KTM in Moto2 nel 2017 con Binder e Luthi

KTM in Moto2 nel 2017 con Binder e Luthi
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Il progetto di KTM per la classe Moto2 si completa con la scelta dei piloti che saranno schierati l'anno prossimo: Brad Binder e Thomas Luthi. La marca austriaca diventerà così la prima e essere presente direttamente nelle tre classi
  • Maurizio Gissi
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8 agosto 2016

Sabato prossimo, alla vigilia del GP di casa in Austria, KTM presenterà ufficialmente la sua MotoGP. La V4 che sta compiendo una lunga serie di test e che parteciperà come wild card nell'ultima gara di Valencia, prima di essere schierata al via della stagione prossima.

Il 2017 vedrà l'allargamento dell'impegno di KTM anche nella Moto2. Come vi avevamo anticipato, la casa austriaca ha allestito una moto completa che ospiterà il motore quattro cilindri Honda 600 e sarà schierata appunto a partire dll campionato 2017. In una intervista a Speedweek, Stefan Pierer – CEO di KTM – ha annunciato che le moto saranno gestite dal Team Ajo, già attivo in Moto3 e Moto2. La squadra finlandese, per la quale ha corso Marc Marquez in 125, è campione in carica con Johann Zarco, ha vinto il mondiale Moto3 nel 2012 con Sandro Cortese e possiede il Team Red Bull KTM in Moto3.

I piloti saranno il sudafricano Brad Binder, che sta guidando la classifica Moto3 proprio con KTM e Ajo Motorsport, e lo svizzero Thomas Luthi, sei vittorie all'attivo in Moto2 e quest'anno quarto in campionato.

Honda sarà fornitore motoristico unico per la classe Moto2 fino al termine della stagione 2018 e non si sa ancora chi lo diventerà dall'anno successivo. Sull'argomento Pierer ha detto che al momento non ci sono piani per un motore KTM anche in quella categoria. Nell'annunciare il progetto Moto2, Pierer aveva peraltro dichiarato che questa presenza è funzionale alla crescita dei piloti in uscita dalla Moto3 e con obiettivo la MotoGP, completando un percorso che inizia con la KTM Academy. A Speedweek il numero KTM ha detto anche che il salto fra Moto3 e MotoGP è troppo grande e lo si è visto da quante difficoltà ha dovuto affrontare Jack Miller.