente alla batteria della moto e comandati da regolatori di temperatura. In questo caso il capo permetterà maggiore libertà di movimento, essendo decisamente più sottile e lo strato termo riscaldato garantirà benessere ai piedi del guidatore.

In qualsiasi caso è comunque molto importante isolarsi totalmente da eventuali spifferi d’aria o umidità, che durante la guida a temperature estremamente rigide possono compromettere l’intero viaggio.

Casco, sottocasco e visiera: La testa è per ovvi motivi assieme alle mani una delle parti del corpo maggiormente esposte durante la guida della moto. Contrariamente alle mani la testa però difficilmente soffre il freddo e solitamente il casco integrale, o meglio da turismo, coadiuvato da un passamontagna isolante ed uno scaldacollo in pile bastano ad isolare dal freddo.

Una nota però deve essere spesa riguardo alla visiera: non dimentichiamoci che il viaggio che porterà all’Elefantentreffen sarà caratterizzato dalla guida in situazioni di nebbia, acqua, neve, freddo e umidità. Tutto questo, unito al calore che il nostro respiro genererà all’interno del casco creeranno le caratteristiche ideali all’appannamento della visiera. Proprio per questo motivo è altamente consigliato l’utilizzo di visiere a doppio strato, progettate appositamente per diminuire drasticamente la possibilità di appannamento e permettere così la guida con visiera chiusa anche a velocità ridotte.

 

Gli ultimi preparativi

Prima della partenza controllate attentamente tutti i particolari prima descritti, dotatevi di una tuta antipioggia di ottima qualità (la userete sicuramente) e ricordate che la regola fondamentale è quella di rimanere sempre asciutti e isolati.La preparazione della moto e dell’abbigliamento deve quindi essere presa seriamente in considerazione. L’acquisto di un accessorio o di un particolare deve sempre essere seguito dal rivenditore che, sicuramente, vi saprà consigliare al meglio.

BUON VIAGGIO. Ci vediamo all’Elefantentreffen 2015!

Marco Delmastro