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Campobasso, 27 Settembre. Eccoci. Ci vuole un po’ di pazienza, ma è giustificato. Nel Motorally e nel Raid TT italiano la navigazione gioca un ruolo chiave nella selezione, per cui al gruppo di lavoro della Federazione, come sempre molto scrupoloso, serve molto tempo per passare ogni gara ai raggi X prima di emettere i risultati definitivi e “certificati”. 300 partenti alla volta, ecco che ripassare sotto la lente di ingrandimento altrettante tracce GPS porta via tempo e attenzione. Quindi non lamentiamoci se le classifiche definitive escono in “differita”. Un buon lavoro non è necessariamente lampo, ed eccoci alla resa dei conti. Finalmente Antonio Assirelli ci da il “via libera”, i risultati sono ufficiali. Insomma, a Campobasso sono andate in scena gli eventi finali della stagione, Motorally e Raid TT. Settima e ottava prova per il primo Campionato, seconda per il… secondo.
Due giornate di gara per il Motorally, tre per il Raid TT. Le ultime dell’anno, dunque cruciali. Belle, varie, come sempre impegnative, selettive, ma anche memorabili, appaganti. I “soliti sospetti”, e qualche (bella) sorpresa. Anche l’ultimo appuntamento non va via scontato o nella noia di risultati già acquisiti o prevedibili. Morale: Pietro Degiacomi è il nuovo Campione Italiano Motorally, e Mattia Capuzzo il Campione Raid-TT. Entrambe le categorie dell’Italiano-che-conta hanno mandato in scena una bella varietà di performance e di colpi di scena, con un andamento altalenante che ha visto risolto il rebus delle rispettive classifiche finali solo al termine dell’ultima giornata di gara.
Prendiamo il Motorally. Due giorni, tre speciali. Thomas Marini, Husqvarna, Solarys, inaugura la prima giornata con la vittoria della prima, ma è penalizzato e al comando sale Mattia Capuzzo, KTM, AMX. La seconda Speciale è di Pietro Degiacomi, GasGas, Africa Dream, ma si va al riposo con Capuzzo ancora leader. Ottava e ultima prova del Campionato, prova lunghissima, oltre 60 chilometri al road book contro il cronometro. È Pietro Degiacomi che vince il duello tiratissimo e ravvicinato con Thomas Marini, Capuzzo terzo ma attardato di quasi due minuti. Quando basta per consegnare Gara e Titolo al Pilota Africa Dream, già autore della doppietta in Sardegna a Maggio. Capuzzo scende al secondo posto, al terzo sale un monumentale Alessandro Botturi, Yamaha.
Pietro Degiacomi, GasGas, che ha vinto metà delle giornate di gara del Campionato, è Campione Italiano, Mattia Capuzzo, KTM, secondo e Jacopo Cerutti, Aprilia, terzo.
E passiamo al Raid TT. Sul podio dell’Italiano salgono gli stessi Piloti, ma “rimescolati” sui gradini. Vediamo come ci si arriva. Tre giorni di Gara, altrettante speciali per il verdetto finale. La faccenda è ancor più ingarbugliata e avvincente. Il più veloce sulla prima del venerdì, 45 chilometri, è Thomas Marini, Husqvarna, ma sulla seconda c’è la risposta perentoria del compagno di squadra Tommaso Montanari. Con un secondo e un terzo assoluto, tuttavia, è Jacopo Cerutti, Aprilia, che passa al comando del Raid TT. Secondo giorno, due prove di 20 e 33 chilometri. La prima è di Thomas Marini, Husqvarna, la seconda di Pietro Degiacomi, GasGas, ma a premiare è ancora una volta la regolarità, e dunque al comando della gara dopo due giorni va Mattia Capuzzo, Pietro Degiacomi e Leonardo Tonelli, Beta, secondo e terzo.
Si va così alla “bella” sulla interminabile, 62 chilometri, speciale del terzo e ultimo giorno. Battaglia “spaventosa” tra Degiacomi e Marini, separati al traguardo da neanche nove secondi, ma il Pilota Solarys è penalizzato di ben 10 minuti e Degiacomi vince la giornata con quasi due minuti di margine su Mattia Capuzzo. Il Campionato è finito. A vincerlo è il nuovo Campione Italiano, Mattia Capuzzo, KTM, AMX, grazie al capolavoro Sardegna Rally Raid e al secondo posto nella gara conclusiva in Molise. Vice Campione è Pietro Degiacomi, terzo Jacopo Cerutti.
Direi due le categorie e classi di nuovo e grande interesse del Campionato Italiano Motorally diretto da Assirelli: la tenzone GPX, che premia tutt’altro “stile” di corsa, basato sulla precisione della navigazione più che sulla prestazione pura, e la guerra delle bicilindriche. In scena da qualche anno, le due realtà della specialità di origine tutta italiana, si muovono su un campo di battaglia che si fa di anno in anno più vasto, acceso e avvincente. La GPX premia la stagione perfetta e un po’ a sorpresa di Luca Ghezzi, Yamaha, che, giù dal podio lo scorso anno per il gioco degli scarti, quest'anno, con otto risultati pieni sugli otto utili, batte Marco Menichini, Aprilia, e Mauro Zucca, Yamaha, e si aggiudica il Titolo.
Per quanto riguarda le bicilindriche, riunite nell’evocativa classe G-1000, la storia continua e si ripete. È ancora un anno di battaglie feroci tra i big della specialità, Jacopo Cerutti e Alessandro Botturi. Cerutti ha vinto 7 delle 8 giornate di Gara, Botturi l’ultima a Campobasso. La stagione di Cerutti e della Squadra diretta dai fratelli Guareschi è ancora una volta magnifica e esemplare. Alle sette su otto del Motorally si devono aggiungere le due vittorie di giornata del Raid TT comprensive di una ulteriore vittoria assoluta di frazione. Niente da aggiungere, se non che diventa sempre più impaziente l’attesa del prossimo scontro tra i due Titani della specialità, atteso ormai sul campo di battaglia sterminato del Deserto africano.
© Immagini Motorally Raid TT, Aprilia Media, Bottu Com