Yamaha Tricity, giorno 7: l'ultimo giorno

Dopo una settimana di test, è arrivato il momento di tirare le somme
28 maggio 2017

Dopo aver usato il Tricity per tutta la settimana, praticamente in tutte le condizioni, siamo arrivati a Domenica. E a un riassunto di com’è stato riprendere in mano un mezzo a due (pardon tre) ruote dopo 10 anni. Bé, penso non ci potesse essere mezzo migliore per ricominciare…e quindi anche per incominciare a usare un mezzo come lo scooter. E oltre ai vantaggi in termini di mobilità urbana ho trovato su questo Tricity una sicurezza che non ricordavo. Avendo tre ruote le buche, le rotaie, i sampietrini e tutte quelle mille insidie che si possono incontrare sulla strada vengono digerite dalle tre ruote in maniera molto sicura.
Quando una ruota è in condizione critica di tenuta molto probabilmente l’altra, che è a una distanza di circa 30 centimetri, è in una condizione di aderenza. La superficie di appoggio raddoppia e anche la frenata ne giova. Ah, la frenata! Chi va su due ruote sa quanto sia importante la ripartizione della frenata davanti/dietro. Qui con una leva si combina la frenata per un bilanciamento ottimale, altra ottima cosa per chi inizia e non ha esperienza di dinamica su due ruote.

Sicuro ad ogni andatura, anche sui curvoni autostradali, ha proprio nell’autostrada il più grande limite. Ci si va, e ci si va stabili, ma la velocità di crociera non può essere superiore ai 90 km/h. Però la cilindrata di 155 cc ci consente di andarci. Perfetto per chi abita nei dintorni delle grandi città.

Anche in 2 rimane comodo e sicuro e la mia più grande preoccupazione delle due ruote anteriori, la perdita di maneggevolezza, si è dissolta ai primi chilometri. Unico sacrificio alla sicurezza aggiunta il non poter a volte superare le auto in coda in prossimità dei marciapiedi. Le ruote sono comunque a filo e non sporgono dallo scudo anteriore.

Durante questa settimana ho anche tanto apprezzato la pedana piatta e il gancio per appendere borse. Anche perché il sottosella è si illuminato, ma non consente di portare più che un casco integrale. Altro vano intelligente ma non troppo capiente è il porta cellulare. Con presa 12v ma limitato a contenere un 5” al massimo.

I fari full led fanno tanta luce e donano un frontale cattivo Inoltre, controllati i consumi pieno-pieno, mi sono reso conto di quanto si risparmierebbe usandolo al posto dell’auto. Ok, io uso anche una bicicletta a pedalata assistita che non necessita di bollo, assicurazione, benzina. Ma non è per tutti. Questo Tricity si. Lo considero adatto davvero a tutti. A chi vuole iniziare, a chi come me ricomincia, a chi ha una moto ma ritiene il percorso casa ufficio troppo corto o “urbano” per la propria supersportivo o semplicemente vuole un mezzo più comodo e con più capacità di carico.

Insomma, il mio non può essere considerato un test ride, non ho l’esperienza per farlo, non ho provato molte moto per poter essere equilibrato. Ma vi ho raccontato giorno per giorno la mia esperienza di ex motociclista e scooterista. E devo ammettere che la terza ruota è una genialata e che questo Tricity mi ha dato molte soddisfazioni! E, anzi, vi dirò di più. Ci fosse una versione più potente…..sempre a tre ruote.