MotoGP 2015, Silverstone. Rossi: "In gara saremo più vicini. Speriamo..."

MotoGP 2015, Silverstone. Rossi: "In gara saremo più vicini. Speriamo..."
Giovanni Zamagni
Dopo un venerdì difficilissimo, Valentino torna competitivo e conquista un incoraggiante quarto posto. “Marquez e Lorenzo hanno un passo superiore, io me la gioco con Pedrosa per il podio. Dobbiamo migliorare ancora un po’”
29 agosto 2015

SILVERSTONE – Un bel passo in avanti. Dopo un venerdì difficilissimo, Valentino Rossi risale in classifica e torna competitivo. Lorenzo e Marquez rimangono imprendibili (per il momento), ma il podio è alla portata di Valentino, efficace anche in qualifica, come era già successo a Brno.


«Sono abbastanza soddisfatto, abbiamo fatto un buon lavoro e ho migliorato il mio feeling con la moto. Già nelle FP3 ero stato più efficace, ma il salto in avanti è stato fatto nel pomeriggio: al mattino abbiamo capito che potevamo fare ancora di più e ci siamo riusciti. Questo mi ha permesso di essere più veloce e con un buon ritmo, anche dopo un po’ di giri con la stessa gomma posteriore, che qui viene stressata parecchio: bisogna trovare il giusto assetto, avere una moto reattiva, ma anche costante sulla distanza. Nel 2014 ero andato bene per 6-7 giri, ma poi avevo perso tanto rispetto a Marquez e Lorenzo: credo che quest’anno il passo sia migliore, anche se loro due rimangono nettamente più veloci. Dobbiamo fare un altro passo in avanti, non solo per avvicinarsi ai primi, ma anche perché Pedrosa è insidioso per il podio. Diciamo che in questo momento c’è una doppia sfida tra Honda e Yamaha: tra Marquez e Lorenzo per la vittoria, tra me e Pedrosa per il podio. Per quanto riguarda la qualifica sono soddisfatto del mio quarto posto: ho fatto 2’00” come i piloti più forti ed è una buona posizione di partenza. Adesso bisogna aspettare di vedere come sarà il meteo».


Hai fatto un ottimo tempo, ma il distacco dal primo rimane pesante (0”713): in qualche modo ti avvilisce?

«Fare 2’00” significa andare forte, mi sono divertito molto a guidare. La Honda ha qualcosa più della Yamaha con la gomma nuova: Marquez ha fatto sei pole, è spesso imprendibile nel giro secco, perché lui è bravo e la sua moto è molto efficace. Ma il distacco in qualifica, alla fine, conta poco, in gara dovremmo essere più vicini. Speriamo…»


Durante le FP4 hai provato la dura posteriore: come è andata?

«Per la verità non era in programma, ma dopo la prima uscita con la morbida ho visto che Marquez con la dura riusciva a tenere un ritmo impressionante e ho voluto provarla: per la Yamaha non va bene, è molto meglio la morbida (la media, NDA)».


Come a Brno, sei stato efficace in QP: è cambiato qualcosa al tuo approccio ai 15 minuti decisivi?

«L’aspetto più importante rimane la messa a punto della moto e il passo sulla distanza, ma adesso è anche importante calcolare ogni aspetto, farsi trovare al posto giusto, nel momento giusto. Ed essere anche un po’ fortunato. Dopo la prima fila di Brno era importante avere una conferma e il quarto posto lo è».


Pensi a una gara in difesa o in attacco?

«Non è ancora il momento di fare calcoli, bisogna solo provare ad attaccare. E’ chiaro che l’ideale sarebbe arrivare davanti a Lorenzo, ma può anche succedere che lui batta Marquez e che Pedrosa arrivi davanti a me. Non si possono prevedere queste cose: diciamo che in buone condizioni posso fare una gara costante».


Dove puoi migliorare?

«Soprattutto nel T4: i due piloti Honda e Lorenzo interpretano meglio di me la staccata nelle buche e in accelerazione perdo qualcosina».


La pioggia potrebbe darti una mano, mischiando un po’ le carte?

«Io preferisco una gara asciutta, perché è più divertente e perché con l’acqua sei sempre al limite. E’ più una scommessa: ti può andare meglio, ma anche peggio».