SBK. GP d'Australia. Quell'antipatico di Rea

SBK. GP d'Australia. Quell'antipatico di Rea
Carlo Baldi
Dopo gara polemico a Phillip Island con Davies che replica a Rea e Melandri che accusa apertamente Lowes di scorrettezza. E’ la fine di una SBK “politically correct?”
25 febbraio 2017

Il dopo gara di Phillip Island è stato alquanto nervoso e non sono mancati i commenti polemici e le “frecciatine”, che hanno riguardato i tre piloti che sono saliti sul podio, oltre a Melandri, che ha apertamente accusato Alex Lowes di scorrettezza in merito alla sua caduta al quindicesimo giro.

Persino Davies, che ci aveva abituati ad un self control tipicamente anglosassone, oggi è apparso invece particolarmente nervoso. Dopo aver commentato, a metà tra il serio e lo scherzoso, alcune dichiarazioni di Tom Sykes, Chaz è rimasto ad ascoltare l’intervista di Rea, per poi intervenire e contraddirlo, quando il nordirlandese ha affermato che la Ducati è veloce quanto la Kawasaki.

“Se si guardano le velocità massime nostre e della Ducati, giro per giro, vedrete che sono simili” ha risposto Johnny alla domanda di un giornalista. Ed è a questo punto che è intervenuto il gallese e lo ha contraddetto : “La Kawasaki ha una velocità superiore. Se vuoi ti faccio un foglio excel con tutte le velocità e vedrai che non è come dici tu”. Senza perdere la calma e sempre parlando pacatamente Rea ha scosso la testa. “Non sono assolutamente d’accordo”. Il siparietto tra i due è dovuto al fatto che Rea da tempo afferma che la mancanza di velocità massima sbandierata spesso della Ducati sia solo una scusa, per giustificare la supremazia della Kawasaki e di Rea in particolare. Ovviamente questo non va giù a Chaz, oggi particolarmente nervoso per aver perso il duello diretto con il nordirlandese.

Appare sempre più chiaro come Rea non goda delle simpatie degli altri piloti ed in special modo dei suoi connazionali. Sino alla “famosa” notte di Losail dello scorso anno (quando il nordirlandese regalò il secondo posto nel mondiale al suo compagno di squadra) era stato Sykes ad accusare Rea di scorrettezze nei suoi confronti, per un clima di tensione tra i due che si era fatto particolarmente difficile. Ora sembra invece che sia Davies ad aver qualche cosa da ridire al campione del mondo. Vedremo nelle prossime gare se questa antipatia tra i due è stata solo una parentesi o se invece la vicenda assumerà toni più aspri.

Aspri come sono stati i commenti di Marco Melandri nei confronti di Alex Lowes. Il pilota della Ducati non gliele ha certamente mandate a dire : “Tra la curva uno e la curva due, Lowes ha cambiato direzione molto prima del solito, guardando verso di me, per poi venirmi volutamente addosso. Un vero peccato, perché la gara stava andando come avevo programmato. Stavo risparmiando le gomme per gli ultimi giri, che sarebbero stati certamente difficili, ma me la sarei comunque giocata. Invece così pago un prezzo molto alto per colpe non mie”. Quando si dice “parlare chiaro”.

Se qualcuno era stufo dei commenti sempre amichevoli e di circostanza dei piloti della Superbike oggi è stato accontentato. Quello che ha preso il via oggi a Phillip Island si preannuncia come un campionato avvincente non solo in pista, ma anche nel paddock e nel dopo gara. Segno che la competizione è aumentata, così come il numero dei piloti di talento che non ci stanno mai a perdere. Specialmente se a vincere è sempre lo stesso.