Analisi delle libere di Jerez: Stoner, tempone al 4°giro, Rossi fatica

ANALISI MOTOGP

1’39”731. Il tempo strepitoso di Casey Stoner guadagna valore perché ottenuto dopo soli tre giri di “riscaldamento” nel primo turno di libere del venerdì. Jerez è una pista veloce, ritmata, senza troppe frenate, ma molti cambi e raccordi da effettuare tra una curva e l’altra. L’asfalto della pista è ondulato, leggermente rovinato e in alcuni punti gli avvallamenti sono accentuati. I piloti “normali” prima prendono le misure… Stoner no.

Eppure non è rimasto soddisfatto della moto, motivo per cui, dopo aver stampato un altro 39” al quinto passaggio, si è fermato ai box la bellezza di quattro volte in un totale di 17 giri per apportare modifiche sostanziali all’avantreno, ma senza riuscire più a scendere sotto al muro del 40”. E, soprattutto, collezionando una scivolata nel corso dell’ultimo minuto e mezzo del turno. Nel box Ducati sembra difficile opporsi alle scelte dell’australiano…

Per Lorenzo, addirittura 30 giri percorsi, col miglior crono fermato al 19° passaggio e la velocità di punta della sua Yamaha superiore a tutte le altre (+ 5 km/h rispetto a quella di Rossi). La Honda di Pedrosa è in difficoltà nella parte lenta della pista, con 2,5 decimi lasciati al T1, e altri 2 al T4, mentre nel T2, dove conta l’accelerazione, è il più veloce. Difficoltà per Valentino Rossi, quinto, a 0,628 di distacco dal miglior tempo. Nei 25 giri percorsi la spalla infortunata ha tenuto bene, ma ha manifestato serie difficoltà soprattutto nel T4, perdendo quasi 2 decimi da Lorenzo, e al T1, lasciando poco più di un decimo.

Questi sono due settori in cui sono previste due forti staccate. Difficile capire quanta responsabilità sia della spalla e quanta della sua M1. Nella classifica delle velocità troviamo ben quattro marche diverse ai primi 4 posti: Ducati (Hayden), 279,9 km/h; Honda (Melandri), 278,9 km/h; Yamaha (Lorenzo) 274,3 km/h; Suzuki (Bautista) 276,2 km/h. A proposito di Melandri, buoni progressi con le novità tecniche introdotte dalla squadra: nuova piastra di sterzo, forcella Ohlins modificata (15 mm di altezza meno di olio). Il tutto per far lavorare maggiormente l’avantreno. Per Simoncelli, nonostante abbia lavorato in galleria del vento guadagnando 3 km/h con la nuova carenatura dedicata alla sua statura, detiene la penultima velocità,con 11 km/h persi da Pedrosa.

ANALISI MOTO2

42 piloti in pista e nuovi nomi nella top ten. A cominciare da Talmacsi, in Qatar in grande difficoltà e oggi secondo dietro a Debon. Kenny Noyes, che arriva da Short-Track, Superstock ed Endurance, è americano d’origine e spagnolo d’adozione; terzo tempo provvisorio . Yonny Hernandez, sesto, è il pilota più spettacolare in pista. Colombiano, esperienza lunga in Supermotard, ha iniziato da pochissime stagioni l’apprendistato in pista, nel campionato 600 spagnolo. Sempre di traverso anche in uscita di curva, ha grande controllo del mezzo ed è insuperabile nella determinazione con cui effettua i sorpassi. Strano vedere Takahashi al quarto posto e De Rosa, suo compagno di squadra, al 25°, a 1,5 secondi. Ottimo Claudio Corti, ottavo, e Roby Rolfo, 11°, che ha avuto problemi con la batteria della sua moto, perdendo parte del turno di prova. Male Corsi (26°), Iannone (27° e costretto a fermarsi a due terzi del turno, causa la rottura della catena), Canepa (31°) e Pasini (33°).

ANALISI 125

Ancora 4 Derbi davanti a tutti. In una evoluzione tecnica che in questa 125 è oramai ferma da alcune stagioni, il marchio spagnolo sembra essere l’unico ad aver lavorato anche sulle moto versioni 2010, investendo con un minimo di ricerca e di sviluppo. Oltre ad avere almeno due dei piloti più veloci della