MotoGP 2024. GP del Portogallo. Marc Marquez: “Non mi aspettavo quell’errore da Pecco Bagnaia. Ducati ha la telemetria, sa cosa è successo”

MotoGP 2024. GP del Portogallo. Marc Marquez: “Non mi aspettavo quell’errore da Pecco Bagnaia. Ducati ha la telemetria, sa cosa è successo”
Il pilota spagnolo è soddisfatto del weekend nonostante lo zero. Sull’incidente e su Bagnaia: “Quando soffri così tanto con le gomme sai che se non è in questa curva ti supereranno nella prossima”
24 marzo 2024

Volto serio per Marc Márquez che ha parlato con i giornalisti dopo la gara di Portimao, conclusa anzitempo per l’incidente con Pecco Bagnaia.

I due piloti stavano battagliando per la quinta posizione quando si sono incrociati e sono caduti: per la commissione di gara è stato solo un incidente, senza penalità.

Queste le parole di Marc. Sulla gara...

“La MotoGP ha questo. Quando parti da dietro e hai un gruppo davanti, o hai molta più velocità, oppure è abbastanza difficile sorpassare. Oggi non avevo le idee chiare dall'inizio, era difficile per me trovare quel feeling con la gomma anteriore, e allora ho deciso di calmarmi, aspettare il mio momento e aspettare per vedere se le gomme fossero calate. A fine gara mi sentivo meglio. Lì ho fatto il mio giro veloce personale. Ed è proprio negli ultimi giri che mi sono sentito più a mio agio con la moto e i tempi, di conseguenza, sono stati migliori”

Ancora...

“È un peccato che ci siamo ritrovati con zero punti, perché l'obiettivo principale, ovvero la top five, la stavamo raggiungendo. Mi resta la cosa positiva: la velocità c’era”

Sull’incidente con Bagnaia...

“Un errore che non mi aspettavo da Pecco, perché quando Acosta lo ha superato soffriva molto con le gomme e mancavano ancora tre giri. Stavamo lottando per il quinto, sesto posto. E quando soffri così tanto con le gomme sai che se non è in questa curva ti supereranno nella prossima. Però, ecco, ha voluto restituirmi sorpasso in modo un po' ottimista, al limite di tutto. Perché? Perché siamo finiti nella ghiaia. Ma, alla fine, queste sono cose che succedono nelle gare”

Nessuna sanzione, giusto?

“Alla fine, quando i commissari mi hanno chiamato in Direzione Gara ho detto loro: 'Decidete voi. Per me è un'azione molto vicina a un incidente di gara'. Quindi, devono decidere se questo è penalizzabile o meno. Hanno deciso di non farlo. Ho detto loro che avevo un punto neutrale, che avrei rispettato la decisione, che non avrei spinto in una direzione o nell'altra. Alla fine la conseguenza è stata zero punti per me e Pecco, che era l’ultima cosa che volevamo entrambi”

Rivincita ad Austin? Rivincita sportiva, si intende...

“(ride, ndr) Non siamo qui per pensare alla rivincita. Oggi resto con la velocità e il ritmo del fine settimana ma anche con gli errori che ho fatto questo fine settimana, le tre cadute che ho fatto, beh, sommando quella in gara, quattro... Tutte e quattro sono state senza andare al limite. Anche nel warm up mi è scivolato il piede dalla pedana e sono caduto, sono automatismi sulla moto, cose che devo capire. E poco a poco vedremo se potremo migliorare”

Hanno influito queste cadute sulla gara?

“No, non hanno influito sulla gara, perché sono state tre cadute che non sono state 'Wow, sono andato al limite e sono caduto!'. No, le tre cadute erano dovute a sciocchezze, cose che si capiscono subito. Non mi era mai capitato che il piede scivolasse dalla pedana (ride, ndr). Ma l’importante è che ancora una volta non eravamo poi così lontani da chi stava davanti, abbiamo saputo gestire bene la gara, abbiamo avuto pazienza. Però sì, zero punti, ma per un errore che non è stato nostro”

Da Ducati ti hanno detto qualcosa?

“Beh, la Ducati ha la telemetria e lì si vede benissimo cosa è successo. L'ho vista. Il fatto è che la telemetria è privata, non viene mai pubblicata”

Se non eri tu Bagnaia avrebbe provato a risorpassare?

“No... beh, non lo so, questo dovreste chiederlo a lui. Quest'anno come potete vedere sono molto tranquillo, sto rispettando parecchio i tempi di cui ho bisogno. Potrebbe succedermi ancora nella prossima gara? Evidentemente. Menomale che in questa non ero io quello interno”

Su Acosta...

“Mi piace il sorpasso che mi ha fatto Acosta perché ha l’incoscienza di un rookie, sono cose normali che deve provare, che gli riescono bene come a me nel 2013. L’avevo detto prima del Qatar che sarebbe stato un uomo del futuro ma anche del presente”

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