Rossi: "Questo è il nostro potenziale"

Rossi: "Questo è il nostro potenziale"
Giovanni Zamagni
Dopo il settimo posto, Valentino Rossi ripete una frase che sentiamo da un po’ di tempo: “Questo è il nostro potenziale”. Insomma, Valentino assicura che non si poteva fare di più | G. Zamagni, Barcellona
3 giugno 2012

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Dopo il settimo posto, Valentino Rossi ripete una frase che sentiamo da un po’ di tempo: “Questo è il nostro potenziale”. Insomma, Valentino assicura che non si poteva fare di più e la prestazione degli altri “ducatisti” lo conferma: Rossi ha tirato fuori il massimo dalla GP12. Alla fine, Valentino si è preso 17”555, ma fino a pochi giri dal termine era vicinissimo a Bautista e non troppo lontano da Crutchlow e Stoner, prima di dover rallentare per il decadimento della gomma posteriore.

“E’ andata piuttosto bene – è il commento del nove volte campione del mondo -, nel senso che è stata la miglior gara del 2012 sull’asciutto, anche se la posizione è la stessa del Portogallo: sia il distacco totale sia

Da metà gara in poi, giravo più forte di quelli davanti a me e credevo di poter prendere Bautista

quello sul singolo giro è stato inferiore. Questo è il nostro potenziale sull’asciutto. Purtroppo non sono partito benissimo e nei primi 10 giri ho sofferto un po’ con il freno anteriore: era spugnoso e non riuscivo a fermarmi bene, in particolare in fondo al rettilineo. Poi, da metà gara in poi, giravo più forte di quelli davanti a me e credevo di poter prendere Bautista, prima del calo totale della gomma posteriore. Noi la consumiamo più degli altri, perché dobbiamo fare girare la GP12 con il gas, avendo tanto sottosterzo: per questo gli altri davanti a me hanno potuto essere più costanti. Domani ci sarà una giornata di test importante, nella quale proveremo meglio il forcellone in alluminio (utilizzato venerdì, ma poi abbandonato per eliminare una variabile nella messa a punto, NDA) e faremo dei movimenti sul bilanciamento, per vedere se spostando i pesi si riesce a dare maggiore grip sull’anteriore, che in questo momento è il nostro vero limite. La gestione elettronica del motore va meglio: è la strada giusta, ma va ancora sfruttata completamente”.
 

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