MotoGP 2017. Le pagelle del GP d'Argentina 2017

MotoGP 2017. Le pagelle del GP d'Argentina 2017
Giovanni Zamagni
Dieci tondo a Viñales, stupefacente; 9 a Rossi, fenomenale; 8 a Crutchlow, forte e costante
10 aprile 2017

MAVERICK VIÑALES - VOTO 10

Manca la lode solo perché sul bagnato non era stato così efficace, ma durante tutto il resto del fine settimana è stato perfetto. Ha la situazione totalmente sotto controllo, dà la sensazione di fare quello che vuole, tutto gli viene facile: gestisce quando lo deve fare, attacca sempre al momento giusto, se vuol passare ci riesce, indipendentemente da chi ha davanti. Stupefacente.


VALENTINO ROSSI - 9

Venerdì: lentissimo. Sabato: lento. Domenica: velocissimo. Ancora una volta perde il confronto con il compagno di squadra, ma ancora una volta sbalordisce per quello che è capace di fare, per il suo modo di correre, per l’entusiasmo che ci mette, per l’incredibile attitudine a non demoralizzarsi mai, anche quando è 17esimo, staccatissimo, nettamente più lento di tutti gli altri piloti Yamaha. Cosa si inventeranno, questa volta, i suoi detrattori, per giustificare il cambiamento della domenica? Dai, fatevene una ragione: Valentino è semplicemente fenomenale.


CAL CRUTCHLOW - 8

Dopo un GP disastroso in Qatar, ha fatto tutto bene, portando a casa un terzo posto di valore e di grande consistenza. Deve ripetersi, però, non deve essere competitivo solo a sprazzi: ha la capacità di stare costantemente con i più forti.
 


ALVARO BAUTISTA - 9

Il suo quarto posto non è casuale, ma il frutto di un buon affiatamento con la Ducati: per altri è difficilissima da guidare, per lui è la moto adatta per esprimere tutto il suo potenziale in MotoGP. Anche il quarto giro più veloce in gara, a soli 117 millesimi da Viñales, conferma che la sua è stata una buonissima prestazione. Consistente.


JOHANN ZARCO - 8

Solo in qualifica, sul bagnato, non è stato troppo efficace, ma sull’asciutto è sempre andato forte. In gara ha calato un po’ nel finale, ma con la M1 2016 lo faceva anche Rossi nella passata stagione. Da applausi.


JONAS FOLGER - 7

Conferma anche lui di essere adatto alla MotoGP.


DANILO PETRUCCI - 7

Nel finale è calato troppo, anche per un problema di consumi, ma in generale è stato un GP positivo per Petrucci, sicuramente il migliore da un po’ di tempo a questa parte, considerando anche la fine del 2016. Dovizioso l’ha accusato di aver “esagerato” in più di una frenata, ma questo in TV non si è visto. Coriaceo


ANDREA IANNONE - 5

E’ come se fosse stato condannato all’ergastolo per aver rubato una mela: pena eccessiva per quanto commesso. Lui dice che avrebbe potuto finire nei cinque: purtroppo manca la controprova. Sicuramente fino alle prove ha faticato. Poi l’errore - se così si può chiamare - in partenza, che ha compromesso tutto il GP. Preso di mira.


ANDREA DOVIZIOSO - 5

Il più grosso sbaglio del Dovi è stato in Q1: fosse entrato in Q2 avrebbe potuto conquistare la prima fila e, a quel punto, il suo GP sarebbe cambiato completamente. In gara, come al solito, ha fatto la sua parte e, come al solito in Argentina, è caduto non per colpa sua. Sicuramente è un’occasione persa.


MARC MÁRQUEZ - 4

Lui dice di non aver assolutamente esagerato, ma se dopo quattro giri hai già 2”2 di vantaggio, proprio piano piano non stavi andando…Ha visto l’occasione è ha cercato di sfruttarla, ma gli è andata male: la verità è che continua a cadere un po’ troppo. Sul filo.


JORGE LORENZO - 4

Primo errore: partire 16esimo. Secondo errore: troppo aggressivo alla prima curva, perché Iannone davanti a lui non sembra aver fatto nulla di particolare. Risultato: un disastro in prova e in gara. La Ducati è un bel po’ diversa dalla Yamaha…Frustrato.


DANI PEDROSA - 4

E’ volato via mentre stava rimontando e andando fortissimo: evidentemente troppo.


ALEIX ESPARGARÓ - 4

Stava facendo un’altra bella gara, ma, purtroppo, ha fatto un errore grave. Comunque generoso.


KAREL ABRAHAM 8

D’accordo, in gara è tornato nei ranghi, ma in prova è stato incredibile, e non solo in qualifica. I soldi di papà lo aiutano a essere in MotoGP, ma lui sta dimostrando di saper anche guidare.
 


YAMAHA M1 - VOTO 9

Doppietta, quattro moto nei primi sei: aveva ragione Loris Reggiani che a “Storie di MotoGP” ha detto che avrebbe scelto la M1 per disputare il GP d’Argentina. Gran ciclistica e motore più potente che in passato.


HONDA RC213V - VOTO 6

E’ sicuramente competitiva, ma è anche molto difficile da guidare: in Qatar era caduto Crutchlow, qui Márquez e Pedrosa. Non può essere un caso.


DUCATI DESMOSEDICIGP - VOTO 6

E’ vero che una Ducati nelle prime posizioni c’è sempre stata, ma sempre quella “sbagliata”, e comunque la versione del 2016 (o addirittura del 2015). Sulla pista dove in passato Dovizioso era sempre andato fortissimo, sono sorte problematiche preoccupanti. C’è da lavorare.


SUZUKI GSX-RR - VOTO 6

Purtroppo non si è vista in gara, ma in prova ha faticato più del previsto.


APRILIA RS-GP - VOTO 8

E’ in crescita costante: ancora una volta Espargaró, prima di cadere, era lì assieme a moto teoricamente più competitive.


KTM RC16 - VOTO 4

Purtroppo ti accorgi che c’è solo guardando la classifica. Coraggio, sono difficoltà assolutamente normali in questa categoria: ci sono passati tutti, Aprilia compresa…