Una città a misura di motociclista

"Strade pù sicure" è il progetto su cui investe BMW Motorrad in collaborazione con il Politecnico di Milano e la Fondazione 3M
9 giugno 2009

Il progetto "Strade più sicure", nato nel 2007, ha l'obiettivo di identificare soluzioni innovative per migliorare, in termini di sicurezza, la circolazione dei veicoli a due ruote nelle città dove il rischio di incidente è statisticamente più alto. Il progetto è nato grazie a BMW, marchio da sempre attento alle soluzioni legate alla prevenzione sia nel mondo dell'auto (basti pensare alle tecnologie montate sugli ultimi modelli di automobili BMW, quali il sistema per evitare in anticipo gli ostacoli "umani" di notte, la proiezione dei segnali stradali sul parabrezza, le telecamere per vedere prima gli ostacoli nascosti dagli incroci) che in quello delle motociclette (vedi il Neck Brace System), in collaborazione con la Facoltà di Design del Politecnico di Milano e la Fondazione 3M.

Siamo stati invitati ad assistere alla presentazione dei tre progetti che entrano oggi nella fase di prototipazione, collaudo ed eventualmente produzione.

Per il collaudo BMW ha trovato nel Comune di Rho un partner in grado di fornire un'area su cui installare i nuovi dispositivi e poter poi confrontare la casistica degli incidenti prima e dopo l'applicazione delle tre soluzioni realizzate dagli studenti del Politecnico.

In base ai risultati ottenuti verrà giudicata la validità dei prototipi e ne verrà valutata la produzione in serie.

PROGETTO "SIXTH SENSOR"
Sixth Sensor è un progetto che si propone come sistema di rilevamento e segnalazione di veicoli in arrivo in prossimità di un incrocio cieco e senza semaforo. L'idea generale del "Sesto senso" è quella di informare l'utente di un pericolo non visibile in avvicinamento sulla strada intersecante.

Gli elementi sono due: una spira magnetica a laser ottico di rilevazione dei veicoli transitanti sulla strada principale e un pannello segnaletico luminoso posto sulla carreggiata intersecante.

Il progetto offre una soluzione all'incidente frontale-laterale in cui spesso sono coinvolti i motociclisti perché scarsamente visibili.

Autori: Marco Colussi, Lucia Demarchi, Bilge Ozkan

PROGETTO "i-CIUFFO"
I-Ciuffo è un sistema che permette di sostituire i dissuasori rigidi alla sosta, con un sistema composto da cilindri in polimero, disposti in serie, che si pone la duplice funzione di prevenire gli incidenti (sicurezza attiva) e limitare i danni ai motociclisti in caso d'urto (sicurezza passiva).

La sicurezza attiva è data da un sistema di illuminazione dei "ciuffi" che cambiano colore per avvisare di un veicolo in avvicinamento o per rilevare una velocità eccessiva del veicolo. La sicurezza passiva è invece garantita dalla flessibilità dei ciuffi, capace di assorbire l'energia cinetica del corpo umano che urta i ciuffi stessi, senza danneggiarlo.

Autori: Gabriele Bonazza, Nissan Graisel, Jessica Romagnoli

PROGETTO "THE STREET THAT LIVES"
Street that lives è un progetto che risolve il problema della difficile visibilità, soprattutto nelle ore notturne, delle buche che si formano quando l'asfalto si deteriora. Non potendo spesso intervenire tempestivamente per riparare il manto stradale, la soluzione si propone di inserire uno strato intermedio di colore contrastante nell'asfalto che renda visibile la buca appena si forma, in modo da consentire al motociclista di evitarla.

Autori: Cristina Corradini, Dario de Meo, Alessio de Nicolo Volpe, Domenico Diego

Le proposte, che ciascuno può valutare secondo la propria esperienza, si differenziano sicuramente l'una dall'altra per semplicità o complessità di realizzazione e installazione.
Indipendentemente da questo aspetto, la cosa realmente interessante del progetto "Strade più sicure" ideato da BMW Motorrad è il fatto di compiere un passo importante in una direzione diversa dal solito. Il problema della sicurezza viene infatti affrontato in modo nuovo. Sia per la parte di ricerca, affidata ad una facoltà, quella del Design, capace di porsi di fronte ai problemi in maniera diversa, sia perché coinvolge direttamente i Comuni per il test e la realizzazione dei progetti, senza quindi dover attendere i lunghi tempi "ministeriali" con risultati alle volte scoraggianti.

Provare a creare qualcosa di nuovo in ambito sicurezza partendo dai giovani e "dal territorio" e procedendo per piccoli passi è sicuramente un approccio nuovo e intelligente.

Ippolito Fassati

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