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Spettacolare. Venerdì, dopo una gran bastonata, è stato fermo a lungo a riposarsi. Poi, è tornato in moto a 15 minuti dalla fine e ha fatto il miglior tempo.
Sabato è stato leggermente meno efficace in qualifica, ma sia nella sprint sia, soprattutto, in gara, è andato velocissimo. Ha perfettamente in mano la GP24.
Fratello di… ditelo a qualcun altro.
Mezzo punto in meno per la caduta nella sprint, ma quello che ha fatto è entusiasmante. Velocità, precisione di guida, talento puro, capacità di portare oltre il limite una moto comunque in crescita. È ancora uno di quelli che fa la differenza.
Lì solo per i soldi? Ditelo a qualcun altro.
La sfida con MM93 è stata entusiasmante e ci ha fatto rivedere il suo vero potenziale, ma è durata troppo poco.
Non è lui, non riesce a fare quello che sa fare, non può forzare, non può attaccare, non fa più la differenza in frenata come invece ha sempre fatto con la Ducati. Porta però a casa punti importanti: questo è positivo.
Ma bisogna cambiare passo. Due giri non fanno primavera…
Dal Qatar ha cambiato passo, è nettamente lui il più veloce in Casa KTM.
Quanto durerà? Impossibile rispondere, ma quando è così in forma è un piacere vederlo: come guida lui, guidano in pochi. Da applausi.
Al di sotto del suo potenziale, anche se poi ci mette una pezza. Il cambio di assetto doveva portare benefici, invece lo ha penalizzato, fino a tornare a quello precedente. Può fare di più.
Sulla pista dove nel 2023 ha vinto la sprint, torna un po’ più efficace. Brodino caldo.
È in crisi, demotivato da una situazione complicatissima e con la testa al 2026, con l’unico obiettivo di andare via dalla KTM. L’anno scorso, a inizio stagione, aveva entusiasmato, adesso sembra diventato un pilota “normale”. Fuoriclasse in affanno.
Anche in una situazione complicata, fa vedere buone cose.
Ultimo dei piloti KTM in prova, in qualifica e in gara. È vero, domenica fa una buona rimonta, ma non basta per considerare sufficiente il suo fine settimana.
È il miglior pilota Honda al traguardo. Come si dice, porta sempre a casa la “legna”.
Questa volta ha faticato, più del previsto.
Fino a sabato sera ha dominato con una superiorità devastante, tanto che nel paddock si parlava solo di come il campionato stesse diventando noiosissimo.
Poi, in gara, ecco quello che non ti aspetti, soprattutto che non se lo aspettava lui: partenza così così, schiaffoni dati e presi con il compagno di squadra, in scia invece di essere in fuga.
Ed ecco l’errore, pesantissimo perché il secondo in 5 GP. Un voto in più per essere tornato in moto e aver fatto quella rimonta in quelle condizioni. Unico in tutto.
Fine settimana molto complicato, con tantissime, troppe difficoltà. Deve essere bravo a mantenere la calma. Momento difficile.
Un’altra caduta, è vero, ma il ragazzino sta crescendo e sta andando sempre più forte. Deve riuscire a capire meglio il limite, ma a me è piaciuto moltissimo.
Un altro fine settimana solido, con una buona sprint, poi una bella rimonta in gara dopo un “inciampo” al primo giro. Poi, purtroppo, la caduta alla 11, in un punto velocissimo, dopo che era già scivolato il sabato mattina, prendendo botte da tutte le parti.
Adesso deve riposarsi, perché la bastonata è stata pesante.
Ducati DesmosediciGP 24/24 voto 9,5: Sei Ducati nelle prime sei posizioni nella sprint, una GP24 e una GP25 prima e terza in gara, 22 vittorie consecutive. Vi basta?
Yamaha M1 voto 8: È chiaro che la differenza - mostruosa - l’ha fatta il pilota, però la M1 sta sicuramente crescendo.
KTM RC16 voto 7,5: Come sopra: un pilota ha fatto la differenza. Ma si è visto un buon potenziale.
Aprilia RS-GP voto 5: Non è mai stata una pista amica, ma le difficoltà sono sembrate superiori alle aspettative.
Honda RC213V voto 6: Ormai è costantemente in Q2 con almeno un pilota e il distacco si è ridotto dai primi. Ma la strada è ancora lunga.