Lorenzo è tornato

Giovanni Zamagni
Ha chiuso la due giorni in Qatar con un tempo alto, ma per Jorge Lorenzo è molto più importante essere tornato a guidare la Yamaha M1 dopo l’infortunio
20 marzo 2010


LOSAIL – Ha chiuso la due giorni in Qatar con un tempo alto, ma, nel suo caso, è il dato meno interessante. Per Jorge Lorenzo è molto più importante essere tornato a guidare la Yamaha M1 dopo l’infortunio al primo metacarpo della mano destra, con esiti più che soddisfacenti.

"La situazione – spiega Lorenzo – è meglio di quanto mi aspettassi. Certo, la mano mi fa male, soprattutto alla prima staccata in fondo al rettilineo e in altri punti della pista, ma non mi posso lamentare. In ogni caso, è stato giusto e importante venire qui".

Non è di molte parole lo spagnolo, che però conferma la competitività della M1.
"La Yamaha ha lavorato bene e lo conferma il fatto che tutti i piloti con la M1 vanno forte: questo è importante, per il resto ci vuole tempo e che la mano guarisca. E’ stato positivo questo test: se non l’avessi fatto sarei arrivato alla prima gara senza allenamento. Guidare una MotoGP impegnativo, le staccate violente mi danno fastidio. Devo guidare molto pulito - e questo va bene per andare forte -, ma magari diventa complicato se devi superare qualcuno".

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