MotoGP 2023. GP del Giappone. Marc Marquez: "C'era la velocità per stare nei dieci"

MotoGP 2023. GP del Giappone. Marc Marquez: "C'era la velocità per stare nei dieci"
Giovanni Zamagni
Il pilota della Honda è 14esimo e quindi costretto a passare dalla Q1: “Peccato, perché oggi si poteva fare meglio: Con la prima gomma, ho sbagliato io, con la seconda ho preso una bandiera gialla, che non avevo visto, e poi sono caduto. Guido meglio, ma non sono ancora perfettamente naturale”
29 settembre 2023

Motegi - È un po’ arrabbiato e non lo nasconde: “Questa volta, c’era il potenziale per fare meglio” dice Marc Marquez, 14esimo e quindi costretto a passare dalla Q1.

“In realtà, la giornata è andata abbastanza bene. Purtroppo, nell’attacco al tempo ho sbagliato io con la prima gomma: sono uscito largo dall’ultima curva e sono finito sul verde all’esterno del cordolo, vanificando il mio tempo. Con il secondo pneumatico ho preso una bandiera gialla, che non avevo visto: ero molto vicino a Pirro, lo stavo superando e mi stavo preparando per il rettilineo successivo. L’ultimo giro l’ho affrontato pensando che bisognasse fare 1’44”0 per entrare in Q2, mentre in realtà bastava un 1’44”2. Per fare 44”0 sapevo di dover andare al limite in ogni curva e già alla prima sono caduto”

Sei comunque più a tuo agio sulla moto?

“Effettivamente, riesco a guidare bene, ma per fare di più sono troppo al limite, è necessario che tutto vada per il verso giusto. Non è male come guido qui, ma non sono ancora perfettamente naturale, devo ancora adattarmi alla messa a punto, ho qualche problema: in molte curve non faccio quello che mi verrebbe più naturale fare, non posso mettere in pratica il concetto che ho in testa”

Rispetto all’India, qual è la sensazione qui?

“In India tutti i piloti e le moto erano più limitati dalla mancanza di grip sia per le gomme sia per il calore in pista. Qui è diverso: tutti hanno grip, hanno una buona uscita in accelerazione, possono essere più veloci e fare la differenza. Noi siamo più vicini, ma mancano anche piloti che solitamente stanno davanti a noi, come Marini, Bastianini e mio fratello: con loro, saremmo nelle nostre solite posizioni, tra 15esimo e 18esimo. Come ritmo, però, possiamo fare un po’ meglio”

Si può andare in Q2?

“Sinceramente mi ha un po’ dato fastidio non passare in Q2, perché credo che oggi c’era la velocità per stare nei dieci. Vediamo come sarà domani”

Il futuro in qualche maniera incide sul modo di lavorare?

“No, anche se non è facile staccare mentalmente. Però quando io sono in pista sono concentrato al 100%, lavoro per fare il meglio possibile con l’obiettivo di migliorare per il futuro. Continuo a provare delle novità: oggi ho testato una modifica all’anteriore che non mi è piaciuta. Ma si continua a provare per dare le mie valutazioni, guardando al futuro”