MotoGP 2019. Le pagelle del GP d'Italia

MotoGP 2019. Le pagelle del GP d'Italia
Giovanni Zamagni
Lode per Petrucci, 9 a Marquez e 7 a Dovizioso. Brutto 4 per Rossi e Lorenzo
3 giugno 2019

DANILO PETRUCCI VOTO 10 E LODE

Veloce, consistente, aggressivo, tenace, attento, preciso. E perfino riconoscente. Un successo indimenticabile, non solo perché è il primo della carriera, ma anche perché ha dimostrato di meritarsi il posto che occupa, di avere rispetto del suo compagno di squadra, ma di non esserne sottomesso e ha fatto vedere che anche Marquez si può battere. Grazie Danilo.

 

MARC MARQUEZ 9

Prima del via, sembrava potesse avere del margine da amministrare anche sia questa pista, invece non è stato così. Ma lui, come sempre, ha guidato alla grande, sfruttando al meglio la moto che ha a disposizione: da applausi come usciva forte dalla Bucine, la curva che immette sul rettilineo. In qualifica ha dimostrato, una volta di più, di sapere anche essere spietato. Completo.

 

ANDREA DOVIZIOSO 7

E’ arrivato al Mugello nervoso e poco sereno. Per due giorni, non ha guidato al meglio, sempre in difficoltà con l’avantreno, ma in gara si è ritrovato, guidando bene e facendo quasi tutto alla perfezione per vincere la gara. Quasi, perché nell’attacco a Marquez alla San Donato si è “dimenticato” di Petrucci. Così, non solo ha preso paga dal compagno di squadra, ma anche da Marquez, perdendo altri punti in campionato. Insolitamente vulnerabile.


 

ALEX RINS 8

Deve imparare a esser più efficace in prova, anche se, per la verità, il suo 15esimo posto sullo schieramento di partenza non ha influito più di tanto sulla sua prestazione. La mancanza di cavalli rispetto a Honda e Ducati gli ha impedito di provare qualsiasi attacco, ma ha guidato alla grande. Pilota da gara.

 

TAKAAKI NAKAGAMI 8

E’ veloce, sbaglia poco, arriva quasi sempre al traguardo, questa volta addirittura davanti a due piloti ufficiali come Crutchlow e Lorenzo: cosa deve fare di più? Sorprendente.

 

MAVERICK VINALES 5

Un’altra partenza disastrosa: alla fine del primo giro era 12esimo. Poi ha fatto una discreta rimonta, ma da lui ci si aspetta ben altro. Incomprensibile.


 

VALENTINO ROSSI 4

Male, malissimo: nettamente la peggiore prestazione stagionale. E’ sembrato anche poco concentrato. Una gara da dimenticare velocemente. Succede anche ai migliori.

 

MICHELE PIRRO 7

Alla fine, fa sempre bene quello che deve fare. Una sicurezza.

 

POL ESPARGARO 7

La velocità c’è, gli manca un po’ di costanza. Un po’ sottovalutato.

 

FABIO QUARTARARO 6

Ancora una volta, in gara ha reso meno di quello che avrebbe potuto, ma non si può dimenticare che è un debuttante. Talentuoso.

 

ALEIX ESPARGARO 6

A suo vantaggio, può dire che con l’Aprilia non si può andare più forte.

 

JORGE LORENZO 4

Un disastro su tutti i fronti: lento sul singolo giro e sulla distanza. Altro che “dream team”: è vero che ha perso tutto l’inverno, ma queste prestazioni sono ingiustificabili. Con la Ducati si era ripreso, con questa moto sembra un’impresa ancora più difficile. Pilota normale.

 

ANDREA IANNONE 4

Così non va bene: l’Aprilia ha un sacco di limiti, ma lui deve fare almeno quello che fa il compagno di squadra. E’ stato preso per questo. Lontanissimo.

 

JACK MILLER 5

E’ partito fortissimo, ma è sembrato da subito al di sopra delle righe. Infatti è caduto. Poco lucido.

 

PECCO BAGNAIA 7

Per il terzo GP consecutivo non finisce la gara, ma il suo GP d’Italia è stato positivo e incoraggiante: in prova ha chiuso le FP2 al primo posto, in qualifica ha ottenuto il miglior risultato in MotoGP (8) e per 11 giri è rimasto attaccato al gruppo dei migliori. Poi è caduto, ma fa parte del percorso di crescita. Veloce.

 

FRANCO MORBIDELLI 5

E’ partito malissimo ed è caduto al sesto giro. Un voto in più per quanto fatto vedere in qualifica.

 

DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 9

Terza vittoria consecutiva al Mugello, con il terzo pilota differente: su questa pista, rimane la moto migliore, ma il vantaggio è stato minore rispetto al passato.

 

HONDA RC213V VOTO 9

Nelle mani di Marquez è a livello della Ducati e anche la prestazione di Nakagami (con la moto 2018…) dice che questa RCV non è poi così male e difficile da guidare.

 

SUZUKI GSX-RR VOTO 8,5

La ciclistica è da riferimento: è incredibile quanto Rins riesca a stare stretto sul cordolo, così come la velocità nei cambi di direzione. Manca motore, ma è migliorata anche sotto questo aspetto.

 

YAMAHA M1 VOTO 5

Alla fine, è stata la peggiore gara dell’anno: la M1 si guida bene, è relativamente facile, come dice Quartararo, ma in gara patisce troppo la differenza di potenza. Ricorda un po’ l’Aprilia 500 bicilindrica: cosa dici ingegnere (Bernardelle)?

 

KTM RC16 VOTO 7

E’ in crescita: a sprazzi, Espargaro ha fatto vedere cose molto positive. Le manca continuità, ma i miglioramenti sono evidenti.

 

APRILIA RS-GP VOTO 5

I tempi sul giro dicono che è migliorata dall’anno scorso, ma rimane lontana, lontanissima dalle migliori. E anche la KTM si sta allontanando.