Festeggiati a Torino i 110 anni di Pirelli nel racing

Carlo Baldi
Pirelli ha festeggiato i suoi 110 anni di impegno nel Motorsport. Una grande storia, sia nelle auto che nelle moto, che proseguirà anche nel 2017 a partire dalle gare SBK in Australia.
16 febbraio 2017

Pirelli ha festeggiato al Museo dell’Automobile di Torino i suoi 110 anni nel Motorsport.

Tanti ne sono passati da quando, nell’agosto del 1907, la bellissima automobile Itala gommata Pirelli del principe Scipione Borghese, si aggiudicò la massacrante Pechino-Parigi.

Da sempre la Casa italiana di pneumatici riconosce nelle corse il mezzo indispensabile per testare e sviluppare i propri prodotti. Un laboratorio di ricerca e sviluppo a cielo aperto per le gomme stradali. Una ricorrenza festeggiata con una conferenza stampa al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.

La punta dell’iceberg dell’impegno Pirelli nelle competizioni è senza dubbio il mondiale di F1, ma Pirelli è anche impegnata in ben 224 campionati che si svolgono in tutti e cinque i continenti. Un totale di 1.170 gare l’anno, in tutto il mondo, che impegnano circa 1.000 persone tra ingegneri, tecnici di pista e personale dedicato alla R&D.

Per quanto riguarda le due ruote, Pirelli nel 2017 sarà protagonista nelle più importanti competizioni internazionali e nazionali. Il brand della P allungata parteciperà in cinque continenti a ben 119 campionati motociclistici, ad alcuni di questi come fornitore unico di pneumatici e ad altri in regime di competizione aperta tra costruttori di pneumatici.

Tra i più importanti, ovviamente, il Mondiale Superbike, e a seguire i mondiali Motocross, Endurance e il British Superbike. A questi si affiancano numerosi campionati nazionali, sia su pista che off road, nei quali Pirelli è impegnata da diversi anni.

Per quanto riguarda la Superbike, in questa intervista l'ingegner Giorgio Barbier, Pirelli Moto Racing Director, ci conferma che i piloti potranno contare su un nuovo pneumatico da Superpole, che verrà introdotto a partire dal round di Aragón. La caratteristica più importante della nuova gomma risiede nel fatto di poter garantire ai piloti da un minimo di due ad un massimo di quattro giri cronometrati, in base ovviamente alle caratteristiche del circuito in questione. Una vera rivoluzione, che cambierà anche le strategie di piloti e team.
Per quanto riguarda le altre coperture per le prove e le gare, Pirelli ha deciso di promuovere diverse soluzioni di sviluppo slick posteriori ed una nuova mescola SC1 di gamma anteriore, che saranno a disposizione non solo dei piloti del Mondiale per derivate di serie, ma anche di tutti i piloti che corrono nei campionati nazionali, e da qualsiasi motociclista, visto che sono acquistabili sul mercato.

Come tutti gli anni, le prime gare della Superbike si disputeranno sulla pista di Phillip Island, una tracciato che mette a dura prova gli pneumatici e che Barbier definisce “da rispettare” solo per la sua particolare conformazione ed un asfalto molto abrasivo, ma anche a causa del meteo alquanto variabile, così come le temperature.