GP di Barcellona. Rossi: "Lorenzo mi deve aspettare"

GP di Barcellona. Rossi: "Lorenzo mi deve aspettare"
Giovanni Zamagni
Valentino ironizza: "per ripetere l'ultimo giro del 2009, Jorge deve andare più piano, soprattutto all'inizio" | G. Zamagni, Montmelò
13 giugno 2013

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MONTMELO’ – Saper ironizzare su se stessi: una qualità che hanno in pochi. Ancora meno i grandi campioni. Ma Valentino Rossi è differente anche in questo. Così, a chi gli chiede, in conferenza stampa, se si sente pronto per un ultimo giro come quello del 2009 – quando Rossi vinse il GP con un sorpasso “impossibile” su Lorenzo nella curva che immette sul rettilineo – Valentino risponde pronto: «Sì, però Jorge mi deve aspettare!». Fa sorridere, ma è la pura verità: in questo momento, Lorenzo – ma anche Pedrosa, Marquez e forse Crutchlow – hanno un altro passo. Il nove volte campione del mondo lo sa benissimo e spiega perché. «Lorenzo, ma anche Pedrosa e in parte già Marquez, fa una grandissima differenza nei primi 2-3 giri e adesso non è più come prima: se prendi un paio di secondi all’inizio, non li recuperi più. Per questo è fondamentale partire nei primi cinque e Lorenzo è bravissimo anche nello sfruttare la gomma morbida in qualifica, guidando in maniera impressionante, come si vede anche studiando i suoi dati».


OTTIMISTA, NONOSTANTE TUTTO


E’ realista Valentino, ma anche ottimista, pronto a sfruttare un’altra pista “amica” – (“una delle mie tre preferite”) – dove in passato ha ottenuto risultati straordinari: 9 successi tra 125 (1), 250 (2), e 500/MotoGp (6) e un primato di addirittura 13 podi consecutivi, interrotto nel 2010, quando Rossi saltò il GP per l’infortunio alla gamba destra.
«Questa posta è fantastica, ci sono tanti tifosi, Barcellona è bellissima e fa sempre caldo: insomma, tutti gli ingredienti giusti. Il Mugello – al di là della gara – è stato un fine settimana positivo, perché avevo un buon passo: purtroppo mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lunedì mattina, quando mi sono svegliato, mi faceva male dappertutto, in particolare la chiappa destra, ma adesso sto bene».


BURGESS: “IL TITOLO, UN PICCOLO MIRACOLO”.


Rossi risponde anche al suo storico capo-tecnico, che in una intervista al giornale spagnolo Marca ha dichiarato: «Valentino ha già vinto sette titoli nella classe regina, le possibilità di ripetersi si stanno riducendo, dobbiamo accettarlo. Riuscirci sarebbe un sogno meraviglioso, forse un piccolo miracolo. E anche l’età conta».
«La mia o la sua - ha scherzato nuovamente il fenomeno di Tavullia – Bisogna essere realisti: vincere il mondiale sarà difficilissimo, perché ci tre piloti molto veloci ai quali bisogna aggiungere Crutchlow. Ma confido molto di poter migliorare: non è facile ritrovare confidenza dopo due anni così difficili. Lavorando sui dettagli abbiamo ancora margine di miglioramento, ma il titolo rimane lontano».


SFIDA SPAGNOLA


I pronostici sono per l’ennesima sfida tutta spagnola, con Dani Pedrosa che ha voluto ridimensionare una polemica rimbalzata in Italia da un sito iberico dopo il GP del Mugello.
«Ho semplicemente detto che Marquez mi sorprende sempre per quello che fa, ma che non ero così stupito che la sua moto domenica fosse a posto, perché poteva disporre dei nostri dati. Ma Marc non va forte perché può vedere i nostri assetti, ma perché è un bravissimo pilota».
 

Lorenzo, naturalmente, spera di ripetere la grande prestazione del Mugello.
«Teoricamente questa è una pista che si adatta sia alla M1 sia al mio stile di guida», commenta fiducioso, mentre Marquez ripete quanto già detto in Italia. «Ho segnato sul calendario questa pista come una delle più difficili per me: sarà una bella verifica delle mie possibilità. Fisicamente sto bene, ho recuperato dopo le botte del Mugello».


DUCATI, NESSUNA NOVITA’


Dopo i test di settimana scorsa al Mugello, in Ducati hanno deciso di continuare con la moto “tradizionale”; la “laboratorio” verrà provata nei test di lunedì.
«I miglioramenti sono inferiori alle aspettative – spiega Andrea Dovizioso – e anche logisticamente sarebbe stato complicato portare qui la laboratorio: per questo abbiamo deciso di rinviare l’eventuale debutto. Lunedì faremo tutte le verifiche del caso e poi prenderemo una decisione».
La utilizzerà, invece, il collaudatore Michele Pirro, che sostituisce nuovamente l’infortunato Ben Spies, del quale non si hanno certezze sul ritorno: prima si parlava di Laguna Seca, adesso di Indianapolis.