20.000 pieghe 2012: conclusa la quarta edizione al Parco Nazionale d’Abruzzo

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Si è conclusa la quarta edizione della 20.000 Pieghe. La grande carovana, composta da ben 100 equipaggi, di questa classica stradale ha attraversato le strade più belle d’Italia raggiunto l’Abruzzo partendo dall’Autodromo di Vallelunga
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10 luglio 2012


Si è conclusa
, dopo quattro giorni di curve, la quarta edizione della ormai mitica 20.000 Pieghe by Forma & Metzeler. Alcune tra le strade più belle d’Italia, hanno ospitato gli equipaggi di questa classica stradale promossa dalla FMI come la principale tappa del Campionato Italiano Gran Fondo. La grande carovana, composta da ben 100 equipaggi  ha raggiunto l’Abruzzo partendo dall’Autodromo di Vallelunga. Proprio dopo le operazioni preliminari è andata in scena una suggestiva parata tra i cordoli del circuito laziale, dove oltre 100 moto di ogni genere e tipologia hanno sfilato in pista per due giri. Da qui la partenza alla volta di Rocca di Mezzo (base dell’intera manifestazione), la strada come al solito prevedeva il percorso più tortuoso e meno rettilineo che potesse collegare i due comuni. La carovana si è diretta verso Guidonia per proseguire su tappe storiche della strada tiburtina quali Licenza, Orvinio e Avezzano. Già da sabato pomeriggio chiaramente il percorso risultava ben costellato da controlli timbro, controlli orari, controlli cartolina e dai temutissimi controlli orari volanti (posizionati “a sorpresa” lungo il circuito).


PRIMO GIORNO: “il vento dell’est”


La mattina della prima giornata, presso il paddock 3 del Circuito di Vallelunga, i partecipanti avevano già disputato una prova sui 100 m. con partenza da fermo denominata “L’uomo più veloce del mondo”, dove ogni concorrente doveva avvicinare il più possibile il tempo di 9.58 secondi, ottenuto da Usain Bolt durante le olimpiadi. Naturalmente bisognava effettuare la prova in sella alla propria moto ed affrontare il cronometro sotto lo sguardo attento del direttore di gara e delle Federazione Italiana Cronometristi. Dopo il giro di pista in parata a velocità contenuta i partecipanti hanno puntato la loro moto verso Rocca di Mezzo (AQ), passando per le strade più “mosse” e tortuose vicine alle località di Morlupo, Palombara Sabina, Tivoli e poi su attraverso Vicovaro, Percile, Licenza e Orvinio sconfinando poi in Abruzzo verso il controllo timbro situato sui Colli di Montebove presso il ristorante “Il Boscaiolo”, per poi proseguire Tagliacozzo, Magliano dei Marsi e Ovindoli fino al Grand Hotel delle Rocche, nel comune di Rocca di Mezzo. Qui una ricca cena aspettava i motociclisti prima del meritato riposo della notte.
 

Daniele Alessandrini, responsabile della logistica e organizzazione 20.000 Pieghe 2012, ha dichiarato: «Abbiamo dato a tanti moto turisti la possibilità di fare un giro in pista a Vallelunga. Spesso, per chi come noi, è abituato ad andare in pista è una cosa sottovaluta, ma per chi fa il turista e non compererà mai una apposita tuta per provare ad andare in pista, è stata una bella opportunità, senza considerare che tutto ciò ha creato una parata che ha dato lustro alla manifestazione.»


SECONDO GIORNO: “attenti al lupo”


La mattina seguente, partenza dalla piazza principale di Rocca di Mezzo. Dopo esser passati da Castel del Monte, i motociclisti hanno fatto una piccola sosta nella località di Rigopiano, dove ad attenderli al controllo cartolina c’era uno squisito aperitivo prima di partire alla volta di Prati di Tivo, località situata in uno tra i punti più alti del Gran Sasso. Dopo il controllo timbro, il raid ha proseguito alla volta del Lago di Campotosto. Passando poi da Assergi, Paganica e sfiorando L’Aquila, la tappa si è conclusa a tarda sera con l’arrivo a Rocca di Cambio, dove la Pro Loco del Comune ha organizzato un banchetto con panino con porchetta e altri prodotti tipici del luogo.
 

TERZO GIORNO: “l’orso marsicano”


Il terzo giorno, è stato interamente dedicato alla tappa più dura del raid 2012: ben 421 km da percorrere tra tornanti, dossi e qualche buca, senza rinunciare mai a scorci di paesaggio mozzafiato e prelibatezze locali . Partenza da Rocca di Mezzo direzione Pescina: qui dopo la salita a Monte Turchio e il Passo Del Diavolo si giungeva nel paese di Pescasseroli. Da qui, una serie di curve in successione
Alcuni dei partecipanti hanno utilizzato il piccolo ponte che univa l’eremo alla statale per effettuare qualche tuffo
Alcuni dei partecipanti hanno utilizzato il piccolo ponte che univa l’eremo alla statale per effettuare qualche tuffo

incastonate nella bellissima cornice delle Gole del Sagittario, portava sulle rive del Lago di Scanno dall’acqua particolarmente limpida e meta di un controllo timbro posto tra la spiaggia e un antico eremo scavato nella roccia. Qui alcuni dei partecipanti hanno utilizzato il piccolo ponte che univa l’eremo alla statale per effettuare qualche tuffo e un bel bagno rinfrescante e portandosi a nuoto verso il controllo timbro posto ai margini della spiaggia. Successivamente la carovana si è spostata a Passo Godi presso l’Hotel Paradiso, tra Bocca di Pantano e il Monte Mattone, dove hanno potuto assaggiare delle ottime tagliatelle fatte a mano. Dopo aver indossato il casco, i partecipanti hanno proseguito per Villetta Barrea, Roccaraso e Lama dei Peligni, prima di raggiungere i 2142 mt. del Blockhaus sulla Maiella, meta molto apprezzata dai partecipanti per l’incredibile panorama a 360° di cui si gode in vetta dopo una camminata di circa 1km sul tratto finale del ripido pendio. Da lì, lungo una fitta boscaglia, un tratto di costone e meravigliosi tornanti, si è scesi verso il comune di Roccamorice, e poi sempre per caratteristici paesini, tra controlli orari e controlli timbro ed un percorso nel bosco pieno di insidie, la tappa si è conclusa con il sospirato arrivo in hotel per prepararsi alla cena. Sempre attenti alla classifica, nonostante la giornata pesantissima ed una ricca cena, in tarda serata nessuno ha rinunciato alla preparazione dell’ultima tappa della manifestazione cercando di unire i punti sulla cartina indicati dal road book.


QUARTO GIORNO: “ultime pieghe”


In mattinata, percorrendo “soli” 56 km lasciandosi L’Aquila sulla destra e proseguendo per Locoli, gli equipaggi hanno raggiunto Campofelice, località sciistica molto gettonata dai romani durante l’inverno, ma sempre dotata di un fascino particolare: un paesaggio ampio, quasi desertico, dove finalmente le moto correvano lungo infiniti tratti d’asfalto rettilineo, contornati da imponenti picchi rocciosi. Puntando per Tornimparte, passando dal Valico di S. Rocco, dopo altre curve e ulteriori 100 km e controlli orari, si ritorna così per l’ultima volta a Rocca di Mezzo dove, dopo il pranzo, si è svolta la cerimonia di premiazione.


Mauro Risso, Ideatore di questa manifestazione ha voluto chiarirne il senso:
«La 20000 è il sogno, poi ogni partecipante ci mette del suo, il suo punto di vista. Siamo partiti raccomandando tre temi: la strada, l'amicizia e la motocicletta. LA STRADA si è arricchita dei profumi e dei sapori che abbiamo scoperto con l'ospitalità dei presidi del buon gusto che abbiamo visitato. Dei panorami abbiamo ampiamente raccontato, delle marmotte, dei cerbiatti , delle volpi e di tutti gli animali selvatici incontrato non perderemo mai il ricordo. DELL' AMICIZIA spessissimo nata tra sconosciuti che in comune avevano solo la passione dell'avventura e dei gesti di solidarietà sulla strada si potrebbe scrivere un libro ma anche delle amicizie “rovinate” per non perdere un C.O. (Controllo Orario n.d.r.) e delle immediate riappacificazioni potremmo parlare per giorni. Rapporti veri, sentimenti schietti sono alla base delle nostre imprese. LA MOTOCICLETTA, amica fedele, sia una potentissima 1200 o una semplice vecchia Vespa è la vera protagonista, la vera maestra. In questi anni ci ha insegnato che lei è solo il mezzo, non è la protagonista e non è il fine! I protagonisti siamo noi, il fine è il viaggio con tutto il suo fascino, con tutte le scoperte che ci riserva per renderci liberi e felici. Diventare il Magnifico Piegatore è un premio alla pazienza, alla follia del più preciso, un premio per aver saltato quelle tagliatelle fantastiche al passo Godi o quella colazione sfarzosa di Pescasseroli, come si possono perdere queste meraviglie per un Trofeo? Solo la 20000 può spiegarlo, con le emozioni del singolo, la gioia di un gruppo meraviglioso e la grande voglia di rivedersi presto, per sfottersi, per divertirsi tutti insieme nonostante le nostre diversità, per sentire battere un cuore unico nei nostri petti e nei nostri cilindri!»


Premiazione finale


A premiare i vincitori delle varie categorie, un ospite d’eccezione della 20.000 Pieghe 2012, abituato a percorrere parecchi chilometri su due ruote: Davide Biga, il ragazzo di Cuneo che, in sella ad una Yamaha XT 1200 Super Ténéré Z, ha concluso il giro del mondo in solitaria, percorrendo ben
Il vincitore della 20.000 Pieghe 2012 Andrea Angiolini, in sella alla mitica Vespa PX 150
Il vincitore della 20.000 Pieghe 2012 Andrea Angiolini, in sella alla mitica Vespa PX 150

97.000 km in un anno e portando a casa con se un enorme bagaglio d’esperienze.  Il Magnifico Piegatore e vincitore della 20.000 Pieghe 2012 è Andrea Angiolini, in sella alla mitica Vespa PX 150, accessoriata per il gran fondo con attrezzature artigianali indispensabili per il viaggio. Meticoloso nella preparazione del percorso e sempre attento a rispettare tutti i calcoli eseguiti, Angiolini ha ottenuto la vittoria rinunciando anche agli spuntini situati lungo il percorso dagli organizzatori, tempo prezioso per un partecipante fedele ed esperto come lui. Durante la premiazione, ha commentato: «Non è la prima volta che mi trovo ad affrontare una situazione del genere. Coi cronometri ci so fare e mi sono allenato per ottenere certi risultati. L’intera gara è stata molto dura, soprattutto perché l’equazione arrivare, mangiare e ripartire non si riesce mai a risolvere, e quindi se vuoi stare dentro ai tempi a qualcosa devi pur rinunciare! Su queste strade, la velocità media è molto bassa e la scelta della Vespa è stata mirata proprio perché, per questa gara, non hai bisogno di raggiungere velocità elevate, ma piuttosto necessiti di un mezzo affidabile, e la Vespa è stata un’ottima compagna di viaggio!»


La cerimonia di premiazione è proseguita con i riconoscimenti dati ad alcuni partecipanti che si sono distinti per alcune particolarità e prodezze. Laura Protto ha ricevuto il premio Lady Adventuriders, per aver affrontato la 20.000 Pieghe 2012 in sella alla sua BMW R 1200 GS con tanta grinta e passione. Cesare Conti, è stato incoronato con il titolo di Adventuriders Forever per aver corso questa stupenda avventura all’età di 66 anni su una moto di 33 anni fa. Il premio Spirito of Adventuriders va invece a Fausto Carucci, che ha saputo cogliere in pieno lo spirito vero della 20.000 Pieghe rinunciando alla prima tappa per poter assistere il compagno di viaggio colpito da un malore durante l’inizio della manifestazione.


Il fondatore della manifestazione, Mauro Risso, ha voluto ringraziare di cuore tutti i partecipanti e i membri dell’organizzazione, perché quest’ultima 20.000 Pieghe ha lasciato a tutti un bellissimo ricordo che, tra migliaia di curve e tanto caldo, ha già acceso un sentimento di nostalgia nei cuori di tutti i partecipanti, già pronti a preparare i bagagli e partire per il prossimo raid.  «Siamo contenti dell’organizzazione di questa edizione” – ha dichiarato Lorenzo Baroni, cofondatore della manifestazione e coordinatore dello staff – “ quest’anno nonostante il caldo torrido, tutti i concorrenti sono giunti in perfetta forma alla fine del raid e non abbiamo registrato cadute o problemi fisici seri per nessuno dei partecipanti. Alcune strade non erano in buone condizioni ma i consigli elargiti durante i briefing e il controllo attivo dei Marshall e delle nostra staffette ha funzionato egregiamente. Facciamo i complimenti anche ai partecipanti, i veri protagonisti di questo evento per la grande capacità di navigazione dimostrata in questa edizione nonostante una segnaletica stradale spesso incompleta o assente.»


Lo Staff


La quarta edizione della 20.000 Pieghe è stata supportata da un’organizzazione senza precedenti: i 24 membri dello staff. Ad ogni controllo posto lungo il percorso, oltre all’addetto al controllo del
I membri dello staff che hanno supportato la quarta edizione della 20.000 Pieghe
I membri dello staff che hanno supportato la quarta edizione della 20.000 Pieghe

road-book, i partecipanti potevano contare sulla presenza di uno tra quattro medici (tre rianimatori ed un neurochirurgo) presenti in ogni giornata. Fortunatamente non c’è stata nessuna grave caduta, ma lo staff medico, naturalmente su due ruote e con al seguito tutte le dotazioni indispensabili per il primo soccorso, è sempre stato pronto ad intervenire e al fianco di ogni singolo motociclista. Sempre lungo il percorso, la 20.000 Pieghe ha garantito la presenza di tre furgoni preposti al recupero delle moto con eventuali problemi o soggette a malaugurati incidenti (che fortunatamente non si sono presentati) tutto coadiuvato da uno staff meccanico per rapide riparazione o piccole necessità dei concorrenti.


Appostati lungo il percorso e pronti ad immortalare ogni singolo avvenimento e stupendo paesaggio, i ragazzi dello staff foto-video, hanno saputo catturare i momenti salienti di questa magnifica avventura.
Il gruppo staff si chiude con gli instancabili ragazzi addetti al controllo orario e controllo timbro (tra i quali troviamo Davide Biga e la sua Super Ténéré reduce del Giro del Mondo in solitaria), e gli addetti alla logistica, che hanno supportato gli altri membri dello staff lungo le quattro intense giornate della 20.000 Pieghe. Ogni membro dello staff ha seguito l’intera manifestazione in sella ad una moto, assegnata dalla Direzione Gara: ben 7 le moto marchiate Yamaha utilizzate dai medici e dalle staffette della 20.000 pieghe Yamaha Italia (partner tecnico dell'intera manifestazione). Honda Italia è invece stata partner del servizio foto e video con i cameramen che hanno utilizzato tre nuovissimi modelli tra NC 700C, NC 700S e CB 1000R, anche Honda Italia ha voluto premiare con il suo abbigliamento life style i primi tre motociclisti giunti al traguardo in sella ad una Honda.

Premi per tutti


La manifestazione di quest’anno è stata caratterizzata da una grande quantità di premi offerti da Metzler, Forma, e Spidi, che hanno gentilmente offerto alcuni tra i propri migliori prodotti ai partecipanti che hanno dominato le varie classifiche e che si sono distinti dagli altri per un merito particolare. Premi anche per i primi all’arrivo che hanno partecipato con moto Honda e Yamaha.


CLASSIFICHE


Top Ten Classifica Generale:
1. ANGIOLINI ANDREA 110 E LODE
2. UBIALI ROBERTO 85,508
3. BORSARI DUILIO 84,46
4. VOCINO MATTEO 82,039
5. CONTI CESARE 81,961
6. PROTTO LAURA 78,7
7. NOVELLI GIORGIO 78,3
8. MANCINI ALESSANDRO 76,845
9. RIBIS MARCO 75,316
10. VILLA MANUEL 75,06

Classe Vintage
1. BORSARI DUILIO
2. VOCINO MATTEO
3. CONTI CESARE
4. MANCINI ALESSANDRO
5. MORRI LEANDRO
Top Ten Classe Manubri Alti
1. UBIALI ROBERTO
2. PROTTO LAURA
3. NOVELLI GIORGIO
4. RIBIS MARCO
5. VILLA MANUEL
6. LONGO ALESSANDRO
7. VALLITI WALTER
8. DELFINI ROBERTO
9. SARRA STEFANO
10. LONGO GIANNI


Classifica Coppie

1. Giorgio Novelli - Simona Rutolo
2. Walter Valliti - Margherita Valliti
3. Francesco Nicoli - Carmela Rigamonti


Classe Sport

1. GHEZZO ALDO
2. FARAONI GIULIANO
3. MARINO LINO
4. MAZZA MAURIZIO


Classe Scooter

1. ANGIOLINI ANDREA
 

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