Lorenzo: "Pensavo di poter vincere"

Lorenzo: "Pensavo di poter vincere"
Giovanni Zamagni
Un argento dal sapore amarissimo per Lorenzo. "Quanto pesa psicologicamente lo vedremo nelle prossime gare” ha commentato| G. Zamagni, Brno
25 agosto 2012

Punti chiave


“Cerco di essere sempre positivo: diciamo che oggi è stata una gara bella e divertente”. Mentre lo dice ha il sorriso sulle labbra, ma pochi minuti dopo, Lorenzo è davvero scuro in volto, forse ancora di più che dopo la sconfitta subita da Rossi nel 2009 a Barcellona.

“Sono partito con l’intenzione di scappare, ma non ce l’ho fatta, anche perché Pedrosa era più efficace che in prova. Così ho preferito rallentare per prendere un po’ di fiato e lo stesso ha fatto Dani quando è andato al comando. Negli ultimi tre giri, però, abbiamo spinto nuovamente come forsennati e all’inizio di quello conclusivo ero così attaccato che bisognava assolutamente provarci. Dani staccava fortissimo, sapevo che potevo infilarlo solo in un cambio di direzione. Ce l’ho fatta, ma sull’ultima salita ho fatto un piccolissimo errore e lui ne ha approfittato, avendo poi la migliore traiettoria nella curva finale. Senza la caduta di Assen (venne abbattuto da Bautista alla prima curva, NDA) adesso avrei molto più vantaggio, ma le gare sono così. La Honda è cresciuta tanto: domani nei test proveremo un telaio inedito, speriamo di recuperare qualche decimo”.


Ti aspettavi la reazione di Pedrosa dopo il tuo sorpasso all’ultimo giro?

“Sinceramente pensavo di poter vincere, ma è andata così: nell’ultima chicane non ero nella posizione giusta per resistere al suo attacco”.


Cambia qualcosa lottare contro un rivale spagnolo?
“No, perché io voglio vincere sempre contro chiunque”.


Quanto pesa psicologicamente questa sconfitta?
“Lo vedremo nelle prossime gare”

Dopo Barcellona 2009 speravo di aver imparato la lezione, invece...


Cosa farà la differenza da qui alla fine del campionato?
“Sarà importante la fortuna, perché si può rompere un motore, o ci può essere un errore stupido: l’importante sarà mantenere la testa fredda nei momenti difficili, non innervosirsi, pensare solo ad andare forte”.


E’ la replica di Barcellona 2009? Anche allora finisti secondo…
“Sono due gare simili, con la stessa conclusione: speravo di aver imparato la lezione, invece non è stato così…”.

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