Nico Cereghini: “MotoGP e SBK: così potrebbero cambiare”

Nico Cereghini: “MotoGP e SBK: così potrebbero cambiare”
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Adesso la proprietà è diventata unica, e anche se le gestioni resteranno separate è logico pensare ad un cessate il fuoco. Basta guerre, insieme verso il futuro | N. Cereghini
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6 settembre 2011

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Ciao a tutti. I tempi cambiano e i due massimi campionati del motociclismo, che per anni si sono guardati in cagnesco, adesso troveranno probabilmente un accordo. SBK e MotoGP sono finiti come già sapete nello stesso scatolone, e il proprietario (Bridgepoint) non vuole sentir parlare di concorrenza interna né di costi sproporzionati ai tempi. Cambieranno un bel po’, e in fretta, ma qual è la direzione? Quella che già la Infront aveva parzialmente individuato per conto suo. Ho raccolto qualche voce.

La più accreditata è che la Superbike, che nel frattempo si è spinta così avanti nelle libertà regolamentari e tecniche da superare i prototipi (per esempio nel numero dei motori utilizzabili in stagione, e nei litri di carburante a disposizione) e che già sta svoltando verso lo spirito originario, sarà molto più vicina alla produzione e molto simile all’attuale Stock. C’è chi dice che addirittura saranno bandite le gomme slick, e chi vorrebbe gli adesivi che riproducono i fari nelle carenature, e chi parla di un solo calendario, con diverse manifestazioni in comune. Con la Moto GP, naturalmente, che nel frattempo si dovrebbe sdoppiare con due tipi di moto che disputeranno la stessa gara, magari con due classifiche separate: gli attuali prototipi con poche limitazioni tecniche tendenti al risparmio, e poi le “ex-SBK” con qualche libertà in più. Con l’obbiettivo dichiarato di attirare qualche nuova casa e arricchire la griglia senza troppi sacrifici economici e in tempi brevi.

C’è una difficile situazione mondiale e c’è crisi in tutte e due le categorie

 
La taglio un po’ all’ingrosso, tanto per passare l’idea. E so di dare una brutta notizia a molti di voi. Ma questa è la formula e francamente non mi pare campata in aria: c’è una difficile situazione mondiale e c’è crisi in tutte e due le categorie. La griglia della MotoGP oggi fa piangere, diciassette partenti sono certamente pochi, ma anche la SBK ha subìto e sta per subire qualche terribile colpo ai fianchi; e poi ci sono degli obiettivi squilibri da sistemare.

So cosa pensano molti di voi. La SBK è l’unica competizione bella da seguire e adesso chissà cosa diventerà. Impossibile che migliori, concluderanno in tanti, e dunque fatalmente peggiorerà. Io, che amo tutt’e due le specialità e che provo ad essere lucido, voglio essere ottimista e pensare che il nuovo equilibrio porterà più vantaggi che perdite. E poi, alla fine dei conti, così non si poteva proprio continuare. Bisogna che ce ne rendiamo conto: il mondo sta cambiando in fretta.