MotoGP 2019. Rossi: "E' il podio più bello dell'anno"

MotoGP 2019. Rossi: "E' il podio più bello dell'anno"
Giovanni Zamagni
Valentino alla vigilia del GP d’Italia: “Anche se corro da tantissimi anni, i giorni prima del Mugello sono differenti da quelli di tutte le altre gare. Qui c’è un lungo rettilineo, ma non ci sono accelerazioni: teoricamente possiamo essere competitivi. Ma Honda e Ducati vanno forte anche in curva”
30 maggio 2019

SCARPERIA - E’ più o meno il Valentino Rossi di sempre, perlomeno di questo 2019: possibilista sul poter fare una buona gara, ma anche realista di non partire certo da favorito, né lui né la Yamaha. Anche se al Mugello è sempre differente.

“Questa è la gara più importante: anche se è tantissimi anni che corro, i giorni prima del Mugello sono differenti dalle altre gare, si sente di più la tensione per un insieme di fattori. La pista è bella e nel 2018 era stato un buon fine settimana, ma vediamo cosa succede da domani. Sarà molto importante lavorare bene, fare le scelte giuste e poi vediamo: non sarà assolutamente facile, perché sono tutti velocissimi”.

 

Marquez non sembra al meglio fisicamente (è influenzato): può essere un vantaggio?

“E’ tutta una tattica: domani lui starà benissimo  noi avremo tutti 40 di febbre… Non pensavo che Marquez potesse stare male, credevo fosse un mutante, invece, incredibile, ha il raffreddore anche lui! A parte gli scherzi, non credo che gli darà troppo fastidio. Questa è una pista particolare: vedo molto forti le Ducati, ma a Le Mans ho fatto quinto e alla fine sono riuscito ad arrivargli vicino. Molto dipenderà dalla posizione di partenza, da come andiamo sul rettilineo. Sarebbe bellissimo e darò il mio 100% per riuscire a salire sul podio: questo è il più bello dell’anno”.

 

C’è un rettilineo lunghissimo, ma non ci sono curve da prima: la bilancia pende più dalla parte del vantaggio o dello svantaggio?

“In accelerazione è dove perdiamo di più, ma anche in velocità massima siamo sempre molto indietro. Perlomeno, c’è un solo rettilineo, mentre a Le Mans di accelerazioni ce n’erano tante: magari riusciamo a stare più vicini. E’ anche vero, però, che la Honda, ma anche la Ducati, va forte anche in curva, non possiamo “sgalluzzare” tanto. Dobbiamo essere pronti al 100% , sfruttare al massimo la moto e poi vedere. Sicuramente sul dritto, soprattutto in gara quando si è tutti insieme, diventa più difficile: dobbiamo avere una velocità sufficiente per tenere almeno la scia. Ma è difficile fare una previsione: a Le Mans mi aspettavo di andare meglio, invece abbiamo fatto fatica”.

 

Fino adesso hai faticato in qualifica; qui, considerando le caratteristiche della pista e della Yamaha, sarà più facile o difficile?

«Non lo so, però bisogna assolutamente stare nei dieci, altrimenti è troppo difficile”.

 

Cosa pensi di Conte allenatore dell’Inter?

«E’ ufficiale? E’ molto bravo… Come allenatore è tosto, alla fine sono contento se viene, dove è andato ha vinto e convinto. Quindi è una buona notizia”.

 

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