Rossi: "Talmente lento che... non è vero"

Rossi: "Talmente lento che... non è vero"
Giovanni Zamagni
Valentino in difficoltà sull’asciutto, addirittura in affanno con la pista bagnata. “Non riesco a caricare l’anteriore in frenata, mai fatta tanta fatica. Eppure l’assetto è simile a quello di Lorenzo, che è andato velocissimo” | G. Zamagni, Sepang
24 ottobre 2014

SEPANG – Poco efficace sull’asciutto, in affanno sul bagnato. Come dire: non è stata esattamente una gran giornata quella di Valentino Rossi…

«Sì – ammette – sono state libere difficili, non sono andato molto forte. Nelle FP1 è andata un po’ meglio, specie come passo: abbiamo lavorato per avere un buon ritmo con le gomme consumate, perché qui, dopo pochi giri, la moto inizia a scivolare tanto. Quello che abbiamo fatto dentro al box mi ha un po’ aiutato, ma il bilanciamento della moto non è il massimo, specie nei curvoni veloci: per questo sono riuscito sì a tenere un passo costante, ma non troppo veloce. Bisogna fare di più. Poi le FP2 con l’acqua: per me è stato un turno particolarmente difficile, sono sempre andato piano, le prestazioni sono state deludenti. Sull’acqua e sull’asciutto i problemi sono simili, dobbiamo capire perché ed essere più competitivi in entrambe le condizioni. Con l’acqua, in particolare, non riuscivo a spostare il carico della moto sull’anteriore in frenata: di conseguenza, entravo in curva pianissimo, con grande fatica».

 

Quale assetto avete usato?

«Differente rispetto ai test di febbraio, simile a quello dell’Australia, ma non siamo abbastanza veloci, bisogna forse fare una via di mezzo, per non perdere sul veloce e mantenere grip».

 

Sul bagnato, anche Pol Espargaro e Bradley Smith sono andati piano; è un problema della Yamaha?

«Loro hanno avuto guai simili ai miei, ma Lorenzo con l’acqua è andato fortissimo: quindi non si può dire che sia colpa della moto. Mettiamola così: sono andato talmente piano che spero non sia vero… Oggi proprio non guidavo. L’aspetto strano è che l’assetto di Jorge non è poi così differente dal mio, ma il comportamento cambia in modo sostanziale, bisogna capire perché. Ma fin dai primi giri non avevo confidenza con l’anteriore: la conseguenza è che tutte le altre problematiche vengono amplificate».

pernat