Indovina chi è a fianco di Rainey nel suo ritorno sulla Yamaha YZR 500?

Il "Festival of Speed" è l'annuale celebrazione di questo mondo incantato, tra supercar, vintage, motociclette e sopratutto con la possibiltà di una vicinanza fisica tra mezzi e uomini che hanno fatto la storia del nostro sport preferito che è non è sempre scontato trovare in manifestazioni analoghe.

Una delle notizie più "interessanti" relativa all'edizione 2022 è che il Festival si arricchisce della presenza contemporanea di quattro vere e proprie leggende del motociclismo: Mick Doohan, Kenny Roberts, Kevin Schwantz e Wayne Rainey con quest'ultimo che torna il sella alla Yamaha YZR 500 del 1992: è la prima volta che il pilota californiano guida la "sua" YZR 500 dopo l'incidente di Misano del 1993 che lo ha privato dell'uso delle gambe e determinato la traumatica interruzione della carriera proprio mentre lottava per il quarto titolo della classe regina (vinto poi da Kevin Schwantz). 

 Lo straordinario evento è stato possibile adattando la YZR alle necessità di Wayne, potete vedere ad esempio l'imbottitura bianca sul serbatoio; ma è almeno altrettanto potente ed emozionalmente coinvolgente cogliere nel video che vedete qui sopra, pubblicato sul canale YouTube di Goodwood, il suo mentore, ex-team manager e amico Kenny Roberts affiancarlo e seguirlo in sella alla KR3, moto coraggiosissima: una tre cilindri due tempi costruita in proprio da Roberts e dal suo Team dopo la conclusione del suo rapporto con Yamaha nel 1996: partecipò al campionato mondiale 500 senza grandi risultati ma ricevette il tifo di molti e contribuì a quella "biodiversità" che trent'anni fa era più semplice trovare nella classe regina. Quella che vedete nel video dovrebbe essere (il dubbio è sempre dietro l'angolo...) la KR3 condotta nel 2003 da Jeremy McWilliams, un pilota a cui devono piacere le grandi sfide se oggi a 58 anni sta combattendo per il titolo nella AMA MotoAmerica King of the Baggers. Per chiudere il cerchio, Wayne Rainey è presidente dell'AMA e organizzatore del MotoAmerica.

Foto apertura: courtesy of D. Dew