KTM Freeride E-XC, E-SX ed E-SM 2015

KTM Freeride E-XC, E-SX ed E-SM 2015
L’elettrica di Mattighofen si svela al Salone Intermot di Colonia in tre versioni: cross, enduro e motard. Le ultime due si guidano su strada con la patente A1
29 settembre 2014

Un lungo processo di sviluppo (in atto ormai dal 2012) ha partorito finalmente la Freeride E, fuoristrada a propulsione elettrica che KTM ha declinato qui al salone Intermot di Colonia in tre versioni, dedicate ovviamente a tre differenti specialità: Cross, Enduro e Supermoto. Non essendo al momento prevista alcuna specialità agonistica, la destinazione d’uso di almeno due modelli viene pensata da KTM con un occhio all’uso stradale. Per la Cross ovviamente la possibilità è preclusa, e ci si immagina un impiego limitato comunque ai circuiti chiusi al traffico (i Bike Park dedicati che stanno spuntando grazie agli accordi che KTM ha stretto con organizzatori in tutta europa). Enduro e Motard sono invece mirate ad usi meno ristretti, con la possibilità di un impiego cittadino (soprattutto per la SM) e sui sentieri di montagna (XC).

Figlia del concetto Freeride – a metà fra l’Enduro e il Trial/Motoalpinismo – già sviluppato e portato avanti in configurazione a motore endotermico, la Freeride SX rappresenta la prima offroad elettrica ad alte prestazioni: il motore elettrico è capace di erogare una potenza massima di 16 kW e una coppia di 45 Nm disponibile fin dal regime di minimo attraverso una trasmissione monomarcia (non ci sono frizione né cambio). L’autonomia è fornita da un pacco batterie agli ioni di Litio da 300v/2,6 kWh.

La E-XC è di fatto la stessa moto dotata dei particolari tecnici necessari alla circolazione stradale: impianto d’illuminazione, specchietti e bloccasterzo. Il peso non aumenta in maniera significativa, fermandosi a soli 110 kg, e può essere guidata con la patente A1 ottenibile dai sedicenni. La E-SM, dal peso identico alla versione XC, è ovviamente dotata di cerchi a raggi da 17” e pneumatici stradali, oltre a sospensioni dalla diversa taratura e una rapportatura più lunga per meglio adattarsi all’uso prettamente stradale a cui è destinata.

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