Fase 2: ecco come ci potremo spostare dal 4 al 18 maggio

Fase 2: ecco come ci potremo spostare dal 4 al 18 maggio
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Smentite le indiscrezioni dei giorni scorsi, secondo le quali, nel nuovo decreto, sarebbe stato cancellato l'obbligo di autocertificazione per gli spostamenti nel proprio Comune. Di fatto, resta tutto invariato salvo la possibilità di muoversi anche per andare a trovare i propri familiari e per raggiungere il proprio domicilio, anche se in Regioni diverse dalla propria, se bloccati dal lockdown
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26 aprile 2020

Durante la conferenza stampa serale di domenica 26 aprile, il premier Giuseppe Conte ha finalmente svelato il nuovo decreto contenente le regole e i meccanismi per la ripartenza del Paese, questa volta in un contesto di "convivenza", per usare le sue stesse parole, con il virus.

La Fase 2, ha confermato, partirà il 4 maggio e perdurerà fino al 18 dello stesso mese. Per la parte che interessa a noi, che riguarda cioè gli spostamenti, resta l'obbligo di autocertificazione (che sarà diversa e con più possibilità) anche all'interno della Regione di residenza, e saranno - pertanto - consentiti soltanto per necessità indifferibili, per ragioni lavorative e di salute. E' stata, inoltre, aggiunta tra le motivazioni valide, anche la possibilità di far visita ai propri congiunti e di rientrare nel proprio domicilio se bloccati altrove con l'avvio del lockdown.

Confermato anche il divieto di movimento tra Regioni diverse, esattamente come avvenuto finora, fatte salve le stesse ragioni di cui sopra, visite ai congiunti a parte, che saranno possibili solo nella stessa Regione.

Smentite, quindi, in larghissima parte le indiscrezioni su una possibile apertura all'interno del proprio Comune di residenza che avevamo raccolto qui.

In definitiva, le comprovate esigenze lavorative, la riapertura di un certo numero di aziende e le grandi limitazioni nel trasporto pubblico confermano la moto, lo scooter e la bicicletta come ideale mezzo di trasporto alternativo, soprattutto nelle città.

Qui il testo integrale del nuovo decreto.

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