Test. Stoner il più veloce. Rossi fatica

Test. Stoner il più veloce. Rossi fatica
Giovanni Zamagni
C’è molto da lavorare per sistemare la GP11, che Rossi ha utilizzato solo in versione Big Bang. Stoner già a suo agio sulla Honda mentre Lorenzo e Spies che hanno finito di girare quasi tre ore prima di tutti gli altri: finché sono rimasti in pista, erano loro i più veloci | G. Zamagni, Valencia
10 novembre 2010


Ultimo aggiornamento


VALENCIA – Questi i tempi alle 17:
1. Stoner (Honda) in 1’32”066, 2. Lorenzo (Yamaha) in 1’32”179, 3. Spies (Yamaha) 1’32”322, 4. Simoncelli (Honda) 1’32”450, 5. Pedrosa (Honda) 1’32”497, 6. Hayden (Ducati) 1’32”583, 7. Bautista (Suzuki) 1’32”738, 8. De Puniet (Ducati) 1’32”836, 9. Dovizioso (Honda) 1’32”912, 10. Barbera (Ducati) 1’33”168, 11. Aoyama (Honda) 1’33”185, 12. Edwards (Yamaha) 1’33”325, 13. Crutchlow (Yamaha) 1’33”483, 14. Capirossi (Ducati) 1’33”740, 15. Rossi (Ducati) 1’33”761, 16. Abraham (Ducati) 1’33”793, 17. Elias (Honda) 1’34”800.


Fatica Valentino Rossi, più del previsto. Se la prima giornata di test era andata secondo le mie previsioni, la seconda è stata ben più difficile e complicata. Valentino lavora duro sulla moto, fa solo pochi giri consecutivi, ma i miglioramenti non si vedono, almeno stando al cronometro. Insomma, c’è molto da lavorare per sistemare la GP11, che Rossi ha utilizzato solo in versione Big Bang.

Il 2010 si chiude con Casey Stoner davanti a tutti e, conoscendo l’australiano, non è certo una sorpresa: al canguro, bastano pochi giri per prendere in mano una moto e considerando la competitività della Honda, ecco che la sua prestazione era ampiamente preventivabile.

Ma la moto più equilibrata rimane la M1, con Jorge Lorenzo e Ben Spies che hanno finito di girare quasi tre ore prima di tutti gli altri: finché sono rimasti in pista, erano loro i più veloci.
«Ho sempre girato con il prototipo – ha detto Lorenzo -: sono soddisfatto delle mie prove, adesso abbiamo bisogno di più potenza, perché la Honda fa paura».

Soddisfatto anche il suo nuovo compagno di squadra. «Ho utilizzato solo il motore vecchio, ma sono piuttosto contento. Questa M1 non è un’altra moto rispetto a quella che ho utilizzato fino a domenica, ma è leggermente migliore in tanti particolari. E conta anche essere in un team ufficiale, perché sono tanti gli ingegneri che lavorano per te».

Dani Pedrosa ha utilizzato a lungo la moto prototipo, leggermente differente sia nel telaio sia nel motore. «E’ migliorata molto la stabilità in frenata, ma il propulsore è un po’ troppo brusco». Quando si fa notare allo spagnolo che Stoner ha giudicato il quattro cilindri Honda “molto dolce”, Dani replica un po’ seccato. «Lui non ha mai corso con questa moto: quando sei vicino ai piloti Yamaha, la differenza è evidente».

Adesso il motomondiale va in ferie: fino ai primi di febbraio, non si può più girare.




Ore 15.20


VALENCIA – Questi i tempi alle 15, a due ore dalla bandiera a scacchi:
1. Lorenzo (Yamaha) in 1’32”179, 2. Spies (Yamaha) 1’32”322, 3. Stoner (Honda) 1’32”387, 4. Simoncelli (Honda) 1’32”497, 5. Hayden (Ducati) 1’32”583, 6. Pedrosa (Honda) 1’32”626, 7. Bautista (Suzuki) 1’32”738, 8. Dovizioso (Honda) 1’32”912, 9. De Puniet (Ducati) 1’33”156, 10. Edwards (Yamaha) 1’33”325, 11. Barbera (Ducati) 1’33”514, 12. Aoyama (Honda) 1’33”542, 13. Rossi (Ducati) 1’33”761, 14. Crutchlow 1’33”880, 15. Abraham (Ducati) 1’34”058, 16. Capirossi (Ducati) 1’34”411, 17. Elias (Honda) 1’34”800.
 

Valentino Rossi continua a utilizzare unicamente il motore Big Bang, mettendo sempre insieme pochi giri consecutivi. Grande lavoro ai box: stando a qualche indiscrezione, Valentino starebbe cercando di non perdere il grande grip trovato al posteriore della Ducati, lavorando per migliorare l’anteriore, che al momento gli crea qualche problema. L’obiettivo, pare, è al momento quello di provare a rendere la Ducati più simile alla Yamaha, ma potrebbe anche non essere la strada giusta. Dentro al box, comunque, c’è grande calma, anche se i visi sono meno sorridenti di ieri. Semplici impressioni, ovviamente.
I due piloti ufficiali Yamaha, Lorenzo e Spies, sono al primo e al secondo posto e hanno già finito da più di un’ora il loro lavoro: segno che sono già a posto e soddisfatti, situazione, peraltro, ampiamente prevedibile. Problemi per Andrea Dovizioso, non al meglio fisicamente.
Rispetto a questa mattina, il vento è un po’ calato.



Ore 13.00

Continua a esserci vento a Valencia, ma la temperatura si è alzata un pochino: molti piloti cominciano a montare la gomma dura anche al posteriore. Non Valentino Rossi, che continua a girare con la morbida posteriore, facendo al massimo quattro giri consecutivi, prima di tornare ai box ed effettuare chissà quali regolazioni – la saracinesca viene immediatamente abbassata ogni volta che Valentino scende dalla moto – sulla GP11 con il Big Bang, l’unica utilizzata fino adesso da Rossi. Da bordo pista, Valentino sembra molto guardingo: guida pulita, senza mai dare l’impressione di forzare (e i tempi sul giro lo confermano), linee “tradizionali”, con la moto che si muove un po’ di più rispetto a ieri, ma sempre meno delle altre Ducati in pista. Dove Rossi sembra faticare moltissimo è all’ultima curva, dove la GP11 in uscita è molto ballerina ed entrano continuamente in funzione i vari controlli elettronici. Al momento, Vale è solo 13esimo in 1’33”848, quattro centesimi più rapido di ieri.

Il più veloce alle 12.45 è Jorge Lorenzo in 1’32”179 (1’32”012 ieri), che dopo aver fatto la prima uscita con la M1 in configurazione 2010, ha girato a lungo con il prototipo, comunque molto simile, apparentemente alla vecchia versione. Da bordo pista, nessuna novità per Jorge: pulito, preciso, efficace.
Al secondo posto Marco Simoncelli in 1’32”497, mezzo secondo più veloce di ieri: il Sic qui guida benissimo, con una grande grinta forse perfino esagerata, perché alla curva numero tre, la prima a destra, arriva troppo piegato, l’avantreno si chiude e Marco, inevitabilmente finisce a terra.

Terzo Ben Spies in1’32”523 (1’32”878 ieri), che gira a lungo, con costanza: bello da vedere.
Quarto Casey Stoner in 1’32”585 (1’32”775 ieri), come al solito estremamente spettacolare da vedere: all’uscita della curva numero due, Casey fa addirittura impressione ed è incredibile la velocità nel cambio di direzione, con Stoner che “tira” parecchio sullo sterzo.

Quinto Dani Pedrosa in 1’32”626 (tre decimi meglio di ieri): lo spagnolo ha girato a lungo con una RC212V evoluzione, dal suono del motore leggermente differente. Indagherò se si tratta effettivamente di una novità o di una semplice evoluzione.

Sesto Andrea Dovizioso un decimo più veloce di ieri (1’33”009 il suo tempo): Dovi ha fatto parecchi giri consecutivi, sempre con le gomme dure. Settimo Nicky Hayden (1’33”072), ottavo Alvaro Bautista (1’33”345) con una Suzuki dal rumore davvero piacevole , nono Randy De Puniet (1’33”378), decimo Hector Barbera, 11esimo Colin Edwards, 12esimo Hiroshi Aoyama, 13esimo, come detto, Valentino Rossi, 14esimo Cal Crutchlow, 15esimo Loris Capirossi (1’34”824), al momento brutto da vedere e con una GP10 che si muove moltissimo, 16esimo Karel Abrham e 17esimo Toni Elias, il più brutto in assoluto sulla RC212V.

Ore 11 .00


VALENCIA – C’è il sole a Valencia per la seconda e ultima giornata di test della MotoGP, ma c’è anche un vento piuttosto freddo e fastidioso. Alle 11, sei i piloti scesi in pista: Stoner, Dovizioso, Spies, Capirossi, Abraham e Hayden. Al quarto giro, l’australiano della Honda ha già fatto 1’32”845: come dire che l’132”0 di ieri di Jorge Lorenzo è alla sua portata. Valentino Rossi è in tuta dentro al box: a breve, salirà in moto anche lui.

Valentino Rossi prova la Ducati. Primo giorno di test