Coronavirus, Fase 2. Timur Sardarov, MV Agusta: "La moto, il mezzo ideale per la mobilità"

Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Si avvicina la ripartenza. Contromisure in produzione, previsioni sul mercato, misure auspicate da parte delle istituzioni al termine del lockdown
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
16 aprile 2020

Ancora non siamo fuori da quel lockdown che ci tiene chiusi in casa, ma pian piano la luce in fondo al tunnel si inizia a intravedere. È vero, stando alle promesse iniziali avremmo dovuto uscire già il 3 di aprile, così non è andata e siamo ancora bloccati fino ai primi di maggio, ma le maglie del blocco si stanno ampliando, e si parla già di riprendere la produzione.

Per questo abbiamo iniziato a sentire le aziende con produzione qui in Italia in merito alle loro strategie, alle misure di sicurezza che intendono mettere in campo per riavviare la produzione (o semplicemente adeguarla, se come nel caso di MV Agusta di fatto non l'hanno praticamente mai fermata del tutto) alle aspettative rispetto le iniziative delle istituzioni e alle previsioni sulla situazione del mercato: prevarrà l'incertezza sul futuro o le "due ruote" a motore riprenderanno quota rapidamente per la voglia di uscire e godersi la vita e per la loro natura ideale per la mobilità individuale in questo periodo?

Iniziamo parlando con Timur Sardarov, CEO di MV Agusta, che ci ha risposto con grande concretezza e intelligenza, sottolineando la natura di calamità di questo periodo - e non di crisi sistemica come negli anni 2000 - e la necessità di agire rapidamente a sostegno sì delle aziende, ma primariamente per conservare il potere d'acquisto del pubblico per consentire una ripresa il più possibile rapida quando finalmente il lockdown avrà fine e potremo ripartire.