MotoGP 2024. Jorge Martin: “Io e Marc Marquez in squadre satellite, minaccia per Ducati”

MotoGP 2024. Jorge Martin: “Io e Marc Marquez in squadre satellite, minaccia per Ducati”
  • di Raul Martini
Lo spagnolo ha parlato anche delle difficoltà di fare uno sport d’élite: “Non ti direi che non mi piace guidare una moto, ma per me è un sacrificio incredibile”
  • di Raul Martini
3 gennaio 2024

Parlando con Europa press Martin ha ripercorso alcuni passaggi della stagione scorsa ma ha parlato anche dell’arrivo di Marc Marquez in Ducati.

“Sono molto felice, è stato un anno da incorniciare. Ovviamente non è stato il risultato che avrei voluto ma mi do un voto alto, perché finire secondo oggi in MotoGP non è facile".

Per la sua rimonta è stata decisiva la gara di Misano, in cui ha fatto doppietta: “In Italia ho detto 'ok, sì, posso lottare per questo Mondiale'. Mi vedevo molto superiore agli altri come velocità e mi sono visto come un candidato per il titolo”.

A inizio 2023 in molti vedevano Martin come il probabile pilota perfetto per le Sprint, cosa che poi si è rivelata vera avendo, il madrileno, vinto nove volte su 20: “Non mi aspettavo che fossero così positive per me. Tutti mi avevano messo tra i favoriti fin dall'inizio ma non sapevo come sarebbe potuta andare”.

Sulla fatica di fare uno sport che ti porta in giro per il mondo di settimana in settimana: “È uno sport che richiede tanto impegno fisico, ma anche mentale. Soprattutto viaggiare così lontano da casa e trascorrere molti giorni lontano è difficile, non riesco a controllarlo. Se dovessi migliorare qualcosa per il futuro, sarebbe questo. Si è sempre detto che lo sport d’élite, in qualsiasi sport, in qualsiasi ambito, non è salutare, perché alla fine subisci infortuni, soffri molto stress a livello muscolare, a livello mentale. Ci sono stati momenti in cui ho passato un brutto periodo, non ho dormito, e alla fine dici 'ti toglie la salute'. Ma dobbiamo cercare di imparare dalle esperienze e migliorare per il futuro”.

Su quanto è diverso fare uno sport per passione o da professionisti: “Non è rimasto molto di quel ragazzo che iniziò con le moto. Quando si cresce, e ancor di più nello sport professionistico, si passa dall'essere un hobby, dal divertirsi, dal divertirsi, dagli amici e dalle risate, all'essere il proprio lavoro e la propria ossessione. Non ti direi che non mi piace guidare una moto, ma per me è un sacrificio incredibile, si deve avere tanta disciplina, allenarsi ogni giorno per poi godere dei risultati. Ma è difficile goderseli”.

Martin ha poi spiegato di aver pensato alla squadra ufficiale solo verso la fine della stagione, quando poteva vincere il mondiale. Poi ha detto che Ducati deve temere il fatto che lui e Marc Marquez siano in squadre satellite: "Con me in una squadra satellite, e con Marquez, vedono minacce per il 2024. Ma sono felice di rimanere in Pramac, è il posto migliore per lottare per un mondiale”.

Ma nel 2025 Martin vuole una sella ufficiale: “Il mio obiettivo principale è quello di andare in Ducati, ma se non sarà possibile, dovrò cercare altre opzioni, ci sono molte Case che stanno facendo grandi passi, vedremo quale sarà l'opzione migliore".

Poi su Marquez in Ducati: “Mi dà motivazione. Essere in grado di paragonarmi a Marc, uno dei migliori della storia, sarà bello, bello. Se riesco a batterlo con la stessa moto, mi sarò consacrato come uno dei migliori piloti che ci siano. Penso di poterlo fare".