Dpcm di Natale. Per le feste spostamenti congelati?

Dpcm di Natale. Per le feste spostamenti congelati?
Marco Berti Quattrini
Ancora tante incognite sulle deroghe al blocco "totale" previsto dal 20 dicembre al 7 gennaio. La priorità è evitare la terza ondata, ma sul tavolo proposte di ricongiungimento e seconde case
1 dicembre 2020

Il Dpcm in vigore scade il 3 dicembre, quindi è questione di ore prima che venga sostituito da quello che è già stato ribattezzato come Dpcm di Natale. Per ora sul tavolo delle supposizioni ci sono più dubbi che certezze. Innanzitutto in un unico provvedimento si affronteranno due situazioni differenti. La prima riguarda le prime settimane di dicembre mentre la seconda le festività natalizie fino all'epifania. 

Fino al 19 dicembre non dovrebbero esserci grandi novità mentre dal 20 dicembre al 7 gennaio è molto probabile che ci sarà un'ulteriore stretta. La priorità del Governo è quella di evitare una terza ondata causata dagli spostamenti e dagli assembramenti durante le feste (come successo a Ferragosto).

Si parla di divieto pressoché totale di spostamenti tra regioni, anche se gialle e di deroghe minime per permettere comunque agli italiani di festeggiare il Natale. Sarà sempre possibile rientrare nella propria casa di residenza o domicilio e ci si potrà spostarsi nelle seconde case solo prima del 20 dicembre. 

Tanto si discute anche di ricongiungimenti. Si ventila l'ipotesi di un lasciapassare per fare visita ai parenti anziani, ma con la concessione di un solo membro della famiglia. Resta infatti massima l'attenzione nel tutelare le fasce più deboli.  Una deroga potrebbe arrivare anche per gli studenti fuori sede che hanno trasferito residenza o domicilio ma che intendono trascorrere il Natale con la famiglia. Il ricongiungimento familiare concesso ai coniugi potrebbe essere esteso anche ai partner conviventi

Il coprifuoco rimarrà alle 22.00 anche se da diverse parti si sponge per spostarlo alle 24.00 nei giorni di Natale e Capodanno.

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