Città 30. Il ministro Salvini firma la direttiva: ecco quando sarà possibile ridurre il limite a 30 km/h

Città 30. Il ministro Salvini firma la direttiva: ecco quando sarà possibile ridurre il limite a 30 km/h
È arrivata l'ufficialità, il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha firmato la direttiva sui limiti di velocità nei Comuni. Si potrà rallentare a 30 km/h secondo questi criteri
2 febbraio 2024

Sono state molte le critiche e le opposizioni nei confronti del nuovo limite di velocità dei 30 km/h applicato a Bologna, stessa situazione a Roma con la nuova Zona 30 a Casal Monastero. In tutti i casi, proteste a parte, sono emersi i dati riguardanti le prime due settimane di rallentamento a Bologna e il risultato è positivo.

Diversi giorni fa il ministro Salvini e il sindaco di Bologna, Lepore, si sono incontrati per chiarire la situazione e per delineare dei criteri generali che regolino il nuovo limite di velocità.

Ieri è stata firmata la direttiva ed è stata resa nota in un comunicato del Mit. Ecco quali sono i criteri su cui basarsi per poter abbassare il limite di velocità.

Nico Cereghini: “Sul limite a 30 orari scoppia la rissa. E non aiuta”

La direttiva

Eventuali "limiti derogatori" al limite massimo di velocità di 50km/h "devono essere perimetrati in relazione a strade o tratti di strada tassativamente individuati, nonché giustificati laddove sussistano particolari condizioni che giustificano l'imposizione di limiti diversi". Lo si legge nella direttiva del Mit firmata dal vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Ad esempio, in base al "tasso di incidentalità", alla presenza di ospedali, scuole, asili, centri sportivi o ad "esigenze temporanee" legate a "flussi turistici stagionali o eventi di carattere straordinario", viene spiegato nella direttiva. 

In sostanza i sindaci dovranno esaminare con cura i vari contesti, seguire la direttiva dei Mit e da lì applicare o meno il limite di velocità. Sarà molto difficile quindi estendere il limite a intere aree metropolitane, a meno che la direttiva non lo consenta.

“Studieremo la direttiva che da una prima lettura ci pare essere contraddittoria". L'assessora alla Nuova mobilità, infrastrutture, trasporto pubblico locale, Città 30 del Comune di Bologna, Valentina Orioli interviene sul provvedimento messo a punto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L'assessora continua: "Riteniamo di essere in linea con il codice della strada per la nostra Città 30. Non faremo mancare la nostra collaborazione e disponibilità in ogni caso, perché la nostra priorità è la sicurezza stradale e la qualità della vita delle persone". Orioli precisa: "cogliamo anche con interesse la parziale retromarcia di questa sera del viceministro Bignami in una trasmissione televisiva di una rete locale, nella quale riconosce finalmente la legittimità della Città 30 e propone di aprire un dialogo con il ministero. Proseguiremo quindi fiduciosi il confronto assieme ad ANCI - conclude l'assessora bolognese - e insieme al ministero.”.

Fonte: ANSA

Immagine apertura: ANSA