Ducati Monster 2021: Foto, prezzo e informazioni

Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Leggerissimo, più moderno nel design e nella ciclistica: il nuovo Monster cambia radicalmente la sua essenza. Si inserisce fra 1200 e 797, c'è anche per patente A2, a un prezzo... non da Ducati
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
2 dicembre 2020

350.000 è un numero importante, se parliamo di unità vendute. Tanti sono i Monster usciti dalla Casa di Borgo Panigale nei 28 anni da quel primo, iconico, M900 del 1992; e se pure il modello da allora è cambiato radicalmente, ha sicuramente sempre mantenuto una forte identità.

Tutto questo per dire che questo Monster 2021- il cui claim non a caso è "just fun" - è sì un modello di forte rottura, ma mantiene comunque bene in vista le caratteristiche che ne hanno determinato la genesi. Minimalismo, leggerezza e un motore pensato per la strada unito a una ciclistica invece di derivazione Superbike. Allora si trattava del traliccio in acciaio con sospensione ad archetto della 851, oggi è il Front Frame a motore portante della Panigale V4. Un modello talmente importante da perdere completamente l'indicazione della cilindrata. Adesso è semplicemente "il Monster".

Com'è fatto

Modello di rottura, dicevamo, e la cosa si coglie già dal primo colpo d'occhio perché pur mantenendo gli elementi chiave (l'andamento del serbatoio a dorso di bisonte come ad aggredire il gruppo ottico anteriore, il codino ridotto ai minimi termini e il motore in bella vista) la vista laterale lo mostra decisamente più spigoloso e tagliente nel design. Lo stesso serbatoio, vera e propria icona di design, cambia in maniera piuttosto marcata per appoggiarsi su quel Front Frame che - contrariamente alle nostre supposizioni - stringe il motore da 937 cc già utilizzato sulla Supersport 950. E cambia anche l'ergonomia, più moderna, grazie a un accorciamento generale che avvicina la sella al manubrio. La zona laterale, davanti agli incavi per le ginocchia, è nettamente più protesa in avanti, con due "ali" laterali che integrano gli indicatori di direzione. 

La coda rimane corta ed essenziale, ma è nettamente più piatta - anzi, leggermente protesa verso l'alto - rispetto a quanto avveniva in prececenza, e formata dal telaietto lasciato a vista e due fianchetti con passaggi aria ispirati alla Panigale V4. Cambia anche il gruppo ottico anteriore, che integra luci diurne a LED perimetrali e integra al suo interno tutte le componenti ottiche ed elettroniche.

La ciclistica

Il telaio, dicevamo, conta su una struttura Front Frame in alluminio concettualmente simile a quello della Panigale V4, che consente di risparmiare 4,5 kg (-60%) rispetto al traliccio in acciaio dell'821; anche al posteriore la struttura si alleggerisce, con il reggisella realizzato in GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymer) che toglie 1,9 kg sul totale. Entrambe le soluzioni contribuiscono a contenere il peso a secco in 166 kg, che diventano 188 in ordine di marcia.

La forcella è un'unità non regolabile con steli da 43 mm; al posteriore troviamo un monoammortizzatore regolabile montato con schema cantilever. I cerchi da 17" - che calzano pneumatici Diablo Rosso III nelle misure 120/70 e 180/55 - montano un impianto frenante a tre dischi (320 mm all'avantreno e 245 al retrotreno) lavorati da pinze Brembo M4.32

Particolare attenzione è stata riservata all'accessibilità, con la sella posizionata a soli 820 mm da terra. Se non bastasse, è prevista una sella optional che abbassa ulteriormente la seduta a 800 mm, e un kit di ribassamento per le sospensioni che riduce l'altezza sella a 775 mm. 

 

Motore ed elettronica

Il propulsore è il Testastretta 11° di 937 cc, che in questa versione Euro 5 ha perso peso (2,4 kg) guadagnando 2 cavalli rispetto all'unità 821 che va a sostituire: la potenza massima si attesta a 111 CV a 9.250 giri e la coppia a 9,5 kgm (93 Nm) a 6.500 giri, ovvero 1.250 giri più in basso rispetto all'821 rendendo la guida più gustosa e semplice grazie all'erogazione più corposa. I tagliandi prevedono il cambio olio ogni 15.000 km e il Desmo Service (con controllo ed eventuale regolazione del gioco valvole) ogni 30.000 km.

La nuova frizione antisaltellamento è anche più leggera nell'azionamento (-20% di sforzo rispetto alla precedente) e modulabile, migliorando la situazione in generale ma anche e soprattutto per venire incontro ai meno esperti. Il Quick Shifter DQS, con assistenza in innesto e scalata, ora è disponibile di serie.

Restando sull'elettronica, il sistema Ride by Wire offre tre riding mode (Urban/Touring/Sport) con traction control DTC, Anti-impennata DWC e Launch Control. L'ABS diventa cornering, e il tutto si gestisce attraverso un bellissimo cruscotto TFT a colori da 4,3" visivamente ispirato alle maxi Panigale e Streetfighter e predisposto per il Ducati Multimedia System.

Prezzi e allestimenti

Il nuovo Ducati Monster 2021 sarà disponibile nelle versioni Monster e Monster+. Le colorazioni, per entrambi, sono Ducati Red con ruote nere, Aviator Grey con ruote Rosso GP, Dark Stealth con ruote nere. Monster costa 11.290 euro; Monster+, che aggiunge alla dotazione il cupolino e la cover sella passeggero sale a 11.590 euro.

Numerose ovviamente le possibilità di personalizzazione, con tanto di kit estetici ispirati a livree iconiche legate a Ducati, oltre a diversi dettagli tecnici e prestazionali.

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