MotoGP test Qatar. Dovizioso: "Abbiamo una situazione più stabile del passato"

MotoGP test Qatar. Dovizioso: "Abbiamo una situazione più stabile del passato"
Giovanni Zamagni
Scartato il nuovo telaio, Andrea sa di avere una moto competitiva: “Avendo finito bene il 2018, possiamo concentrarci solo sui dettagli: abbiamo una buona base. I tempi di oggi contano poco, è più importante lavorare per preparare la gara”
23 febbraio 2019

LOSAIL – La Ducati continua ad andare forte, con entrambi i piloti: è la conferma che la velocità c’è. La base ormai è definita: il nuovo telaio, quello che era stato provato in Malesia e che avrebbe dovuto essere ritestato qui, è stato per il momento abbandonato. Si inizierà la stagione con quello di fine 2018. Si continua a lavorare sull’aerodinamica: Jack Miller ha provato una specie di “spoiler” inferiore, montato sulla parte bassa del forcellone (le foto nel live). Andrea Dovizioso è molto tranquillo e determinato.

«Abbiamo potuto lavorare bene, perché la pista era relativamente in buone condizioni per essere il primo giorno qui in Qatar. Siamo stati subito abbastanza veloci, anche se oggi conta poco. Ma il feeling è buono, la velocità c’è».

 

Avete provato il nuovo telaio?

«No, dopo Sepang abbiamo deciso di accantonarlo, almeno per il momento. Non è un aspetto cruciale, non abbiamo dubbi particolari».

 

La Honda sembra cresciuta nel motore: è di Márquez la velocità massima più alta.

«Quello è un dato sempre difficile da interpretare, perché la fotocellula viene messa nel punto di staccata: basta che un pilota freni più avanti, ed ecco che ha la migliore velocità massima».

 

Che giudizio dai a questi test?

«Come sempre, tutti sono velocissimi, ma poi quando arrivi al fine settimana della gara è molto differente. Credo che nei prossimi giorni si capirà di più la realtà della situazione. Noi, venendo da un finale 2018 positivo, non abbiamo dovuto fare modifiche importanti, non abbiamo tanti punti interrogativi da risolvere. Nei test bisogna solo lavorare su quello che si ritiene importante per vincere le gare, il tempo conta poco: anche altri piloti fanno così. Guardate Valentino Rossi: negli ultimi tre anni, dopo i test, sembrava non dovesse nemmeno finire nei primi cinque, poi si è sempre giocato il podio se non addirittura la vittoria».

 

Si può comunque dire che siete più avanti rispetto al passato in questo periodo?

«Abbiamo una situazione più stabile ed è un bene, perché con soli due test a disposizione c’è poco tempo per lavorare. Ci stiamo concentrando sui dettagli, sapendo che non è facile migliorare».