MotoGP, Silverstone. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP

MotoGP, Silverstone. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Perché Andrea Iannone è caduto al 14esimo giro? Perché Jorge Lorenzo ha finito solo ottavo?
4 settembre 2016

SILVERSTONE – Spunti, considerazioni, domande dopo il GP della Gran Bretagna.


Quali sono state le chiavi del GP?

1) La partenza dalla prima fila di Maverick Viñales: questo gli ha permesso di spingere subito fortissimo, non perdendo tempo nei primi giri, come invece gli era successo in altri GP;


2) La competitività della Suzuki fin dalle FP1: un po’ come era successo in Austria con la Ducati, dentro al box hanno potuto lavorare sui dettagli, preparando al meglio il GP;


3) Le differenti scelte di gomme effettuate dai piloti: è come se avessero livellato i valori tecnici. Nessuno aveva la soluzione ottimale (Suzuki a parte, naturalmente), pregi e difetti del pacchetto moto-gomme si sono livellati;


4) La determinazione di Rossi: «Crutchlow, Màrquez e Iannone erano più a posto di me, ma ho continuato a spingere per il podio».


5) La troppa forza richiesta dalla guida Ducati: ha distrutto fisicamente i piloti.


Perché Andrea Iannone è caduto al 14esimo giro mentre era secondo?

Risponde Iannone: «Purtroppo, ero in difficoltà con l’avambraccio destro, non avevo più forza e sensibilità, ero in difficoltà. A quel punto avevo due soluzioni: o fermarmi, o continuare come potevo. Ho continuato, ma quando piloti con un braccio solo può succedere di tutto: la nostra è la moto che si muove più di tutte, è evidente anche dalle immagini televisive. Io ci metto molto del mio per stare là, ma quando sei così al limite è facile sbagliare. Quando tornerò in Italia farò una risonanza magnetica a riposo e una dopo uno sforzo di 20 minuti: le manderemo a Mir, che mi aveva già operato, e poi prenderemo una decisione sul da farsi».


Anche Andrea Dovizioso ha lamentato lo stesso problema?

Sì. Dovizioso: «Anch’io ho avuto problemi all’avambraccio destro. Il mio primo limite è stato partire dalla quarta fila e nel secondo via non sono stato efficace come nel primo. Ho perso tempo a passare Lorenzo e poi sono iniziati i problemi: la Ducati è veloce, ma richiede troppa forza e non ti permette di essere fluido nella guida. A metà gara ero completamente finito: da una parte sono deluso, ma è anche vero che il secondo posto era lì, non troppo lontano».


Perché Jorge Lorenzo ha finito solo ottavo a 19”432 dal primo (quindi si è preso un secondo al giro)?

Lorenzo, a differenza di Rossi, ha montato la morbida anteriore: una scelta sbagliata. Non solo. Lorenzo: «Nel warm up non si è girato per le condizioni della pista: centrare la giusta messa a punto era una lotteria. Abbiamo deciso di indurire l’assetto, come avevamo fatto con efficacia in passato, per migliorare la reazione sulle buche, ma è stata una scelta sbagliata. Inoltre, a metà gara ho cominciato a sentire qualcosa di strano al posteriore, come se si staccassero dei pezzi: per questo ho rallentato ulteriormente».


Loris Baz e Pol Espargaró come stanno?

Fortunatamente bene: a Misano saranno regolarmente in pista.


Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui sono stati realizzati).

Vinales 2’02”339 (2); Crutchlow 2’02”659 (8); A.Espargaró 2’02”680 (7); Pedrosa 2’02”721 (6); Rossi 2’02”745 (6); Iannone 2’02”790 (9); Màrquez 2’02”815 (8); Dovizioso 2’02”837 (8); Lorenzo 2’03”171 (6); Miller 2’03”720 (3).

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