Project Rushmore: perché la nuova gamma Touring di Harley-Davidson

Project Rushmore: perché la nuova gamma Touring di Harley-Davidson
  • di Alfonso Rago
Presentato alla stampa internazionale, in Colorado, l'ambizioso e articolato programma di innovazioni previste per i modelli Touring H-D: tecnologia e innovazione per essere leader nel segmento
  • di Alfonso Rago
23 agosto 2013

Punti chiave

 

Denver, capitale del Colorado, ha tenuto a battesimo l'esordio ufficiale (anche se in verità negli USA le nuove moto sono già dai concessionari e qualcuna circola già è in strada) della rinnovata gamma Touring allestita secondo i dettati del Project Rushmore. Per i quattro modelli che la compongono (Road King Classic, Street Glide, Ultra Limited e Electra Glide Ultra Classic) si tratta di un ulteriore, deciso salto in avanti per livello di proposta, viste le tante innovazioni portate in dote dal nuovo progetto.

Lo spirito e le motivazioni alla base della decisa sterzata voluta dal management Harley risiedono nella volontà di soddisfare al meglio le richieste della base: vale a dire, i giudizi e le opinioni di clienti e dealer, raccolte in giro per il mondo durante gli ultimi quattro anno, trasformati poi in innovazioni da trasferire sul prodotto finale.

E' stato Mark Hans-Richer, che nello scacchiere dirigenziale Harley occupa il terzo gradino del podio con la carica di Senior Vice President e Chief Marketing, a presentare il nocciolo filosofico del Rushmore Project; lui, che già in occasione del raduno in Italia per il 110° Anniversario Harley aveva sornionamente promesso importanti novità in arrivo, ha mantenuto la promessa. A distanza di due mesi dalle giornate romane, Harley si appropria della ribalta mediatica, presentando un pacchetto di novità che interessano a 360° i suoi modelli.

Mark Hans-Richer, senior vice president e chief marketing H-D
Mark Hans-Richer, senior vice president e chief marketing H-D


«Il nome scelto, Rashmore Project - ha spiegato Mark Hans-Richer – oltre all'immediato richiamo con il monte Rushmore che per tutti gli americani rappresenta un luogo mitico, va anche letto come unione delle parole Rush e More, acquisendo così un significato molto eloquente. La nostra gente, che incontriamo ai tanti raduni in tutto il mondo, ci ha chiesto di rendere migliore un prodotto già di altissimo livello. Li abbiamo accontentati, senza limitarci ad interventi solo estetici. Siamo andati alla sostanza, modificando radicalmente le moto ed inserendo novità molto importanti sotto l'aspetto dei contenuti tecnici. Siamo orgogliosi del nostro lavoro, soprattutto perché risponde al 100% alle richieste che si erano giunte».

Come avete già avuto modo di leggere su Moto.it, il Project Rushmore introduce innovative migliorie tecnologiche e progettuali per il mondo touring, fra cui sistemi di infotainment Boom! con funzionalità Bluetooth e navigazione Gps, fari anteriori a led Daymaker, nuova carena con apertura Split Stream e gruppo motore Twin-Cooled High Output Twin Cam da 103 pollici cubi. Questo inedito propulsore con raffreddamento a liquido nella zona delle testate, gestito dai due radiatori mimetizzati nella carenatura paragambe, di distingue per l'aumento del rapporto di compressione ed il miglioramento dell'efficienza termodinamica, oltre che per il rispetto delle norme antiquinamento, negli USA molto severe. Ancora, Project Rushmore significa sistema di frenata integrata (a partire dalle 25 miglia di velocità) sui tre elementi a disco Brembo, grazie al sistema gestito dalla centralina Bosch; e cambia anche il sistema di gestione delle valigie laterali e del baule centrale: arriva la pratica apertura “one touch”, che manda in soffitta i precedenti e più macchinosi sistemi, e la capienza per i bagagli aumenta in modo significativo, visto che l'elemento centrale può ospitare al suo interno anche due caschi integrali.

Di carne al fuoco, insomma, ce n'è davvero molta. La parola passa ora alla strada, per la verifica dinamica delle novità di cui vi parleremo presto.