MotoGP 2023. Alberto Puig su Ducati: "La differenza è tanta" e sul problema degli high-side di Honda?

MotoGP 2023. Alberto Puig su Ducati: "La differenza è tanta" e sul problema degli high-side di Honda?
  • di Filippo Isola
Il team manager ha parlato anche del nuovo arrivo Mir: "Vogliamo due piloti vincenti" e del cambio di mentalità di Honda, dopo l'arrivo di Kawuchi e le collaborazioni con due partner europei
  • di Filippo Isola
23 febbraio 2023

Dopo la presentazione delle nuove moto per il 2023 il team manager Alberto Puig ha parlato con i giornalisti delle prospettive di Honda per il 2023 in MotoGP.

"Credo che per Honda l’obiettivo sia quello di avere due piloti che possano vincere le gare – ha detto Puig - . È vero che negli ultimi anni l'unico che ci è riuscito è stato Marc e ci è riuscito negli ultimi due anni gareggiando con un braccio e mezzo".

Su Mir: “Logicamente vogliamo che Joan sia il più in alto possibile, in modo che ci sia sempre competizione all'interno della squadra. Nel team Honda non abbiamo mai cercato di evitare la competizione interna, vogliamo sempre che i piloti competano. E li aiutiamo sempre allo stesso modo a fare il massimo per il titolo o per i risultati”.

Sui ritardi rispetto ad altre Case: “Ci siamo sempre autocriticati molto. I nostri concorrenti hanno fatto davvero un grande passo avanti, e anche questo va accettato e riconosciuto per potersi correggere e migliorare. Dobbiamo migliorare ma abbiamo già fatto molti progressi”.

Sulla Ducati in particolare: “In riferimento alla Ducati i piloti possono spiegarlo meglio perché sono in pista. Ma penso che la differenza con Ducati sia netta, loro hanno tanto potenziale, per esempio, sul giro singolo, e noi dobbiamo migliorare".

Sui numerosi high-side fatti dalle Honda nella scorsa stagione: “Abbiamo avuto molti problemi e questo è uno, perché può portare a problemi seri o fatali per il pilota. Molto lavoro è stato fatto in inverno su questo tema specifico, sia in Giappone che nell'intero gruppo di europei”.

Sull’arrivo di Kawauchi e l’apertura a partner europei come Akrapovic per gli scarichi e Kalex per il telaio: “Abbiamo cambiato alcune dinamiche di lavoro e ci siamo aperti a nuove opportunità".

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