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Questa Ducati Diavel V4, ribattezzata "Anima" dalla factory VTopia Design, è la risposta a una domanda radicale: cosa succede quando una "muscle-roadster" italiana già selvaggia viene spinta oltre i confini del motociclismo ed entra nel regno della fantascienza pura?
La Diavel V4 di serie è un capolavoro di meccanica possente, con quel motore V4 Granturismo come muscolo centrale, lunga, bassa e inequivocabilmente aggressiva. Eppure, per i visionari di VTopia, c'era ancora troppo di "reale" e di "mansueto" in quel design.
Così, hanno intrapreso una trasformazione che attinge a piene mani dall'immaginario degli anime giapponesi e dall'arte digitale, plasmando una moto che sembra materializzarsi da una console di gioco o da un film distopico. Non si è trattato di un semplice tuning, ma di una vera e propria decostruzione e ricostruzione estetica e funzionale.
Questa Ducati Diavel V4, ribattezzata "Anima" dalla factory VTopia Design, è la risposta a una domanda radicale: cosa succede quando una "muscle-roadster" italiana già selvaggia viene spinta oltre i confini del motociclismo ed entra nel regno della fantascienza pura?
La Diavel V4 di serie è un capolavoro di meccanica possente, con quel motore V4 Granturismo come muscolo centrale, lunga, bassa e inequivocabilmente aggressiva. Eppure, per i visionari di VTopia, c'era ancora troppo di "reale" e di "mansueto" in quel design.
Così, hanno intrapreso una trasformazione che attinge a piene mani dall'immaginario sci-fi, dagli anime giapponesi e dall'arte digitale, plasmando una moto che sembra materializzarsi da una console di gioco o da un film distopico. Non si è trattato di un semplice tuning, ma di una vera e propria decostruzione e ricostruzione estetica e funzionale.
L'elemento più evidente è la carrozzeria radicale in fibra di carbonio, che sostituisce quasi tutte le sovrastrutture originali. Le linee della moto diventano affilate, angolari e incredibilmente tese, con una postura ancora più accovacciata. Dettagli come il serbatoio custom e il telaietto posteriore rivisto completano l'opera, donando alla Diavel un aspetto quasi alieno.
Ma l'Anima non è solo apparenza: il design è supportato da sostanza high-tech. Sotto il telaio, si nasconde un nuovo scarico in titanio Spark a quattro uscite, un tributo roboante al motore V4 che ne enfatizza la brutalità sonora. Inoltre, la componentistica è stata elevata al livello MotoGP, con un impianto frenante anteriore che vanta pinze Brembo GP4-MS e dischi carboceramici. Moltissimi dettagli, come le pedane da superbike e i supporti, sono stati realizzati su misura in alluminio CNC ricavato dal pieno.
Il risultato è un'opera d'arte cinetica: un'esplosione sensoriale su due ruote, concepita per chi non vuole solo guidare una moto potente, ma possedere un pezzo unico che trascende l'ordinario. E per i pochi fortunati (e facoltosi) desiderosi di portarsi a casa questo pezzo di futuro, VTopia ha annunciato che questa incredibile creazione non rimarrà un esemplare unico, ma sarà prodotta in tiratura limitata.