Americade, lo specchio del mercato americano

Americade, lo specchio del mercato americano
Pietro Ambrosioni
  • di Pietro Ambrosioni
Il grande raduno statunitense riflette l'andamento del mercato. Confermando l'aumento dell'età media e dei trend generali
  • Pietro Ambrosioni
  • di Pietro Ambrosioni
3 giugno 2015

Questo weekend sono arrivato in cima allo stato di New York, vicino al Canada, per dare un’occhiata in giro all'AmericadeVi avevo già parlato in passato di questo raduno, nato originariamente come concentrazione di Honda Gold Wing ed allargatosi nel tempo anche alle moto custom e cruiser (leggi Harley Davidson). Il motivo è semplice: le HD in questi ultimi anni hanno visto una crescita nelle vendite praticamente irrefrenabile, e molti dei vecchi proprietari di “Wing” hanno adesso moto della Casa di Milwaukee. Altro motivo è che da qui in molti si spostano direttamente a Laconia, in New Hampshire: uno dei raduni HD più importanti del Nordest americano e lontano solo poche ore di guida.

Ma torniamo all’Americade. Il raduno è di fatto iniziato solo ieri (martedì) ma tradizionalmente il primo giorno è sempre uno dei più affollati, forse persino più del sabato finale. Anche con freddo e pioggia, come quest’anno, il giorno di apertura stabilisce un po’ il tono del raduno, e se il primo giorno è un successo, normalmente tutta la settimana registra numeri di buon livello.

Faccio questa premessa perché i commenti che mi appresto a scrivere potrebbero sembrare affrettati dopo un solo giorno di raduno. Ma questa è la settima volta che vengo all’Americade per cui posso dire di averne capito abbastanza bene le dinamiche. E le indicazioni che ho ricevuto, o le impressioni che mi sono fatto - se preferite - sono perfettamente in linea con quanto il mercato sta mostrando a livello generale negli Stati Uniti.

Tre ruote e quad sono l'indice dell'innalzamento dell'età media dei motociclisti USA
Tre ruote e quad sono l'indice dell'innalzamento dell'età media dei motociclisti USA

Non ho ancora in mano i dati dell’immatricolato di aprile e maggio, e non li avrò prima della fine di luglio, al termine del trimestre. Ma quello che sento dire dalla maggior parte degli operatori del settore (abbigliamento ed accessori soprattutto) è che aprile è stato un mese decente, mentre maggio ha visto un crollo generale delle vendite, con negozi che non hanno registrato traffico ed alcuni distributori che hanno fatto segnare un calo fino al 35-38%.

Le fiere come l’Americade sono importanti negli USA perché cadono in periodi ben definiti dell’anno, e da sempre vengono usate come indicatori dei trend di vendita. Succede anche con la Daytona Bike Week in marzo, il BMW MOA Rally in luglio e la AIMExpo di Orlando a ottobre.

E l’Americade 2015 per come è iniziata sta confermando le mie principali preoccupazioni: gli utenti stanno invecchiando (età media ben oltre i 50 ormai) e sono sempre meno, le moto nuove diminuiscono mentre trike e quad (fatti soprattutto per chi non ce la fa più a reggere il peso di una moto da turismo tradizionale) sono in numero sempre maggiore, quasi dominante. Da un lato mi fa piacere che la “vecchia guardia” possa ancora andare in moto - e quindi spendere soldi in accessori ed abbigliamento - dall’altra mi è dolorosamente chiaro che la “nuova guardia” manca all’appello.

E tutto il mercato ne soffre perché non si può continuare a vendere più o meno la stessa roba a più o meno lo stesso gruppo di persone. Da almeno tre edizioni all’Americade (e per certi versi anche a Daytona) si vendono facilmente solo i prodotti al di sotto dei $50. Quelli vanno via nei primi giorni dei rispettivi show, ma si tratta principalmente di magliette, prodotti per la pulizia della moto e una miriade di altri prodotti ed accessori a basso costo o in fine serie: prezzi bassi e niente guadagno. Un tempo erano prodotti civetta che generavano la vendita degli accessori più costosi, oggi sono in pratica vendite fine a se stesse, quasi a livello di souvenir.

T-Shirt e souvenirs sembrano ormai gli unici articoli venduti all'Americade
T-Shirt e souvenirs sembrano ormai gli unici articoli venduti all'Americade

Domenica prossima potrò tracciare un bilancio definitivo di questa Americade 2015, e spero sinceramente di essermi sbagliato di grosso. Spero di vedere 20mila moto, spero di vedere code infinite ai camion delle test ride di Honda, Yamaha, Suzuki, HD e Victory (Kawasaki non c’è quest’anno) e spero che tutti gli stand sulla spiaggia del lago vengano presi d’assalto da orde di giovani motociclisti spinti da smanie compulsive di acquistare tutto quanto sia disponibile.

Ma raramente il primo giorno dell’Americade da indicazioni errate. Vi saprò dire.