MotoGP 2019. Considerazioni e analisi alla vigilia GP del Qatar

MotoGP 2019. Considerazioni e analisi alla vigilia GP del Qatar
Giovanni Zamagni
In attesa delle prime libere, ecco quali potrebbero essere i temi, questa volta del campionato, non solo del GP del Qatar
7 marzo 2019

LOSAIL – Ecco qui, pronti per un altro campionato. Diciannove GP in otto mesi, tanti piloti che si possono giocare le vittorie, ma, al momento, un solo favoritissimo per il mondiale: Marc Márquez. In attesa delle prime libere, ecco quali potrebbero essere i temi, questa volta del campionato, non solo del GP del Qatar.

 

QUALIFICHE FONDAMENTALI

In una MotoGP tanto livellata - soprattutto per motivi tecnici, secondo il nostro ingegnere Giulio Bernardelle -, il risultato delle qualifiche potrebbe essere ancora più importante che in passato. Ne è convinto Danilo Petrucci: «Per puntare al podio, bisognerà partire da una delle prime due file».

 

MÁRQUEZ/LORENZO/HONDA

C’è moltissima attesa per vedere all’opera il “dream team”, lo squadrone HRC da sogno: cosa faranno Marc Márquez e Jorge Lorenzo? Sulla carta, questo è nettamente il team più forte, due piloti che possono fare la differenza sempre e comunque. Ma la realtà, a volte, è diversa dalla teoria.

 

DOVIZIOSO/PETRUCCI/DUCATI

Durante l’inverno, in Casa Ducati si è assistito a qualcosa di inedito in MotoGP: i due piloti hanno collaborato attivamente in pista e fuori, facendo simulazioni di gara una dietro l’altra e allenandosi insieme a casa. Per il momento – per sua stessa ammissione – è stato soprattutto Petrucci a trarne dei benefici, ma c’è molta curiosità per vedere come andrà avanti la relazione nel corso della stagione.

 

YAMAHA: TUTTA DA SCOPRIRE

Un altro tema, ovviamente, è la competitività della Yamaha: durante l’inverno ha fatto vedere un buon potenziale, ma secondo Franco Morbidelli, con la M1 si può lottare per la singola vittoria, non per il campionato. Ci si aspetta comunque una stagione nettamente migliore di quella, quasi disastrosa, del 2018.

 

SUZUKI: GRANDISSIMA ATTESA

Per certi versi, la coppia Alex Rins/Suzuki GSX-RR è stata la regina dell’inverno, con il pilota spagnolo sempre super competitivo con la quattro cilindri in linea giapponese. Come dicono tutti, però, un conto sono i test, un altro le gare: Rins, che fino ad oggi non ha mai vinto in MotoGP, saprà sopportare la pressione di partire come uno dei favoriti, perlomeno per la singola gara? Già il Qatar potrà dare una risposta in questo senso.

 

APRILIA E KTM: CI VUOLE PAZIENZA

Pur se da un livello differente, Aprilia e KTM sono costrette a rincorrere: il cammino sembra piuttosto duro, perché le altre quattro Case sono a un livello di competitività pazzesco. Entrambe, partono per la nuova stagione con tante novità e piloti nuovi velocissimi, ma ci vuole tanta pazienza.

 

FENATI: LA STAGIONE DELLA RISCOSSA

Romano Fenati torna in moto dopo l’episodio negativo che l’aveva visto protagonista a Misano: lasciata la Moto2 per la Moto3, Romano durante l’inverno è stato un grandissimo protagonista, e dentro al team assicurano di non averlo mai visto così in forma. Per me è lui il pilota da battere in Moto3. In Moto2, il favorito sembrava dovesse essere Luca Marini, per come aveva finito il 2018 e per come aveva iniziato il 2019: gli ultimi test in Qatar hanno detto qualcosa di differente. Bisognerà aspettare qualche GP per avere una fotografia più nitida della categoria.