DopoGP con Nico e Zam. Il GP di San Marino 2016

Tredicesimo GP dell'anno, e ottavo vincitore diverso in otto gare. Parliamo di Pedrosa, del doppio podio Yamaha, di Màrquez stratega e della Ducati nuovamente in difficoltà. Tanta tecnica con l'Ing. Bernardelle

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Come ha fatto Dani Pedrosa a dominare la tredicesima prova dell’anno? Aveva una moto superiore, l’unica delle top con il setting perfetto. L’ingegner Giulio Bernardelle ci spiega come, con tante gomme nuove ad ogni trasferta, azzeccare le regolazioni e far lavorare al meglio il pneumatico al retrotreno su tutto l’arco della gara sia quest’anno quasi una roulette. Lo conferma il fatto che abbiamo otto vincitori diversi nelle ultime otto gare. Lo sviluppo delle Michelin è dunque al centro della nostra analisi tecnica; così come la crescita Honda per motore ed elettronica, e di Suzuki e Aprilia a livello motore. Con Yamaha che non vince da sei gare.


Le prestazioni di Rossi, Lorenzo e Màrquez a confronto. Per il Dottore l’illusione della vittoria sulla pista di casa, per Jorge la splendida pole e poi il deludente terzo posto, per Marc – come ci spiega Giovanni Zamagni - forse la paura di sbagliare ancora e beccare uno zero dopo la caduta nel warm-up. E per Iannone il risposo forzato: giusto lo stop dei medici? Questo di San Marino è stato il GP più difficile da leggere, anche la crisi della Ducati, su una delle sue piste-test, è piuttosto sorprendente: come si può correggere il limite di maneggevolezza della Desmosedici, anche in previsione dell’arrivo di Lorenzo?


Splendida la vittoria di Lorenzo Baldassarri in Moto2, bella anche la gara di Enea Bastianini in Moto3. E adesso si va ad Aragòn, dove si correrà tra dodici giorni. Una pista bellissima che, sulla carta, premia le Honda. Ma ci si può fidare delle statistiche? Quest’anno no.


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