Circa 5.000 Vespa hanno affollato Torino per il 40° raduno dello scooter più famoso del mondo

Circa 5.000 Vespa hanno affollato Torino per il 40° raduno dello scooter più famoso del mondo
28 giugno 2006
Affluenza da record per la 40ª edizione del grande raduno internazionale dedicato a Vespa. Migliaia di appassionati hanno pacificamente invaso Torino per festeggiare il 60° compleanno di Vespa, lo scooter più famoso del mondo che, con oltre sedici milioni di esemplari prodotti dal 1946 a oggi, ha motorizzato e fatto sognare i ragazzi di ogni generazione. E’ stata un autentico successo la 40ª edizione di EuroVespa, il più grande Vespa-raduno al mondo, che si è conclusa ieri a Torino con una parata finale per le vie della città, fino ai Giardini Reali. Agli oltre 3.200 iscritti da oltre 20 nazioni di tutto il mondo si sono infatti uniti spontaneamente altre centinaia di vespisti, fino a raggiungere un totale stimato di circa 8.000 partecipanti e 5.000 Vespa. Nei tre giorni del raduno, tra venerdì 16 e domenica 18, migliaia di appassionati di Vespa hanno affollato i mercatini e le mostre dedicate alla storia del mitico scooter italiano e a Vespa come vera e propria opera d’arte: “VESPA, 60 ANNI DI STORIA” e “VESPARTE”. In tantissimi hanno poi partecipato, a bordo della propria Vespa, alle molte escursioni organizzate alla scoperta delle bellezze del capoluogo piemontese e alla volta di splendide località come la Palazzina di Caccia di Stupinigi, Superga e la Reggia di Venaria. L’evento si è concluso ieri con la grande parata finale, un lunghissimo “serpentone” di migliaia di splendide Vespa di ogni epoca che hanno sfilato per le strade di Torino fino ai Giardini Reali. Per dare un’idea della lunghezza del corteo, basti pensare che occorrevano più di 30 minuti per vederlo sfilare tutto, dal primo all’ultimo veicolo. Oltre ad essere stato il raduno di Vespa più grande della storia, EuroVespa 2006 è stato anche il primo che si è svolto sotto l’egida del neonato Vespa World Club, fondato lo scorso 14 marzo, in occasione del 60° compleanno di Vespa, con l’obiettivo di promuovere, raccogliere e coordinare tutte le organizzazioni vespistiche del mondo. Su Internet: Il sito di EuroVespa 2006: www.eurovespa2006.it Il sito del Vespa World Club: www.vespaworldclub.com Il nuovo sito ufficiale di Vespa: www.vespa.com I VESPA CLUB Il mito di Vespa è nato praticamente insieme al veicolo. Tanto da spingere molti, a partire già dal 1946, ad associarsi nel nome di Vespa. Nacquero così i primi Vespa Club. Prima in Italia, poi all’estero, fino alla costituzione - nel 2006, in coincidenza con il 60° anniversario di Vespa - del Vespa World Club. La nascita dell’associazionismo tra Vespisti è intimamente legata alla diffusione della Vespa sui mercati internazionali: nel 1953 le stazioni di servizio Piaggio nel mondo sono oltre 10.000, comprese Asia e America. I Vespa Club accomunavano nel mondo già allora oltre cinquantamila appassionati. Ma sin dagli anni Quaranta Enrico Piaggio - coadiuvato dal giornalista sportivo Renato Tassinari - aveva organizzato convegni e raduni, creando attorno al nuovo prodotto un’atmosfera d’interesse crescente con ogni tipo di iniziative, tra le quali la fondazione e diffusione dei Vespa Club, organizzazioni di fans di Vespa, capaci non solo di diffondere l’immagine dello scooter, ma di documentare l’efficienza della rete commerciale e di assistenza. Nel 1948, in occasione della Fiera Campionaria di Milano, i Vespa Club nazionali organizzano un rally dal nome “sciame d’argento”, per il caratteristico colore verde argentato della prima Vespa. Nel 1951 alla Giornata italiana della Vespa partecipano 20.000 Vespisti. Per tutti gli anni ’50 furono all’ordine del giorno gare di ogni tipo, giri regionali e nazionali in Italia e all’estero (celebri il Giro della Svizzera, il Giro dei tre Mari su un percorso di 2.000 Km, l’Audax femminile, la 1.000 Km), raduni di Vespisti in competizione con i sostenitori della nascente Lambretta Innocenti. Andare in Vespa diventa sempre più sinonimo di libertà, di fruibilità degli spazi, di più facili rapporti sociali: insomma la Vespa diventa un fenomeno di costume che caratterizza un’epoca e che trova testimonianze infinite nel cinema, nella letteratura, nelle immagini pubblicitarie di molti prodotti, nei comportamenti di una società che cambia e che vuole uscire rapidamente dalla distruzione della guerra. Il Vespa Club Europa viene fondato a Milano l’8 febbraio 1953 - per iniziativa di Renato Tassinari e per volontà unanime dei delegati rappresentanti dei Vespa Club d’Italia, Belgio, Francia, Germania, Olanda e Svizzera - allo scopo di coordinare e sviluppare i rapporti, le iniziative e i collegamenti tra i Vespisti dei singoli Paesi. Due mesi dopo la costituzione, alle sei nazioni fondatrici si aggiungono Austria, Danimarca, Gran Bretagna, Portogallo, Saar, Spagna e Svezia. Nasce successivamente il Vespa Club Mondial, che verrà denominato - insieme a quello europeo - Fédération Internationale des Vespa Clubs (sciolta il 30 novembre 2005). Il 14 marzo 2006, infine, è nato il Vespa World Club, che raccoglie le funzioni di coordinamento e di promozione di tutte le organizzazioni vespistiche del mondo. Questa nuova associazione, della cui costituzione Piaggio è stata promotrice, è nata per fare tesoro delle migliori esperienze e iniziative messe in campo dai vespisti delle diverse nazioni, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle associazioni nazionali e di essere al fianco di tutti i Vespa Club. Presidente del Vespa World Club è stato nominato Roberto Leardi, già presidente del Vespa Club d’Italia. VESPA: MITO E MODERNITA’ Dal 1946 ad oggi Vespa ha costruito una storia unica di tecnologia ed eleganza e si è affermata come icona dello stile italiano, grazie a oltre sedici milioni di esemplari diffusi nei cinque continenti. Vespa è diventata protagonista negli ambienti metropolitani di tutto il mondo, portabandiera di uno stile di vita all’insegna della libertà. Nel 2006, anno nel quale festeggia il suo sessantesimo compleanno, Vespa è più giovane e vitale che mai, ed è presente sul mercato con 5 famiglie di modelli: • Vespa PX, l’intramontabile “vespone”, caratterizzato dal cambio meccanico a 4 marce, che ha raggiunto la straordinaria cifra di 2 milioni di unità prodotte in oltre 25 anni di carriera. Disponibile nelle cilindrate 125 e 150, grazie al freno a disco anteriore, ad accurati interventi estetici e ai nuovi colori, PX è oggi un “evergreen” al passo coi tempi e con le normative antiemissioni. • Vespa LX, erede del mitico “vespino”, é disponibile in quattro moderne ed ecologiche motorizzazioni: 50cc due e quattro tempi, 125 e 150cc quattro tempi. Le dimensioni contenute, la straordinaria agilità e il peso piuma fanno di Vespa LX il mezzo ideale per muoversi in città con tutta la classe e l’eleganza di Vespa. • Vespa Granturismo 200L e 125L, che coniuga i valori emozionali di Vespa con le soluzioni progettuali più avanzate: è la prima Vespa con motori quattro tempi quattro valvole raffreddati a liquido; la prima con ruote da 12 pollici, e con un sistema di frenatura interamente a disco. La carrozzeria in acciaio è, ancora una volta, il segno di una filosofia di costruzione esclusiva. • Vespa GTS 250 i.e. Cinquant'anni dopo la nascita della Vespa GS, primo scooter sportivo, Vespa GTS 250 i.e. riprende quel mito di elegante sportività e si rivela come la Vespa più potente, veloce e tecnologicamente dotata mai apparsa. Spinta da un modernissimo e potente motore 250cc 4 valvole raffreddato a liquido e dotato di iniezione elettronica, Vespa GTS è frenata da un superbo impianto a doppio disco sul quale è disponibile, a richiesta, il sistema ABS. Vespa GTS 250 i.e. è tra i primissimi due ruote, e il primo nella classe “quarto di litro", già omologato secondo le future e severe normative Euro3. • Vespa GTV, Vespa LXV e Vespa GT 60°. Nel 2006 Vespa festeggia i suoi 60 anni con tre nuovi modelli che, sviluppati sulla base tecnica di Vespa GTS e Vespa LX, recuperano e reinterpretano elementi stilistici del passato, attinti soprattutto dagli anni ‘50 e ’60: un tributo a questo prodotto-mito, risultato della creatività e della cultura industriale italiana. Vespa GT 60°, in particolare, si distingue per il pregio delle finiture e della componentistica e per l’esclusiva colorazione, un tono di grigio identico a quello della prima Vespa, ed è prodotta in una serie limitata di soli 999 esemplari.

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