CIV 2018. Inizio spettacolare a Misano

Carlo Baldi
I primi due round del CIV 2018 disputati a Misano hanno regalato gare appassionanti ed incerte, ed hanno messo in luce tanti giovani talenti. Nel National 1000 ha debuttato la Panigale V4
10 aprile 2018

Durante questo weekend al Misano World Circuit si sono disputati i primi due round del CIV, Campionato Italiano di Velocità. Un paddock stracolmo di camion e tende ha ospitato gli oltre 150 piloti di questo campionato, oltre ai quasi 80 partecipanti al National Trophy. Cinque le categorie del CIV organizzato dalla Federazione Motociclistica Italiana, e due quelle del National, ideato e gestito dal Moto Club Spoleto.

Superbike

Il campione uscente Michele Pirro ha ripreso esattamente da dove aveva lasciato lo scorso anno, aggiudicandosi entrambe le gare con la Ducati Panigale R del team Barni Racing. Nella prima gara del sabato Michele è scattato subito in testa ed ha spinto forte sin dal primo giro, staccando i suoi avversari, per poi gestire il vantaggio da metà gara in poi e andare a vincere con largo vantaggio. Alle sue spalle si è messo in mostra il giovane Matteo Ferrari, suo compagno di squadra, che nella prima gara, sorpreso come tutti dal ritmo forsennato imposto subito dal collaudatore della Ducati MotoGP, si è limitato ad inseguire, mentre nella seconda gli è rimasto vicino sino a pochi giri dal termine, quando ha alzato bandiera bianca accontentandosi di due secondi posti che potrebbero rivelarsi molto importanti per la lotta per il titolo: con ogni probabilità, infatti, Michele non disputerà tutte le gare del CIV a causa delle molte concomitanze con la MotoGP e con il suo lavoro di tester Ducati. A fare compagnia sul podio ai due alfieri del team Barni sono stati Lorenzo Zanetti in Gara-1 e Luca Vitali in Gara-2. Ci si aspettava qualcosa in più da Zanetti e dal team Motocorsa, che invece ha pagato il fatto di aver svolto test invernali sotto la pioggia, o comunque ostacolati da temperature molto basse. Zanetti è stato bravo a limitare i danni il sabato, mentre domenica non si è confermato sul podio a causa di una scivolata nei primi giri, che lo ha costretto ad una grande rimonta (dall’ultimo al settimo posto). Al suo posto, sul terzo gradino del podio è salito il "figlio d’arte" Luca Vitali, che sabato era caduto nelle fasi iniziali quando era a ridosso dei primi. La classifica della prima gara ha visto al quarto posto Alessandro Andreozzi (che ha tagliato a fatica il traguardo con poche gocce di benzina nel serbatoio), poi Alex Bassani e Fabrizio Perotti, compagno di squadra di Zanetti. Un inossidabile Claudio Corti (con una Yamaha R1 che riporta la livrea dell'indimenticabile Fabrizio Pirovano) ha concluso in settima posizione.

Nella seconda gara Andreozzi si è piazzato di nuovo quarto, ancora davanti a Bassani. Sesto posto per Baiocco (caduto il sabato) davanti al già citato Zanetti e ad al sorprendente Corti, che tornava in pista dopo un lungo periodo senza moto.

La classifica del campionato vede al primo posto Pirro con 50 punti, seguito da Ferrari con 40, Andreozzi con 26 e Zanetti con 25.
 


Supersport

La 600 è senza dubbio la classe più appassionante ed incerta di questo CIV 2018, con una quindicina di piloti in grado di lottare per la vittoria in ogni gara. Entrambe le gare hanno visto un folto gruppo di testa lottare sino al traguardo, con distacchi di pochi decimi di secondo. Sabato ha vinto Kevin Manfredi, che ha preceduto di due decimi Lorenzo Gabellini; terzo posto per il cinque volte campione italiano SS Massimo Roccoli, che ha preceduto l’esperto Marco Bussolotti ed il campione in carica Davide Stirpe. Eccezionale nona posizione per Noriyuki Haga, che quest’anno partecipa a tutto il campionato italiano (lo scorso anno aveva corso solo nell’ultimo appuntamento di Vallelunga), così come Michel Fabrizio, questa volta solo ventesimo, in crisi con i rapporti della sua MV.

Oltre ai due ex piloti Superbike, da menzionare anche il ritorno nel CIV SS di Alessio Corradi e Alessio Velini, entrambi alle prese con moto ancora non competitive.

Domenica a tagliare per primo il traguardo è stato Stirpe, che ha preceduto Bussolotti di 83 millesimi. Terzo gradino del podio per Kevin Manfredi, mentre Gabellini, Roccoli, Mercandelli, il poleman Morrentino e Ottaviani hanno chiuso nell’ordine dal quarto all’ottavo posto. Haga si è dovuto ritirare proprio mentre stava risalendo la classifica e si trovava in ottava posizione. Un punticino solo per Fabrizio.

In classifica comanda Manfredi con 41 punti, davanti a Stirpe con 36, Bussolotti e Gabellini con 33 e Roccoli con 27.

 

 

Moto3

Nel campionato che rappresenta il trampolino di lancio per molti giovani piloti verso i campionati mondiali (come ha dimostrato proprio domenica in Argentina un grande Marco Bezzecchi), i due piloti che lo scorso anno si sono contesi il titolo sino all’ultima gara, ovvero Kevin Zannoni e Nicholas Spinelli - rispettivamente vice campione e campione 2017 - ci riprovano anche quest’anno, ma avranno vita dura, visto come sono andate le due gare di Misano. Spinelli si porta a casa una bellissima e sudata doppietta, grazie alla vittoria in volata in Gara-1 (74 millesimi di vantaggio su Nicola Fabio Carraro e 160 su Elia Bartolini). Quarto Zannoni, davanti a Riccardo Rossi, Edoardo Sintoni, Anthony Groppi e Raffaele Fusco. Spinelli si è ripetuto il giorno successivo vincendo ancora una volta il suo duello con Zannoni. Terza posizione per Fusco, che ha preceduto Carraro, Bartolini e Rossi. La classifica vede ovviamente in testa Spinelli con 50 punti, davanti a Zannoni e Carraro con 33, Bartolini con 27 e Fusco con 24.      

 

 

Supersport 300

Se nella 600 i distacchi si contavano in decimi, nella 300 si doveva invece far ricorso ai millesimi. Con ben 50 iscritti, in ogni gara almeno otto piloti restano nei box, mentre gli altri danno vita a gare vietate ai deboli di cuore. Manuel Bastianelli ha vinto la gara del sabato, precedendo il campione in carica Luca Bernardi per sette millesimi. Alle loro spalle Kevin Sabatucci (che raggiungeva la sua moto con le stampelle a causa di un incidente nei giorni precedenti le gare), Omar Bonoli e Jacopo Facco. Settimo posto per Akito Haga, figlio di "Nitronori". La seconda gara è invece stata dominata dal pilota KTM Thomas Brianti, che ha inferto un distacco di oltre otto secondi ai suoi avversari. Decisa la prima posizione, la lotta per gli altri due posti sul podio è stata quanto mai spettacolare: il gruppone degli inseguitori era composto da nove piloti che si scambiavano le posizioni ad ogni curva, e spesso chi entrava per primo usciva per ultimo a causa dei molti contatti e dei millimetrici sorpassi. In volata ha conquistato il secondo posto lo spagnolo Marc Luna Bayen, davanti a Sabatucci, Bernardi, Bastianelli, Pastore, Facco, Arcangeli, Fuligni e Doti, tutti racchiusi in due decimi!

La classifica del campionato vede al primo posto Bastianelli con 36 punti, che precede Bernardi con 33, Sabatucci con 32 e Brianti con 25.

 

 

PreMoto3

Per l’ultimo anno la PreMoto3, la categoria dei giovanissimi, è ancora divisa in due sotto categorie: la 125 a 2 tempi e la 250 a 4 tempi. Sabato, Filippo Bianchi ha vinto la gara della 2 tempi davanti al rumeno Jacopo Adriano Hosciuc e a Guido Fina, mentre domenica è stato Hosciuc a vincere, e a precedere gli stessi Bianchi e Fina.

Nella 4 tempi, Gara-1 è stata vinta da Alberto Surra; secondo posto per Francesco Mongiardo e terzo per Gabriele Mastroluca. Il giorno successivo il primo posto è ancora per Surra, che conquista così una fantastica doppietta davanti a Mattia Rato ed Alessandro Morosi.

 

National Trophy

La classe 600 del National è stata vinta da Stefano Casalotti che ha condotto in testa dal primo all’ultimo giro. Alle sue spalle, la lotta per la seconda piazza ha visto Christian Napoli precedere Gennaro Antonio Romano.

Griglia di partenza davvero stellare quella della classe 1000, che ha visto al via piloti del calibro di Alex Polita, Lorenzo Lanzi, Eddi la Marra, Simone Sanna, il vincitore del National 600 dello scorso anno (nonché collaudatore della Honda SBK) Michele Magnoni, oltre a Remo Castellarin e Luca Salvadori, rispettivamente primo e secondo nel National 1000 dello scorso anno. E come se non bastasse, a loro si sono aggiunti i due piloti del team Barni Racing, che hanno il compito di sviluppare in pista la nuova Panigale V4: Ivan Goi e Luca Conforti. La gara è stata interrotta nel primo giro a causa di una caduta che ha visto coinvolti 4 piloti, e che ha costretto la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa. Nuovo via per un’avvincente gara (ridotta di due giri) che ha visto la vittoria del poleman Federico D’Annunzio, davanti a Luca Salvadori e al coriaceo ed esperto Lorenzo Lanzi. Castellarin, Polita, Conforti, Sanna, la Marra, Marchionni e Magnoni hanno completato la top ten. Per la Panigale V4 si è trattato di un debutto mondiale, visto che è stata schierata per la prima volta in una gara riconosciuta dalla FIM, che però non è stata fortunata per Ivan Goi, caduto a causa di un contatto del tutto accidentale avvenuto nei primi giri proprio con il compagno di squadra Conforti. A detta dei due piloti del Barni Racing team, la strada per rendere competitiva in pista la versione stradale della V4 è ancora lunga, ostacolata soprattutto da un’elettronica che in pista, al momento, penalizza l’immensa cavalleria dell’ultima nata in casa Ducati.