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PHILLIP ISLAND – In pista ha conquistato il secondo posto, ma Valentino Rossi si ritrova ventesimo alla fine di una giornata modificata e accorciata a causa della pioggia e del freddo. Un errore suo e del box ha portato alla penalizzazione di Valentino: la Michelin aveva imposto di fare al massimo 10 giri (compreso quello di entrata in pista e di ritorno ai box) con la gomma extra soffice anteriore, invece Rossi ne ha totalizzati 11. Ma non è solo questo il suo cruccio: Valentino vorrebbe che a Phillip Island si corresse a inizio stagione, quando in Australia fa caldo, e non alla fine quando fa freddo. Ed è proprio da qui che parte l’analisi del campione della Yamaha.
«Bisognerebbe venire a correre qui all’inizio del campionato: ne ho parlato tante volte con Ezpeleta (numero uno della Dorna, NDA), ma pare che non si possa perché l’organizzatore è lo stesso del GP di F.1 (che si disputa a marzo a Melbourne, NDA) e non vuole spostare la data. Ma in Giappone, per esempio, F.1 e moto hanno corso a una settimana di distanza e lo stesso è accaduto in Italia con Monza (F.1) e Misano (MotoGP). Da sei anni chiedo che venga spostata la data in calendario: forse dovrebbero farlo tutti assieme i costruttori. Sarebbe meglio per tutti: così i rischi di una gara “sfalsato” sono troppi».
Questa pista è più pericolosa di altre?
«No in condizioni normali: lo diventa se sull’asfalto ci sono 10 °C. Per domani le previsioni dicono che ci sarà ancora pioggia, mentre per domenica dovrebbe essere asciutto. Anche questo sarebbe un problema, significherebbe fare la gara senza aver provato prima le “slick”».
Per quanto riguarda le gomme, invece, cosa è successo?
«Abbiamo interpretato male la regola, non pensavo contassero il giro di uscita e entrata ai box. Diciamo che siamo stati dei polli».
Ma al di là dell’errore, come va la extra soffice anteriore?
«Bene: è la gomma giusta per queste condizioni. La Michelin impedisce di usarla per quanto accaduto in gara a Brno (evidente perdita di pezzi in rettilineo su più moto, NDA), ma là c’erano 30 °C e l’asfalto si asciugava, qui la situazione completamente differente. Dopo 11 giri, la gomma era come nuova, si potrebbe usare per la gara. Io l’ho usata perché la conosco, è la stessa che avevo montato in Germania e a Brno, senza problemi. L’ho montata proprio per una questione di sicurezza, con l’altra è più rischioso».
Dovizioso dice che bisognava prima provarla e poi deciderne l’eventuale durata in base ai dati emersi.
«Sono d’accordo con lui».