Dainese night: gamma D-air 2015, piloti SBK e Valentino Rossi’s leather suit

Dainese night: gamma D-air 2015, piloti SBK e Valentino Rossi’s leather suit
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Un evento fuorisalone è l’occasione scelta da Dainese per presentare i prodotti della nuova gamma airbag, il secondo <EM>webisode</EM> realizzato sulla propria storia e fare due chiacchiere con Sykes, May, Goi e Salom
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
10 novembre 2014

Il richiamo dell’evento fuorisalone è sempre più forte un po’ per tutti: non fa eccezione Dainese, che ha colto l’occasione della rassegna meneghina per ospitare addetti ai lavori ed amici presso il suo store di Via Tertulliano. Diverse le occasioni da festeggiare, dal milione di likes su Facebook collezionati dall’azienda vicentina fino alla vittoria nella Superbike EVO di David Salom con Kawasaki passando per il titolo italiano Superbike conquistato da Ivan Goi sulla Ducati del team Barni. E, perché no, conoscere Geoff May, pilota ufficiale della EBR-Hero, ma anche scherzare per stemperare l’amarezza di Tom Sykes.

Ma diamo tempo al tempo perché la serata, condotta da quel consumato istrione che è Giovanni di Pillo, si è aperta con il secondo webisode della serie dedicata alla Casa di Vicenza. Intitolato Valentino Rossi’s Leather suit ripercorre la storia del rapporto fra il nove volte campione del mondo e Dainese.

Esaurito il momento dedicato al (divertente) video si passa ai piloti. Inizia Ivan Goi (che debuttò nel motomondiale assieme a Rossi, vincendo – ironia della sorte – il suo primo GP proprio prima di quella Brno 1996 che segnò la prima vittoria di Valentino), fresco campione italiano Superbike che, fra una battuta e l’altra, conferma le intenzioni sue e del Team Barni di passare al Mondiale. Non c’è niente di sicuro, ma la compagine bergamasca, già titolata quest’anno in WSTK con Leandro “Tati” Mercado sta valutando le possibilità di fare il grande salto.

E’ il turno di Geoff May, che nel suo simpatico drawl degli stati del sud (viene da Gainesvill, alle porte di Atlanta, Georgia) racconta delle difficoltà ma anche delle soddisfazioni arrivate quest’anno in sella alla sua Erik Buell Racing portata in gara dal team EBR-Hero di Giulio Bardi. Di sicuro, ironizzano i conduttori della serata – perché Di Pillo è stato nel frattempo raggiunto da DJ Ringo – di tute Geoff ne ha collaudate tante, nel tentativo di andare oltre i limiti dell’ancora acerba Buell RX.

Passiamo a David Salom, campione del Mondiale Superbike categoria EVO, che un po’ imbarazzato si trova a confermare il suo probabile passaggio al team Pedercini per… restare a correre in Superbike ma ad armi pari con gli altri dal momento che dal 2016 la categoria EVO sparirà. Gran finale con un Tom Sykes che ha perso il titolo ma non certo il senso dell’umorismo. E nemmeno la pazienza, perché nonostante le continue punzecchiature dei due conduttori che… gli hanno servito Baz in tutte le salse, Tom ha sempre risposto a tono e con il sorriso sulle labbra. Facile capire come mai il britannico abbia tanti tifosi.

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L'acclamatissimo Tom Sykes

A pubblico bello caldo arriva il momento di svelare le novità in tema di abbigliamento, con due tute professionali (su entrambe per la prima volta su un prodotto di serie arrivano gli sliders sui gomiti) ed un giubbotto che ampliano la gamma D-Air. La prima proposta, la D-Air Racing Mugello prende il posto dell’attuale top di gamma e viene realizzata solamente su misura in pelle di canguro. La tuta è dotata di paraschiena integrato certificato CE livello 1, di protettori morbidi sui fianchi e rigidi su spalle e tibie, di inserti in titanio su ginocchia e gomiti, protezioni metalliche sulle spalle apribili per fungere da prese d’aria, oltre che naturalmente del sistema airbag D-Air ed è ordinabile sia in versione standard che traforata. Il prezzo, purtroppo, cresce fino a 2.799 euro ma… il non plus ultra non è mai economico.

Per rispondere anche a chi chiedeva un modello sotto la soglia dei 2.000 euro, Dainese propone la tuta D-Air Racing Misano leggermente semplificata (in pelle bovina anziché in canguro, priva della protezione in titanio sulle ginocchia e delle prese d’aria sulle spalle) al prezzo di 1.999 euro – di fatto stiamo parlando di un risparmio di circa 500 euro rispetto alla precedente D-Air Racing senza dover sacrificare quasi nulla in termini di sicurezza e funzionalità.

Si amplia anche l’offerta D-Air street con l’arrivo del giubbotto Silverstone, che di fatto ricalca in larga parte le caratteristiche della parte superiore della tuta Misano ma con inserti in alluminio sulle spalle e nulla sui gomiti. Colorazioni definitive in arrivo a breve su Dainese.com.

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