Test Jerez, il maltempo rovina la seconda giornata

Test Jerez, il maltempo rovina la seconda giornata
Giovanni Zamagni
Una giornata buttata, rovinata dalla pioggia e dal vento. Di fatto, la pista è rimasta umida per la maggior parte del tempo| G. Zamagni
24 marzo 2012

Punti chiave

JEREZ – Una giornata buttata, rovinata dalla pioggia e dal vento. Di fatto, la pista è rimasta umida per la maggior parte del tempo – le condizioni peggiori, perché non puoi girare con le slick ed è inutile farlo con le rain – e soltanto per un’ora scarsa si è provato in condizioni simili a quelle dell’ultimo GP di Spagna, quindi con l’asfalto solo appena bagnato. Alla fine, davanti a tutti ha finito Nicky Hayden, uno dei piloti che ha sfruttato i minuti finali con asfalto quasi asciutto per fare il tempo, mentre con il bagnato, il più rapido è stato Dani Pedrosa in 1’49”822, 266 millesimi meglio di Jorge Lorenzo, 1”305 di Cal Crutchlow, 1”598 di Alvaro Bautista, 1”805 di Nicky Hayden, 1”880 di Andrea Dovizioso, 1”950 di Mattia Pasini 1”956 di Stefan Bradl, 2”021 di Ben Spies, 2”034 di Casey Stoner (che ha fatto solo 3 giri), 2”088 di Valentino Rossi.
Non potendo commentare i test, ecco una serie di considerazioni emerse dopo ore di noia mortale.


LIMITARE I TEST: CHE ASSURDITA’

Non è la prima volta che lo dico (e probabilmente non sarà l’ultima), ma limitare i test è veramente una scelta “tafazziana”: ci si bastona proprio lì con una mazza da baseball! D’accordo, bisogna contenere i costi, ma così facendo si impedisce alle Case di portare avanti lo sviluppo e ai piloti di allenarsi: un’anomalia solo del motociclismo e della F.1, della quale si copiano sempre le scelte negative e mai quelle vincenti. Dei nove giorni di test programmati per il 2012, già tre sono andati in fumo (per domani è previsto tempo discreto), ovvero il 35%: un’assurdità. Fino a qualche anno fa si provava troppo, adesso troppo poco: è così difficile trovare un po’ di equilibrio? Le MotoGP sono prototipi super sofisticati, hanno bisogno di tempo per essere sistemate e sviluppate, non si può fare tutto al risparmio: se non si hanno i soldi, non è obbligatorio fare le corse.


DUCATI: GIRA TUTTO MALE

Valentino Rossi
Valentino Rossi

Si dice che più uno è bravo e più viene aiutato dalla fortuna, mentre quando le cose ti vanno male, ti vanno male tutte. Valentino Rossi sembra essere la conferma di questo detto popolare. Ai tempi di Honda e Yamaha (ma anche della 125 e della 250), quando vinceva gare e mondiali a ripetizione, tutto sembrava girargli per il verso giusto, anche in momenti particolarmente ostici, mentre adesso che è in difficoltà tutto gli va storto. Lui e la Ducati avrebbero bisogno di girare all’infinito, invece, da quando è salito sulla Desmosedici, le giornate perse per pioggia o inconvenienti vari sono state tantissime, non solo quest’anno ma anche nel 2011. Non è una scusa, ma un dato di fatto. Sia ben chiaro, questo non significa che senza i giorni persi in questo periodo la Ducati sarebbe competitiva, ma si vuole soltanto evidenziare un aspetto certamente anomalo.


EZPELETA: SEMPRE SOTTOMESSO ALLE CASE

A Madonna di Campiglio, durante la presentazione Ducati, Carmelo Ezpeleta, numero uno della Dorna, aveva tuonato minaccioso: “Voglio un accordo regolamentare entro maggio”, ipotizzando una presa di posizione se le Case non avessero trovato un accordo. Ezpeleta, però, ha sbattuto la faccia contro la coalizione Honda-Ducati-Yamaha, per nulla disposti ad avvallare il progetto CRT. Nel 2013, quindi, si continuerà molto probabilmente con questo regolamento, con qualche lieve variazione e soltanto dal 2014 ci potrebbe essere qualcosa di più radicale. Del resto era inevitabile: dopo aver concesso tutto e di più ai costruttori, non puoi pensare di levargli il potere in pochi mesi. Peraltro, dalle Case arrivano proposte che fanno accapponare la pelle – abolizione della seconda moto, limitazione delle moto ufficiali per ogni casa e altre amenità del genere – e che non sembrano portare benefici a un campionato in evidente difficoltà. Specie se, come sembra, Rossi la Ducati continueranno a essere in difficoltà.


Classifica


1 Nicky HAYDEN Ducati Team 1:40.755 - - 40
2 Karel ABRAHAM Cardion AB Motoracing 1:41.661 +0.906 +0.906 39
3 Ben SPIES Yamaha Factory Racing 1:41.726 +0.065 +0.971 26
4 Alvaro BAUTISTA San Carlo Honda Gresini 1:42.711 +0.985 +1.956 27
5 Hector BARBERA Pramac Racing Team 1:43.288 +0.577 +2.533 35
6 Ivan SILVA Avintia Racing MotoGP 1:43.613 +0.325 +2.858 37
7 Franco BATTAINI Ducati Team 1:44.264 +0.651 +3.509 48
8 Michele PIRRO San Carlo Honda Gresini 1:44.761 +0.497 +4.006 9
9 James ELLISON Paul Bird Motorsport 1:44.969 +0.208 +4.214 30
10 Danilo PETRUCCI Came Iodaracing Project 1:45.336 +0.367 +4.581 24
11 Colin EDWARDS NGM Mobile Forward Racing 1:47.968 +2.632 +7.213 26
12 Dani PEDROSA Repsol Honda Team 1:49.822 +1.854 +9.067 25
13 Jorge LORENZO Yamaha Factory Racing 1:50.088 +0.266 +9.333 28
14 Cal CRUTCHLOW Monster Yamaha Tech 3 1:51.127 +1.039 +10.372 15
15 Andrea DOVIZIOSO Monster Yamaha Tech 3 1:51.702 +0.575 +10.947 16
16 Mattia PASINI Speed Master 1:51.772 +0.070 +11.017 12
17 Stefan BRADL LCR Honda 1:51.778 +0.006 +11.023 23
18 Casey STONER Repsol Honda Team 1:51.856 +0.078 +11.101 3
19 Valentino ROSSI Ducati Team 1:51.910 +0.054 +11.155 18
20 Randy DE PUNIET Power Electronics Aspar 1:52.397 +0.487 +11.642 8
21 Aleix ESPARGARO Power Electronics Aspar 1:57.718 +5.321 +16.963 8
22 Yonny HERNANDEZ Avintia Racing MotoGP -.--- - - 0