“Gerry” & Fra’. Strada della Speranza #2: Il Piatto Piange!

Piero Batini
  • di Piero Batini
Il Viaggio chiude la sua parte più difficile, ma la raccolta di fondi per la Strada di Padre Floriano in Madagascar resta aperta. Chiuse le porte dell’Africa, Francesca e Gerry volano a Antananarivo e proseguono con una Honda in prestito
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
15 giugno 2023

Antananarivo, Madagascar, 15 Giugno. È passato un mese, France e Gerry, al secolo Francesca Gasperi e Maurizio Gerini, hanno portato a compimento la prima, difficile e anche un po’ avventurosa, dunque bellissima, parte del loro viaggio. Hanno raggiunto il Madagascar con mezzi… di fortuna e ora proseguono sulle strade dissestate e incerte dell’Isola. Non cambia di una virgola l’obiettivo finale: andare incontro a Padre Floriano e alla sua missione, la Strada della Speranza. Vi diciamo subito una cosa: i nostri testimoni e le loro Honda sono stati più veloci e consistenti dei nostri click sul sito del crowdfunding, che è la vera ragione del viaggio e della missione, ovvero completare quella benedetta strada che unisca più agevolmente i villaggi isolati del sud tormentato del Madagascar con una agognata, decente qualità della vita.

Il viaggio è già stato lungo e pieno di sorprese, rallentamenti, incertezze. Soprattutto per le criticità, a volte un po’ pretestuose, a volte… rituali, dei vari e diversi “protocolli” delle frontiere attraversate. Filtri di rallentamento, mai di panico o di timore di rinuncia, che hanno costretto a continue revisioni di rotte e di “strategie”. Per fortuna tutti problemi superati grazie all’estro pratico del “dakariano” Gerini e alla risolutiva, solita efficienza del “inshore team”, nell’accezione di Orietta Marchetti di Shaula Viaggi, che ha vegliato 24/24 sull’evoluzione del viaggio. Al di sopra e oltre gli ostacoli è stato, a quanto pare, un viaggio meraviglioso, di quelli che valgono senz’altro la pena.

11.000 chilometri, 11 frontiere, e non di quelle facili-facili alla Ventimiglia o San Marino. Le strade dei Paesi europei, la Turchia porta dell’Asia, il suo attraversamento magico, la Cappadocia e i suoi risvegli incredibili, avanti. Poi il bivio inaspettato. L’Iraq è off limits, nessuna possibilità di raggiungere Baghdad per i visti. Francesca e Maurizio devono ripiegare sulla rotta B, la lunga traversata dell’Iran. Non tutti i mali vengono per nuocere, tuttavia, ed ecco la scoperta. Quella disdetta rivela la grande sorpresa di un Paese bellissimo e ospitale, ispiratore perfetto del senso del viaggio-avventura.

Rientrati dopo un giorno di frontiera a Bassora, da lì il viaggio ha potuto riprendere la rotta quasi-originale attraverso uno scenario francamente meno seducente, pressoché apocalittico del Paese in perenne agitazione sociale e politica. Finalmente Kuwait, ed è subito un netto miglioramento delle condizioni, evidente il favore dei petrodollari nelle strade, nei palazzi incredibili, nelle città futuristiche. Caldo allucinante. Prezzi impossibili, e via quindi verso la frontiera con l’Arabia Saudita. Brava gente, ma mai vista una moto alla dogana, figuriamoci due, e altre lunghe ore per venire a capo della inedita burocrazia. Ma finalmente sono le dune conosciute degli scenari della moderna Dakar. Alla ricerca dell’ombra - visto un tunnel in costruzione, dentro – e finalmente il refrigerio del Mar Rosso. Rotta a Sud. Jeddah, vista non come nei giorni della Dakar. Con calma, la stupenda città antica, pace. Per poco, c’è da riprogrammare il viaggio…

La guerra in Sudan ha chiuso le porte “terrestri” dell’Africa sulla via del Kenya. Qualsiasi altra via sarebbe stata pericolosa, impossibile o torrida, e comunque lunghissima dentro l’estate. La soluzione, già passata al vaglio, è quella di spedire le Transalp in Italia, e proseguire nell’unico modo accettabile: un salto in… volo fino a Antananarivo, Nord del Madagascar. Lì è saltata fuori un’altra Honda, questa volta una Africa Twin Youngtimer, che consentirà ai nostri eroi di proseguire sulle non-strade dell’Isola, tra l’altro in questo periodo bombardate dagli acquazzoni tropicali, fino a destinazione.

Il viaggio verso Padre Floriano e la Strada della Speranza continua…

Proseguiamo anche noi nel viaggio di Francesca e Maurizio per la realizzazione del Progetto. Contribuiamo alla costruzione della Strada della Speranza. Ecco come. Attraverso il noto sito di crowdfunding GoFundMe, o direttamente al IBAN IT84 E030 6909 6061 0000 0112 122, “AINA Onlus” su Banca Intesa S. Paolo, causale Donazione PADRE FLORIANO-Madagascar.

IG @mauriziogerini42, FB Maurizio Gerini, IG @gasperifrancesca, FB Francesca Gasperi

© Immagini Maurizio Gerini e Francesca Gasperi, Daniela Torchio