Ducati MotoGP, il 2014 inizia a Jerez

Ducati MotoGP, il 2014 inizia a Jerez
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
La Casa bolognese parteciperà alla stagione 2014 con le tre moto ufficiali e una Open, che debutteranno in due diverse occasioni
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
15 novembre 2013

Punti chiave

 La chiarezza normativa non è patrimonio della MotoGP, almeno negli ultimi anni. Il regolamento Open, quello che ha posto fine alla lunga agonia della CRT sostituendole con i cosiddetti "prototipi di serie" con 24 litri di benzina invece di 20 ed un limite di 12 motori contro i cinque dei mezzi ufficiali in cambio dell'utilizzo della centralina unica sviluppata da Dorna e Marelli, prenderà il via dall'anno prossimo.

 

Non è però affatto chiaro se la formula proposta ai privati sia destinata a diventare gradualmente patrimonio di tutta la MotoGP, rispondendo così a chi vede nell'elettronica uno dei mali di cui soffre la classe regina, o se resterà una categoria prettamente riservata ai non ufficiali, confinandoli in uno stato di competitività quantomeno relativa. Da un lato c'è infatti l'esigenza Dorna di abbassare i costi ed aumentare lo spettacolo in pista, dall'altra quella delle Case, che trovano nello sviluppo di elettronica e soluzioni di riduzione di consumo ed emissioni l'unica ragion d'essere del loro impegno agonistico.

 

Ducati nel dubbio ha deciso di esplorare la formula Open: la Casa bolognese schiererà una formazione a tre punte e mezzo. I due piloti ufficiali nel team interno, ovvero Dovizioso e Crutchlow, più Andrea Iannone che verrà supportato dalla struttura satellite potranno contare sulla Desmosedici 2014. L'ingaggio del colombiano Yonny Hernandez, che ha sostituito all'ultimo momento il prematuramente ritirato Ben Spies, lo vede invece protagonista per l'anno prossimo del progetto Open con l'assistenza dalla stessa struttura satellite. Quale che sia il futuro della categoria, il business model Ducati nelle competizioni si è storicamente basato sulla vendita o noleggio ai privati dei mezzi ex ufficiali; è dunque più che normale che a Bologna siano interessatissimi a qualunque tipo di prospettiva per questo tipo di moto.

 

Di fatto la Open Ducati sarà la Desmosedici 2013 con pochissime variazioni - è lecito ipotizzare che la V4 di Borgo Panigale sarà quella a cui le unghie saranno tagliate meno di tutte, limitandosi all'adozione della centralina unica Marelli e ad un serbatoio più capiente - ma a tuttora non è ancora scesa in pista. Una dichiarazione non ufficiale di un portavoce Ducati all'australiano Crash.net ha parlato di un debutto a Jerez dal 27 al 29 novembre, con lo stesso Hernandez in sella.

Non arriverà invece prima di Sepang la Desmosedici ufficiale che vedremo impegnata in gara nel 2014: i due neoacquisti del team Ducati, il Direttore Generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna e il pilota ufficiale Cal Crutchlow, hanno detto esplicitamente che le vere novità non si vedranno prima di febbraio 2014, quando prenderà il via la stagione di test a Sepang. La nuova Desmosedici non sarà una moto completamente diversa - lo stesso Dall'Igna ha escluso che ci siano i tempi per rifare la MotoGP da zero - ma dovrebbe comunque essere sostanzialmente differente dalla moto in sempre maggior difficoltà che abbiamo visto in pista negli ultimi due anni. Che cosa questo significhi, in termini di sostanza, lo sapremo solo allora.

 

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