MotoGP. Le pagelle del GP di Francia 2019

MotoGP. Le pagelle del GP di Francia 2019
Giovanni Zamagni
Lode a Márquez, impressionante; 9 al terzetto Ducati Dovizioso, Petrucci e Miller; 8 a Rossi
20 maggio 2019

MARC MÁRQUEZ - VOTO 10 E LODE

Fa tutto con estrema facilità e in maniera incredibile. Come il salvataggio da una sicura caduta nelle FP1. Come la conquista della 55ª pole. Come il sorpasso all’esterno alla prima curva di Danilo Petrucci. Come il cambio di ritmo tra il nono e l’11° giro. Come la terza vittoria in cinque gare. Se è possibile, è ancora più forte che in passato. Inarrivabile.

 

ANDREA DOVIZIOSO - 9

Come sempre raccoglie il massimo possibile, con una gara d’attacco all’inizio (era settimo dopo il primo giro) e di controllo nel finale. Per superarlo devi inventarti qualcosa di speciale: i tre lunghi di Petrucci non sono affatto casuali. Chiude con un muso lungo così, frustrato dall’impossibilità di potersela giocare con Márquez. Primo "degli altri".

 

DANILO PETRUCCI - 9

Ha disputato una grande gara, gestendo bene una pressione psicologica fortissima: attacco rischiando un disastro? Ma se non attacco, che figura ci faccio? Non deve essere stato facile pilotare con questa tensione, oltretutto seguito a pochi decimi da altri due rivali veloci (Miller e Rossi). Alla fine, ha fatto tutto nel modo giusto, attaccando quando ha potuto, ma senza mai mettere a rischio la sua gara e quella del compagno di squadra. Da applausi.


JACK MILLER -  9

Può raccontare di essere stato l’unico, negli ultimi quattro GP, ad aver messo le sue ruote per un paio di giri davanti a quelle di Márquez: basterebbe questo per dire che è stato grande. Ma lo è stato anche in qualifica, in partenza e per tutta la gara. Consistente.

VALENTINO ROSSI - 8

Per la quarta volta in cinque GP è il primo pilota Yamaha al traguardo. In gara non entusiasma, ma con una Yamaha povera di cavalli non può mai affondare la staccata per provare un sorpasso. Mezzo punto in più per quanto fatto in Q1. Usato sicuro.

 

POL ESPARGARÓ - 9

E’ caduto tre volte in tre giorni, ma è sempre stato velocissimo e vicino ai primi: la KTM ha portato nuovo materiale (un forcellone in fibra di carbonio e un motore dalla differente erogazione) e lui ha portato la moto austriaca a livelli mai toccati prima. E’ un pilota veloce, forse poco considerato: àncora di salvezza.

 

FRANCO MORBIDELLI - 7

Una gara solida, senza acuti e senza errori.

 

FABIO QUARTARARO - 7

I tempi fatti nel finale di gara dicono che il ragazzo ci sa fare, eccome. Talentuoso.

 

CAL CRUTCHLOW - 5

Non gli piace la RC213V in versione 2019, e si vede. Lontano.

 

ALEX RINS - 4

Sempre indietro da venerdì a domenica. Gara da dimenticare.

 

JORGE LORENZO - 5

Un piccolo passo in avanti: piano piano comincia a capire questa moto. Ma le prestazioni del compagno di squadra rimangono una chimera. Per il momento.

 

ALEIX ESPARGARÓ - 5

Non si è mai visto.

 

ANDREA IANNONE - 5

La generosità lo ha spinto a provare a correre: un punto in più per questo motivo.

 

MAVERICK VIÑALES - 4

Il grave errore strategico in Q2 ha compromesso un GP nel quale avrebbe potuto essere protagonista. E così, ancora una volta, deve reagire a una situazione negativa. Che peccato.

 

PECCO BAGNAIA - 4

Al di là dell’errore commesso in gara, è sempre stato dietro, mentre le altre Ducati erano là davanti. Inesperto.

 

HONDA RC213V - VOTO 8,5

Ammetto la mia incapacità di dare un giudizio obiettivo su questa moto, che vola con Márquez e arranca con tutti gli altri. A me sembra competitiva, però…

 

DUCATI DESMOSEDICIGP - VOTO 8

I piloti dicono che così non se la possono giocare contro Márquez, altri dicono che è la moto migliore. Personalmente credo che le prestazioni di Dovizioso negli ultimi anni abbiano dimostrato che Andrea la sfrutta al limite.

 

YAMAHA M1 - VOTO 7,5

E’ lì, non è lontana da Honda e Ducati, ma la mancanza di cavalli è evidente, ed è un limite importante.

 

KTM RC16 - VOTO 9

E’ stata nettamente la migliore prestazione della moto austriaca da quando è in MotoGP, al di là del risultato finale (a  Valencia Pol Espargaró era salito sul podio, ma sul bagnato e in una gara particolare). Un passo in avanti impressionante rispetto ai precedenti GP: in attesa di una conferma, è giusto premiare il risultato di Le Mans.

 

SUZUKI GSX-RR - VOTO 6

Un grande passo indietro rispetto alle altre gare: deve rimanere un episodio isolato.


APRILIA RS-GP - VOTO 5

Forse la peggiore prestazione dell’anno, con l’unica soddisfazione di essere entrata direttamente in Q2. Troppo poco.