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Losanna - Durante i FIM Awards c'è stata la possibilità di parlare anche con José Antonio Rueda, campione del mondo di Moto3 e coinvolto nel drammatico incidente con Noah Dettwiler a fine stagione.
Ciao José Antonio, intanto come stai?
"Buonasera. Bene, sto recuperando sempre un po' meglio il braccio e soprattutto la mano, quindi niente, ho voglia di tornare di nuovo in moto. La cosa buona è che c'è tempo e ci andiamo piano piano"
Sono giorni molto difficili. Hai parlato con Noah Dettwiler?
"Sì, sì, ho parlato con lui perché siamo amici da tempo e ci siamo allenati insieme, quindi abbiamo parlato un po' e anche lui sta molto bene"
Ma cosa è successo quel giorno? Perché poi tu sei stato in ospedale, lui è stato tanto in ospedale. Com'è successo quell'incidente?
"Beh, io non ricordo niente fino a quando non sono arrivato a Barcellona, cioè né la domenica né fino al mercoledì, quindi non so, strano"
Ho studiato la tua carriera ma anche te come persona, la tua famiglia, so che sei molto credente in Dio. Hai pregato molto durante questo periodo?
"Sì, sempre. La mia famiglia è molto religiosa, quindi credo che dopo tutto quello che è successo, credo anche che essendo così religiosi, mi sono avvicinato un po' di più anche a questo e continuiamo a fare quello di sempre, continuiamo a credere insieme a tutta la famiglia"
Quando tornerai in moto?
"Spero presto, la verità è che ho moltissima voglia, anche perché farò il salto in Moto2 con la stessa squadra, quindi aspetto di essere recuperato al 100% da tutto questo e di salire il prima possibile in moto"
Moto.it è un media italiano. Quali sono i piloti italiani che ti piacciono di più?
"Beh, la mia prima gara nel Mondiale è stata con Migno come compagno, quindi direi lui perché la verità è che ho condiviso molti momenti con lui, anche dopo, anche quest'anno correndo in un altro team e lui stando nel team MotoGP è venuto molte volte a congratularsi con me e ho un ottimo rapporto con lui. Quindi credo che sia il mio pilota italiano preferito"
E fra gli spagnoli?
"Beh, ce ne sono alcuni, ma se dovessi dirne uno, direi Marc per tutto quello che ha passato e per essere tornato ad avere di nuovo quel titolo dopo il cammino che ha dovuto fare"
Ultima domanda. Qual è il tuo sogno come pilota? E come uomo?
"Beh, credo che arrivare in MotoGP ed essere campione in MotoGP sia il sogno di qualsiasi pilota e chi dice di no, credo menta un po', e beh, è quello che sognano tutti i piloti. Altrimenti non sarei nemmeno qui. Quindi continuerò a lottare per poterlo raggiungere. Come uomo, beh, continuare a maturare, continuare a saper gestire tutte le esperienze che mi stanno capitando e gestirle meglio, sapere, insomma, alla fine maturare un po' di più e saper gestire meglio la situazione"
Grazie...
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